venerdì 14 settembre 2018

Dampyr - N.222

Testata: DAMPYR, N.222
Episodio: IL SUICIDIO DI ALEISTER CROWLEY
Testi: MAURO BOSELLI
Disegni: MICHELE CROPERA
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 09-2018

Ann Jurging sta studiando la biografia del famoso mago Aleister Crowley, il quale nel 1930 era in Portogallo, dove incontrò il poeta e astrologo Fernando Pessoa, per poi scomparire sulle acque della Boca do Inferno. Ann raggiunge Harlan e compagnia a Praga, per mostrare con l’aiuto di Caleb una sua visione, in cui si è ritrovata nella Lisbona del 1755 la mattina del catastrofico terremoto e del conseguente incendio. Secondo Caleb si avvicinerebbe una nuova catastrofe, per cui il gruppo si reca a Lisbona.
In un locale Ann ha una nuova visione, e capisce che Ofelia Queiroz, l’unica fidanzata nota di Pessoa, fu irretita e sedotta da Crowley. Il mago inglese la convinse a diventare la sua “dama scarlatta” e a giacere con lui per un rito di magia sessuale, sul fondo di un pozzo mistico nel palazzo detto la Quinta de Regaleira, dove Crowley aprì un varco per il mondo dei Grandi Antichi. Alla Quinta de Regaleira ora tocca ad Ann Jurging ricalcare le orme di Crowley, compiendo il rito di magia sessuale con il suo nuovo compagno Bobby Quintana. Harlan, Kurjak, Tesla e Ann attraversano il varco sulla Boca de Infierno e si trovano sull’isola dei Grandi Antichi. Ann con lo spirito della Strega regina e Kurjak con la Pallida maschera della verità riescono a guidare il gruppo, seguendo la traccia psichica di Crowley, per ritrovarsi davanti nientemeno che a Cthulhu.

Un episodio strepitoso, in cui Boselli riesce a ricreare magistralmente le atmosfere del Solitario di Providence: merito non da poco, essendo tutt’altra sfida rispetto alla mera riproposizione, piuttosto comune, di cliché e miti di Lovecraft. Cardini della storia sono un racconto ambientato negli anni ‘30 di un poeta “outsider” come Pessoa, che nasconde non pochi segreti, le doppie nature di Ann e Kurjak, e ovviamente l’immane senso di minaccia cosmica legato ai Grandi Antichi. Ingegnoso l’intreccio con la vicenda di Crowley: un evento della sua biografia fornisce ampio spazio a interpretazioni esoteriche e fantastiche, sfruttate con maestria dall’autore. Il personaggio di Pessoa è reso splendidamente e impreziosisce con considerazioni profonde i passaggi in cui i personaggi si relazionano. Il tocco di giallo portato dal personaggio del commissario cala il tutto in un contesto realistico, che fa da perfetta cornice a questa storia di orrore cosmico.
Cropera traduce magnificamente in immagini la storia, con la sua tipica interpretazione dei personaggi, resi con tratti spigolosi e decisi. Ancor più efficaci risultano gli ambienti, in primis la Lisbona del 1755 e del 1930, ma soprattutto il mondo fantastico dei Grandi Antichi, con le sue geometrie impossibili, che l’artista rende anche con due belle splash page. L’acme arriva con una vignetta a tutta tavola che restituisce un gigantesco Cthulhu, che sovrasta in tutta la sua terrificante potenza un minuscolo Kurjak.



Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Michele Cropera su Facebook
Sergio Bonelli Editore
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