venerdì 15 aprile 2011

Dylan Dog – Il Film

Titolo: DYLAN DOG – IL FILM (Dylan Dog: Dead of Night)
Regia: KEVIN MUNROE
Soggetto, scen.: THOMAS DEAN DONNELLY, JOSHUA OPPENHEIMER
Interpreti: BRANDON ROUTH (Dylan), SAM HUNTINGTON (Marcus), ANITA BRIEM (Elizabeth)
Durata, Col., Orig.: 115’, C, USA
Produzione: HYDE PARK FILMS, et al.
Anno: 2010
Distribuzione: MOVIEMAX
Uscita: 16-03-2011

È agli ultimi giorni di programmazione Dylan Dog – Il Film, versione cinematografica del famoso fumetto bonelliano.

Elizabeth è nella sua villa di New Orleans, dove vive con il padre. Mentre sta cucinando, si accorge che dal soffitto gocciola del sangue. Precipitatasi nello studio al piano di sopra, trova il genitore a terra, massacrato, mentre un mostro fugge attraverso la finestra. La polizia non crede al suo racconto, e la donna decide di rivolgersi a Dylan Dog, noto in città come detective del soprannaturale. Dylan si reca sul luogo del delitto, ma rifiuta l’incarico, avendo da tempo smesso i panni di indagatore dell’incubo, e dedicandosi, per lo più, a banali tradimenti coniugali.
Qualcuno, però, ha notato il detective e il suo assistente Marcus: il giovane viene ucciso e Dylan decide di cercare il colpevole, evidentemente lo stesso del primo omicidio. Su un albero di fronte alla villa, Dylan rinviene dei peli: è la prova che l’assassino è un lupo mannaro della famiglia degli Cysnos. Intanto, Marcus si risveglia: è diventato uno zombie, ma farà molta fatica ad abituarsi alla sua nuova condizione.
Dylan si reca nel covo dei licantropi, un tempo suoi amici. Dopo varie ricerche, scopre che la figlia del capofamiglia Gabriel aveva una storia con un vampiro. Un altro tassello si aggiunge quando Elizabeth rivela che dalla collezione del padre manca il cuore di Belial, un amuleto in grado di riportare il demone sulla Terra. Le indagini conducono Dylan al Corpus House, locale gestito dai vampiri, dove qualche anno prima venne assassinata la sua amata Cassandra. Ora a capo dei succhiasangue c’è lo spietato Vargas, disposto a tutto pur di accrescere il suo potere. L’indagatore si trova, così, coinvolto in una guerra senza quartiere tra licantropi e vampiri.

Mettiamo subito in chiaro che questa non è una vera e propria trasposizione del famoso fumetto di Sclavi, quanto piuttosto una libera interpretazione. Non siamo a Londra, non ci sono Groucho, Bloch e gli altri personaggi della serie disegnata. Dylan, comunque, ha lo stesso look, ha il solito quinto senso e mezzo e suona malissimo il clarinetto. Peccato che il palestrato Brandon Routh sia più impegnato in capriole e scazzottate, che nella ricerca delle molteplici verità e dei drammi delle controparti mostruose. La trama è fiacca e poco originale, e, per quanto riguarda gli effetti speciali, le creature convincono poco, in particolare i lupi mannari piuttosto artigianali.
Il film, comunque, non manca di aspetti positivi: il mondo crepuscolare in cui si muove l’indagatore, fatto di mostri, non morti e orrore è, tutto sommato, ben reso. Ma è soprattutto l’ironia a tenere in piedi la pellicola: esilaranti alcuni momenti, come la sortita nella bottega anatomica, dedicata ai clienti zombie che hanno bisogno di pezzi di ricambio; o, ancora, il gruppo di sostegno per morti viventi e la nuova dieta a cui Marcus deve abituarsi, costretto a fare i conti con la propria condizione di diversamente morto.
La pellicola, in definitiva, può risultare piacevole per gli spettatori più giovani. Per chi è cresciuto con questo fumetto di culto, però, l’unico vero Dylan Dog dello schermo non può che rimanere il Rupert Everett di Dellamorte Dellamore. Allora, però, dietro la macchina da presa c’era un signore di nome Michele Soavi…



Risorse Web:
Sito ufficiale
Scheda su MyMovies
Scheda di Imdb
 

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