giovedì 17 novembre 2022

Fumetto e cinema in 3D: Diabolik, Dampyr, Don Camillo

La scorsa domenica, 13 novembre, si è tenuto a Galliate, nella meravigliosa cornice del Castello Visconteo Sforzesco, l’interessante incontro “Fumetto e cinema in 3D: Diabolik, Dampyr, Don Camillo”, a chiusura della rassegna “Dreaming. Il fumetto sul grande schermo”, accompagnata da una mostra in cui erano esposte, tra numerose opere e vetrine, sette tavole dello storyboard di Dampyr.
Presentato dall’illustratore Bruno Testa e moderato dallo sceneggiatore e youtuber Ivan Pelizzari (autore di varie interviste allo staff del film di Dampyr), l’evento ha visto gli interventi di Davide Barzi, scrittore e autore per varie testate, tra cui Martin Mystère e Dampyr (N.262), e di Cristiano Spadavecchia, disegnatore e storyboard artist del film di Dampyr. Avrebbe dovuto essere presente anche Daniele Statella, putroppo impossibilitato per problemi personali.

Barzi, autore di un volume biografico sulle sorelle Giussani dal titolo Le regine del terrore (pubblicato da Editoriale Cosmo / Nona Arte nel 2019), ha trattato in particolare Diabolik, della cui nascita ha rivelato qualche retroscena (materiale del capitolo “cose da non fare” nei suoi corsi di sceneggiatura, come ad esempio pubblicare un numero uno senza aver pronto il due!), e di cui un nuovo film è in uscita in sala in questi giorni. Si è passato quindi ai fumetti di Don Camillo, dei quali Barzi scrive le sceneggiature per i tipi della ReNoir Comics: in particolare l’autore ha messo qui in luce i rapporti e le differenze tra i racconti di Guareschi, i film e i graphic novel.

La parola passa a Spadavecchia, che ha spiegato il suo lavoro per Dampyr. Come normalmente avviene, anche in questo caso lo storyboard è stato realizzato in anticipo rispetto al piano di lavorazione delle riprese, permettendo così al regista di supportare la stesura dello stesso.

Spadavecchia è disegnatore per la Bonelli, ma ha anche esperienza nel settore cinematografico come storyboarder, per cui è risultato la persona più indicata per questo compito. Inoltre, non essendo un disegnatore di Dampyr, ha potuto fornire al regista una chiave di lettura visiva diversa rispetto ai colleghi che maneggiano quotidianamente il personaggio.
Lo storyboard per un film, continua l’artista, si discosta dalle tavole di un fumetto perché non necessita di effetti sonori, di movimenti, e di colori (se il fumetto è in bianco e nero).
Quasi tutto lo storyboard è stato trasposto in immagini ed è finito nella versione finale del film, tranne pochissime scene tagliate, che potrebbero migrare nel sequel. Ci sono state comunque piccole modifiche, come movimenti che qualche attore non è riuscito a riprodurre o riprese più larghe, ma nulla più che piccoli aggiustamenti registici. Spadavecchia ha quindi avuto una certa libertà, mentre la sceneggiatura è stata attentamente controllata dalla Bonelli, e ne sono state redatte parecchie stesure.
L’artista ha realizzato da solo lo storyboard per Dampyr, mentre ha lavorato con altri cinque sei colleghi per il cartone animato di Dragonero. Questo perché per i film basta una tavola ogni dieci secondi circa, mentre per i cartoon sono necessari molti più disegni, poiché per questi lo storyboard deve essere molto più vicino alla resa finale.

Ad arricchire gli interventi sono stati proposti due video. Un primo contributo è arrivato da uno dei curatori degli effetti speciali di Diabolik – Ginko all'attacco!, per il quale, al contrario di Dampyr, sono state effettuate molte riprese su green screen ed è stata necessario un massiccio lavoro di post-produzione al computer.
Per Dampyr è stato proiettato un documentario, di sette otto minuti, con il dietro le quinte e stralci di interviste agli interpreti e ai produttori. Una vera chicca che ci ha deliziato con scene inedite, con i set e il regista all’opera, e che potrebbere diventare un contenuto extra del dvd che verrà.


Risorse Web:
Biografia di Cristiano Spadavecchia su SergioBonelli.it
Biografia di Davide Barzi su SergioBonelli.it
Canale YouTube di Ivan Pelizzari
Pagina LinkedIN di Bruno Testa

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