lunedì 22 giugno 2020

Tex - N.702

Testata: TEX, N.702
Episodio: IL TEMPIO NELLA GIUNGLA
Testi: GIANFRANCO MANFREDI
Disegni: ALESSANDRO BOCCI
Copertina: CLAUDIO VILLA
Lettering: RENATA TUIS
Pagine: 112
Edizione: BONELLI, 04-2019

Il tempio nella giungla completa la storia iniziata con l’episodio La regina dei vampiri.

Tex e i suoi pards, insieme a Morisco e de la Hoya, sono sulle tracce di Ballard e della figlia Patricia. Sulla strada per Città del Messico vengono fermati da un gruppo di Rurales, sotto il comando del capitano Manuel Garrido. Il capitano promette rinforzi per la lotta alla strega Eztli, ma pretende di prendere in custodia Ikal, fatto prigioniero da Tex. Garrido conosce già l’indio, il cui vero nome è Francisco Valdez e al quale in passato aveva proposto di fargli da attendente.
Tex e compagnia si mettono, così, in viaggio sul treno per Villahermosa. Durante la notte il convoglio viene assalito da migliaia di pipistrelli, che uccidono uno degli uomini di Garrido, ma vengono poi respinti a colpi di fucilate.
Qualche giorno dopo, il gruppo giunge a Palenque, dove ha da contrattare con il pavido alcande don Miguel Cabrera. L’alcande riconosce il teschio di cristallo, consegnato da Eztli a de la Hoya per smascherare il traffico di reperti falsi. Ballard lo donò al direttore degli scavi, per ottenere degli uomini per la sua spedizione. Il teschio venne poi rubato da un traditore, che si nasconde a Palenque e che potrebbe condurre al nascondiglio di Eztli. Ma Tex preferisce seguire la guida di Ikal, che sembra essere passato dalla loro parte, ormai abbandonato dalla bruja.
La luna piena è prossima, e la strega Etzi ha già preparato l’altare del dio pipistrello e la sala per il sacrificio di Patricia Ballard. Faranno in tempo Tex, i pards e i Rurales a raggiungere il tempio nella giungla?

Avvincente conclusione di questa storia doppia, Il tempio nella giungla propone un’avventura nel fitto della giungla messicana, tra vampiri e ambientazioni alla Indiana Jones. Il racconto è infarcito di tradimenti e voltafaccia, sotto la costante minaccia della malvagia bruja Eztli. La strega risulta, in particolare, un personaggio di una cinica perfidia, pronta a sacrificare i propri seguaci al minimo tentennamento, e animata da un furore infernale. Anche il personaggio di Ballard riserva delle sorprese, dal momento che tutti lo considerano, non proprio a ragione, un uomo onesto. Il tocco di mitologia, in particolare con la presenza del dio pipistrello Camazotz, è la ciliegina che Manfredi sistema su una torta gustosa.

Strepitoso, come nell’albo precedente, il lavoro di Bocci ai disegni. Spiccano in questo albo i bellissimi paesaggi messicani, la volta di una giungla rigogliosa, ma anche scorci dal sapore “dampyresco”, come cripte, templi e antiche rovine. Molto efficaci e intense le espressioni, soprattutto di sorpresa e terrore, e accuratissime le anatomie, di corpi per lo più muscolosi e atletici. Notevole la resa grafica dello scontro con Eztli, che si libra minacciosamente in aria come una creatura pipistrellesca.

Risorse Web:
Gianfranco Manfredi su Wikipedia
Pagina Facebook di Alessandro Bocci
Sergio Bonelli Editore

sabato 20 giugno 2020

Tex - N.701

Testata: TEX, N.701
Episodio: LA REGINA DEI VAMPIRI
Testi: GIANFRANCO MANFREDI
Disegni: ALESSANDRO BOCCI
Copertina: CLAUDIO VILLA
Lettering: RENATA TUIS
Pagine: 112
Edizione: BONELLI, 03-2019

Nella Primavera dello scorso anno, su Tex è stata pubblicata una storia vampiresca in due albi, dal titolo La regina dei vampiri e Il tempio nella giungla, con due firme che i nostri lettori e gli appassionati di fumetti conoscono bene: Gianfranco Manfredi ai testi e Alessandro Bocci ai disegni.

Tex, Kit Carson, Kit e Tiger sono a Pilares, dal collezionista Morisco, che li ha chiamati in suo aiuto per ritrovare due amici scomparsi. Sono mesi, ormai, che l’uomo non riceve notizie dell’archeologo statunitense Colson Ballard e della figlia Patricia, partiti con una spedizione per il sito di Palenque, nel Messico meridionale. Il timore di Morisco è che i due abbiano incrociato la strada dei Custodi dei Templi, una setta di fanatici che si batte contro il saccheggio dei beni archeologici messicani e che vagheggia il ritorno ai riti sacrificali delle civiltà precolombiane. Coyolxauhqui, dea azteca della notte e della luna, secondo il mito dovrebbe ricomporre le sue membra entro un paio di mesi, cosa che espone la giovane Patricia al rischio di essere sacrificata.
I Custodi dei Templi sono guidati da una malvagia e potente bruja, di nome Eztli, in grado di comandare uno stormo di pipistrelli vampiro in nome del dio Camazotz. Due uomini di Eztli, gli indios Ikal e Kabil, vengono mandati a eliminare le persone coinvolte nel traffico dei reperti.
Tex e i suoi pards ritrovano due cadaveri e dei reperti distrutti, destinati al museo della vicina Mapimì, diretto da Rodrigo de la Hoya. Raggiunto de la Hoya, i nostri apprendono che l’uomo era in contatto con Ballard, da cui ricevette dei reperti, con la speranza di non essere accusato di depredare il Paese. Ma l’escamotage non ha funzionato: Ballard e de la Hoya sono ormai bersagli dei Custodi, che mettono sotto assedio il museo, supportati da un gigantesco stormo di pipistrelli assetati di sangue.

Godibilissimo horror western scritto dal veterano Manfredi, La regina dei vampiri è incentrato sui “vampiri naturali”, e si colloca quindi nel filone degli animali mostruosi e assassini. La vicenda, in buona parte giocata sull’azione e sullo scontro tra le parti, si intreccia con un elemento mitologico/magico inquietante e avvincente, che affonda in lontane radici storiche fatte di sacrifici umani, e vi è accennata anche una critica al traffico illecito dei reperti archeologici. I vampiri sono piuttosto particolari: come spiega Morisco, i pipistrelli con cui hanno a che fare sono diversi dalle tre specie conosciute di vampiri, essendo più grossi e in grado di dissanguare un essere umano in breve tempo, e persino dotati di cervelli più grandi.
Dal punto di vista grafico, l’albo è uno spettacolo. Bocci è un vero Maestro del pennello: ha un tratto leggero, dallo stile assai realistico, e presta una cura maniacale ai dettagli, sia delle fisionomie che degli ambienti, caratterizzati da sapienti giochi di luci e ombre. Le pose dei personaggi risultano estremamente naturali, e sempre efficaci le loro espressioni, in particolare di terrore o di sorpresa. La precisione anatomica non riguarda solo le persone, ma anche gli animali, soprattutto i chirotteri, che vengono in più caricati di una furia sanguinaria spaventosa.

Risorse Web:
Gianfranco Manfredi su Wikipedia
Pagina Facebook di Alessandro Bocci
Sergio Bonelli Editore

lunedì 15 giugno 2020

Dampyr - N.243

Testata: DAMPYR, N.243
Episodio: SILVERPILEN
Testi: MAURO BOSELLI, GIOVANNI ECCHER
Disegni: ARTURO LOZZI
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 06-2020

In edicola da qualche giorno il numero di giugno di Dampyr, prima parte di una storia doppia che proseguirà con il numero 244, intitolato Harlan contro Sho-Huan, in uscita il 4 luglio.

La giovane Britt Thorvaldsen si è attardata nel rientro a casa e si ritrova completamente sola in una stazione della metropolitana di Stoccolma, ma sembra sia giunta appena in tempo per l’ultima corsa. Il treno su cui sale, a differenza degli altri privo di colore, non la ferma alla sua destinazione, ma la conduce alla stazione di Kymlinge, che tutti i viaggiatori sanno non essere mai stata completata. Trovata l’uscita sbarrata, Britt capisce di dover passare la notte nella stazione e si rifugia in una cabina per fototessera. Allo specchio, però, un malvagio volto femminile si sovrappone al suo.
Qualche mese dopo, Britt racconta la sua storia ad Harlan e Milius, in città per una conferenza sulle leggende metropolitane. Milius conosce la storiella del Silverpilen, un treno fantasma che sfreccerebbe nella metro durante la notte, in cerca di passeggeri solitari, secondo alcuni per portarli a Kymlinge. Britt sostiene di essere stata rapita proprio dal Silverpilen e di essere ricomparsa solo dieci giorni dopo, immemore di quanto le accadde.
Harlan e Milius si recano a indagare all’azienda dei trasporti, dove il signor Knudsson spiega che il Silverpilen è chiuso in deposito dagli anni Novanta ed è impossibile che abbia transitato sui binari. Visionando il convoglio, i nostri notano però delle recenti impronte nella polvere dei decenni. Milius ipotizza che il treno si sia spostato da un piano temporale a un altro. Non resta che fare un sopralluogo al cantiere abbandonato di Kymlinge, dove Harlan, Milius e Britt si troveranno a salire sul Silverpilen e verranno abilmente divisi. Il dampyr si troverà, così, ad affrontare due vecchi e pericolosi nemici.

Il primo capitolo di questa storia doppia, sceneggiata da Boselli ed Eccher, offre un racconto avvincente, basato sul principio comunemente accettato che le leggende metropolitane nascondono un fondo di verità. E, non a caso, il professor Milius è personaggio centrale della storia, e stavolta entra maggiormente in azione. La vicenda si sviluppa in una dimensione sospesa, un mondo onirico simile a quelli in cui a volte sembra di ritrovarsi quando si viaggia nottetempo in una stazione deserta, quando il sonno fa già capolino nella coscienza.
Notevole la traduzione in immagini che Lozzi ha realizzato per la storia, che contribuisce in maniera determinante alla resa dell’atmosfera. I personaggi si ritrovano a muoversi in stazioni che sembrano parti delle viscere della terra, con tanto di rocce ed enormi cristalli che sembrano pronti a inghiottirli. I disegni, dal tratto realistico, ritraggono una certa varietà di oggetti, come vagoni ferroviari, palazzi (dalle architetture sempre precise e dettagliate), fiere bramose di sangue e personaggi dai volti espressivi, tra cui spicca Britt, raffigurata con il volto della compianta attrice statunitense Brittany Murphy. L’artista compone le tavole con una certa libertà: le vignette sono spesso doppie, ma ce ne sono anche di quadruple, a tutta tavola, e non manca una doppia splash page, a pagina 58-59.



Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Giovanni Eccher su Linkedin
Blog di Arturo Lozzi
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr