lunedì 10 giugno 2019

Dampyr - N.231

Testata: DAMPYR, N.231
Episodio: LA CITTÀ DELL’UOMO NERO
Testi: MAURO BOSELLI
Disegni: NICOLA GENZIANELLA
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 06-2019

In questo albo, che propone la seconda parte della storia iniziata nel numero di maggio, troviamo un poster di Harlan in omaggio, a compensare l’aumento del prezzo di copertina.

Harlan e Michelle affrontano i non-morti di guardia al Creole Jazz Paradise e liberano Carmen, che viene accudita dalla sorella. Quindi Harlan raggiunge Baron Samedi e lo morde sul collo, ma non viene a sapere niente di utile. L’attuale residenza della succuba Agrat è, però, conosciuta da Kurjak, che lo ha saputo da Samael. Il responsabile della scomparsa della succuba è l’Uomo nero, niente meno che Nyarlathotep. Fu lui che, mascherandosi da prestigiatore, portò Agrat Bat Mahlat e le sue ragazze, in fuga da Legba, nel Mondo intermedio. Grazie alla Pallida maschera, Kurjak comprende che una delle ragazze di Eisheth, la felina C-Mell, proviene da Ulthar, la lovecraftiana città dei gatti. Ulthar è a sei giorni di marcia da Dylath Leen, porto del Multiverso dove Nyarlathotep tiene prigioniera Agrat, in un bordello per i marinari delle Due lune. Samael ha anche rivelato a Kurjak che probabilmente la Pallida maschera dentro di lui è un’emanazione proprio di Nyarlathotep, profeta e messaggero dei Grandi Antichi.
Harlan, Kurjak, Fajella, Eisheth e C-Mell attraversano un varco dimensionale e raggiungono Ulthar, dove in breve vengono circondati dai gatti, che li guidano fino al tempio dei Grandi Antichi. Qui le sacerdotesse di Ulthar, di cui C-Mell faceva parte, accettano di aiutare i nostri, e confermano che Agrat è prigioniera a Dylath Leen.
Non senza qualche intoppo, i nostri giungono alla casa delle Due lune, dove si trovano di fronte molti nemici e Nyarlathotep in carne, tentacoli e ossa. Per la riuscita della missione risulterà fondamentale l’intervento di Kurjak.

In questa storia e in questa fase della saga di Dampyr, Boselli attinge a pieni mani dal mondo lovecraftiano, mutuando dal Solitario di Providence il pantheon dei Grandi Antichi. D’altra parte, Dampyr è un fumetto che, pur essendo popolare, raggiunge non di rado spessore letterario. L’episodio propone atmosfere tra horror e dark fantasy, sotto l’ispirazione di HPL, con tanto di citazioni bibliografiche. La trama ci porta tra vari mondi paralleli, tra cui le sordide città lovecraftiane di Ulthar e Dylath Leen, sempre capaci di evocare sensazioni inquietanti e atmosfere d’incubo, e in cui anche gli alleati spaventano, come i gatti o le sacerdotesse dei Grandi Antichi.
In questa seconda parte della storia i disegni di Genzianella sono forse ancora più efficaci. Colpiscono in particolare le scene multidimensionali, come quella di pagina 46, tra New Orleans e Ulthar, e il bell’acquerello a tutta tavola che sintetizza la storia di Baron Samedi a pagina 24. Sono ben resi anche i vicoli di Ulthar e Dylath Leen, dall’aspetto lercio e pericoloso.



Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Nicola Genzianella su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
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