Titolo: L’ORA PIÙ BUIAAutore: CLAUDIO VERGNANIAnno: 2011Edizione: GARGOYLE BOOKSCopertina: GRAFICA ANNALISA ROGAIISBN: 978-88-89541-60-9Pagine: 492Pensando all’Emilia Romagna, salta subito alla mente la prestigiosa tradizione eno- gastronomica e la pronuncia dalla “Z” strascicata, dimenticando che, proprio in Emilia Romagna, troviamo i migliori scrittori horror italiani. Fra questi c’è
Claudio Vergnani, che ha recentemente pubblicato il suo ultimo romanzo vampiresco presso la casa editrice
Gargoyle.
Avevamo lasciato Claudio, Vergy e Gabriele a Parigi, intenti a stanare e uccidere i vampiri su commissione.
Sarà il clima della capitale francese o, semplicemente, la frustrazione che può nascere quando ogni giorno si rischia la vita per pochi spiccioli, ma i ragazzi sembrano più abbattuti del solito (Gabriele è stato anche abbandonato dalla ragazza), quindi decidono di tornarsene a Modena e chiudere il contratto con Paride.
Claudio non ha dimenticato Alicia, la ragazza peruviana incontrata nel
romanzo precedente: è tormentato dal senso di colpa per averla lasciata al suo destino mentre fuggiva dai vampiri, e vuole ritrovarla o, perlomeno, trovare il suo cadavere.
Appena arrivati a Modena, Claudio convince Vergy ad accompagnarlo nella zona industriale, ormai abbandonata e infestata dai vampiri, per cercare Alicia.
Fra le fabbriche in disuso troveranno solo Matthew, il nano giamaicano, che si nasconde dai vampiri reietti che infestano la zona. Insieme si rifugeranno in un quartiere periferico abitato prevalentemente da extracomunitari e faranno la conoscenza di Cristone De Murtis, un soggetto “sui generis”, assunto anch’egli da Paride.
Una volta liberi dal loro contratto, Claudio, Vergy e Gabriele, cui si aggiungeranno Elisabetta, De Murtis e Matthew, contatteranno “l’amica” e si metteranno alle sue dipendenze.
La prima missione consiste nell’infiltrarsi in una festa per raccogliere informazioni su un nuovo Maestro che è giunto a Modena. Si tratta di un vampiro secolare conosciuto come Lord Ruthwen, lo stesso del romanzo di Polidori, che sembra proprio voler vedere fino a che punto Claudio e Vergy vogliano spingersi.
Inizierà così una serie d’avventure che porteranno i protagonisti prima a Venezia e, infine, in una sperduta isola del Mare del Nord dove avrà luogo lo scontro finale.
Claudio Vergnani conclude la sua trilogia con un romanzo capace di lasciare un segno indelebile nei lettori, ai quali ha fatto sperimentare una molteplicità di emozioni durante i momenti introspettivi dei protagonisti, orchestrati in modo impeccabile.
Claudio, come sempre l’io narrante, si trova in uno stato depressivo che lo porta alla ricerca della morte, mettendo nei guai anche i suoi compagni d’avventura. La sua è una condizione di sopravvivenza in un fragile equilibrio mantenuto solo dalla speranza di ritrovare Alicia; il suo amore per Rossana (l’amica) è solo un’altra fonte di scoramento. Claudio continua quindi a rifugiarsi nel sonno ipnotico delle benzodiazepine, nel quale le visioni di Alicia lo riportano alla realtà e gli danno un motivo per continuare a lottare.
Vergy si rivela un compagno d’avventure eccezionale, come sempre i suoi approcci sono diretti e privi di diplomazia, ma Vergy è anche capace di non far pesare a Claudio gli errori che commette, di seguirlo ovunque affrontando pericoli indicibili e cimentandosi in imprese titaniche. La sua spacconeria nasconde un animo nobile ed eroico, è impossibile non commuoversi quando, verso il finale, discute con l’amico del loro prossimo commiato.
Gabriele, in questo terzo romanzo, ha più spazio rispetto ai precedenti, mette in discussione le azioni degli amici e li pone davanti al dilemma di cosa sia giusto o sbagliato.
I vampiri, come abbiamo già visto, sono creature dell’orrore vere e proprie, ben lontane da quanto propone la moderna letteratura di genere, ma non manca un episodio in cui i nostri
vampire hunters si lasciano andare a un moto di pietà. Ci sono due categorie di succhiasangue: i “vampi”, vampiri abbandonati dai loro maestri in preda alla confusione, e i vampiri veri e propri.
Le avventure si susseguono ad un ritmo serrato, scandite da incontri con mostri ed esseri umani stravaganti, talvolta più mostruosi dei vampiri stessi, fino alla sconvolgente agnizione finale. I dialoghi si mantengono vivaci e caratterizzati da battute di spirito e parolacce, fra le quali fanno capolino colte citazioni. Non mancano i riferimenti alla cinematografia, che ottengono il medesimo effetto perturbante delle pellicole stesse.
Vergnani non solo ha scritto un eccellente romanzo di vampiri, ma un ancor più eccellente romanzo sull’uomo e sulla sua quotidiana battaglia per andare avanti, confrontandosi con la disperazione di una vita vuota e dal futuro incerto.
Risorse Web:
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