martedì 16 giugno 2009

Sangue e Pizzo Nero

Titolo: SANGUE E PIZZO NERO
Soggetto: FRANCESCA PAOLUCCI
Sceneggiatura: FRANCESCA PAOLUCCI
Disegni: P.PUTIGNANO, E.ZANOLETTI, A.CAVALETTO, A.NOCERINO, F.MORA, R.FUIANO, G.PETRIGNO
Colori: no
Copertina: MIKE HOFFMAN
Lettering: n.i.
ISBN: no
Pagine: 64
Edizione: E.F. EDIZIONI, 02-2009
Pubblicata qualche mese fa da E.F. Edizioni, Sangue e Pizzo Nero è un’antologia di 14 storie brevi, dalla forte componente erotica, scritte da Francesca Paolucci, illustrate da vari disegnatori e arricchite da alcune stupende tavole di Mike Hoffman (autore anche della copertina). Di prossima pubblicazione il volume Carmilla, scritto sempre dalla Paolucci.

Tra storie di streghe, licantropi e della creatura di Frankenstein, ci vengono proposti un paio di episodi su Dracula e una decina su Carmilla. Ed è proprio la vampira, ispirata al personaggio creato dalla penna di Le Fanu, a fare da trait d’union di questo fumetto. Seguiamo, quindi, la succhiatrice di sangue nelle sue sortite notturne a caccia di prede, per lo più femminili, che prima seduce e poi dissangua. In Perversione si ritrova tra le grinfie di due maniaci sessuali adoratori di Satana. Ne Il Dolce Sapore della Vendetta ripaga il principe Nicolaj, cacciatore di vampiri, scegliendo come amante e mezzo di vendetta la moglie. Ne La Contessa di Orlok viene attaccata dalla sua nemesi, la contessa Orlok, che irrompe nel bel mezzo della festa uccidendo tutti i suoi ospiti. Ne Il Risveglio della Mummia la vampira è a caccia di amori in tombe egizie. Ne La Preda si ritrova sullo stesso territorio di caccia di Dracula.

Questa raccolta è un affettuoso omaggio ai vecchi film dell’orrore (quelli della Universal, della Hammer e di Mario Bava, per intenderci) e ai fumetti erotici degli anni ‘60/’70. Il punto debole è la brevità degli episodi, che non permette lo svilupparsi di vere e proprie trame, eccezion fatta per Perversione, La Contessa di Orlok, e soprattutto Monsters (la storia più lunga, con dodici tavole), illustrata dai tratti spigolosi e precisi di Petrigno. Tutto sommato, comunque, anche gli episodi appena abbozzati risultano gradevoli, se inseriti nel contesto generale delle “avventure di Carmilla”.
I disegni sono discreti, e, in particolare, degni di nota quelli di Zanoletti, Putignano e Nocerino. Le tavole di Andrea Cavaletto, poi, sono quelle più originali e incisive, con un suggestivo stile fotografico, da fotoromanzo in bianco e nero.

Risorse Web:
E.F. Edizioni
 

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