sabato 5 novembre 2022

Nosferatu, Cabaret dell’Orrore

Titolo: NOSFERATU, CABARET DELL’ORRORE – MUSICAL SUPERDRAMA
Testi: KJ LUKER, JON KELLAM, BERNADETTE SULLIVAN
Regia: JON KELLAM
Musiche: S. LORI, M. CASELLE, G. SAVI
Interpreti: UTKA NEHUEN (Nosferatu), NOEMI GARBO (Mina)
Produzione: COMPAGNIA BIT
Distrib.: PALCO5, AMICI DELLA MAGIA
Uscita: 29,30,31-10-2022

Nel weekend di Halloween, al teatro Juvarra di Torino si tiene la rappresentazione Nosferatu, Cabaret dell’Orrore, un “Musical Superdrama”. Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia BIT di Torino e diretto da Jon Kellam, con musiche originali di Stefano Lori, Marco Caselle e Gianluca Savia, è qui alla sua prima nazionale, con cinque repliche in programma tra 29, 30 e 31 ottobre. È un “evento immersivo”, che mette in scena l’ultima fase della vita di Murnau, con episodi alternati a scene del film riproposte in chiave comico-musicale.

La serata del 31 inizia in una prima sala con il pre-show di un burattinaio incappucciato che fa danzare e suonare il violino a uno scheletrino. A questo punto tre figure femminili e un uomo con cerone e vestiti anni Venti prendono a girare in sala fissando gli astanti, con movenze sinuose e inquietanti. Poco alla volta si stringono attorno a una donna con le mani legate, che prende a dimenarsi sul pavimento, fino ad abbandonarsi alla finale sottomissione. Abbiamo assistito a un atto di vampirismo? La domanda aleggia senza risposta nella sala mentre il pubblico accede al teatro.

Al Cafè Fini, Renfield, il mangiatore d’insetti che ora si spaccia per il produttore americano Fox, dà il benvenuto al pubblico, presentando Lucy, il regista Murnau e il suo amato Hans. Sopraggiunge la poetessa prussiana Elsa Lasker-Schüler, bizzarramente truccata, che balla e canta una canzone, finché le dà il cambio Lucy. Più dietro Nosferatu si esibisce in una danza meccanica che sembra guidare a distanza i gesti di Lucy, che alla fine si abbandona tra le sue braccia come una bambola rotta, offrendo il collo al morso del vampiro.

Le riprese di Jonathan che informa la fidanzata Mina della sua imminente partenza per un importante affare sui Carpazi, vengono fermate da Murnau, che si è ritrovato suo malgrado a girare la scena di un musical. Il sabotaggio è opera del produttore Fox/Renfield, il quale vorrebbe un «film americano». I dialoghi surreali tra i due vengono soppiantati da un gioco di ombre partito con l’irruzione di Nosferatu: «Creare ombre è più importante che creare luce», afferma Murnau.
Mentre la dottoressa Van Helsing assiste Mina, vittima di orribili incubi, Jonathan è nel castello di Dracula, seduto a una tavola imbandita. Viene raggiunto alle spalle da Nosferatu, che gli impone di bere vino e si avventa su di lui a succhiarne il sangue da un taglio.
La partenza per la guerra di Hans cambia per sempre la vita di Murnau ed Elsa. Ma il film deve continuare. Nosferatu si reca da Mina per parlarle della caducità della vita («la morte non è tutto, è ancora più crudele non poter morire») e invitarla, invano, ad andare con lui, mentre la Van Helsing è con un Jonathan terrorizzato al castello a dar la caccia al vampiro, la cui bara risulta vuota. Nosferatu intanto si avvinghia al collo di Mina, e quando fa per staccarsi viene da lei trattenuto. Il vampiro cede all’invito ma viene sorpreso dal canto del gallo. Lo vediamo strisciare sul palco, giù sulle scale, in platea e infine verso l’uscita della sala.

L’opera di Kellam e soci non si propone come fedele rappresentazione della vicenda di Murnau o di brani del film, quanto piuttosto come commedia musicale con tratti farseschi. Il punto è: una storia come quella di Nosferatu si presta a questo tipo di trattamento? A onor del vero, la risposta del pubblico è positiva, come dimostrano gli applausi e le frequenti risate alle battute e agli sfottò rivolti a qualche spettatore. La vicenda di Murnau, però, è soffocata dagli episodi del film, che hanno più spazio e risultano visivamente più forti, e se ne smarrisce un po’ il senso. E, nonostante si tratti di una commedia, le scene più riuscite sono quelle dai toni più drammatici, in particolare quella del confronto tra Nosferatu e Murnau, impreziosita da un bel gioco d’ombre, e quella della seduzione/sottomissione di Lucy, forte di una riuscita coreografia.
Nosferatu, Cabaret dell’Orrore è comunque una piccola e meritoria produzione, che propone una lettura diversa dell’immortale pellicola di Murnau, arricchendola con episodi biografici del regista, che possono fornire una chiave di interpretazione del film, ma nel segno di un divertito intrattenimento.

IL CAST
Utka Nehuen Bay Gavuzzo: Nosferatu
Noemi Garbo: Mina Harker (l’angelo)
Ginevra Scaglia: Dr. Van Helsing
Viola Zangirolami: Elsa Lasker-Schüler
Maurizio Misceo: Jonathan Harker, Hans Ehrenbaum Degele
Alberto Barbi: Renfield, William Fox
Marco Caselle / Spyros Patros: Murnau
Emanuela Collura: Lucy (city girl)


Risorse Web:
Pagina Facebook di Compagnia BIT
Sito ufficiale di Compagnia BIT
Pagina Facebook di Palco5
Sito ufficiale di Palco5
Scheda di Nosferatu su Palco5.net
Pagina Facebook del Circolo Amici della Magia di Torino

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