venerdì 26 giugno 2009

Dan Simmons, "Danza Macabra"

Titolo: DANZA MACABRA (Carrion Comfort)
Autore: DAN SIMMONS
Anno: 1989
Edizione italiana: GARGOYLE BOOKS, 2009
Traduzione: ANNARITA GUARNIERI
Copertina: GRAFEMA srl, FOTO SCOTT BELEW
ISBN: 978-88-89541-21-0
Pagine: 952
Danza Macabra è un grande classico dell’horror, in Italia dimenticato da anni (la prima ed unica edizione era finora solo quella del 1992 della Interno Giallo), e ristampato qualche mese fa dalla Gargoyle Books, in un’edizione integrale, arricchita da note a fondo capitolo e da una interessante introduzione di Gianmaria Contro.

Nina Drayton, Melanie Fuller e Willi Borden sono “vampiri della mente”, in grado di dominare telepaticamente la volontà delle persone e, prosciugandole dell’energia vitale, allungare la loro vita. Dai tempi del dopoguerra, una volta all’anno si incontrano per il Gioco, una perversa gara in cui ciascuno racconta i delitti compiuti nei dodici mesi precedenti dalle proprie vittime, da loro spinte a provocare incidenti improbabili ed omicidi spettacolari. La riunione di quest’anno si svolge a Charleston: Nina e Willi rimangono allibbiti quando Melanie rivela di essere intenzionata a lasciare il Gioco. Apparentemente i due accettano la sua decisione, ma in realtà Nina è furiosa e tenta di eliminare entrambi i compagni. Prima fa cadere l’aereo di Willi, poi Usa il maggiordomo di Melanie per tentare di assassinarla. Melanie riesce a salvarsi e ad uccidere Nina, ma nella lotta muoiono altre otto persone.
Lo sceriffo di Charleston, Bobby Gentry, si trova, così, tra le mani un caso decisamente spinoso da risolvere. Nelle sue indagini viene affiancato da Saul Laski, uno psichiatra di New York, sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti. All’epoca della guerra, Saul venne Usato e torturato da Borden, ufficiale delle SS, e da allora tenta di rintracciare il suo aguzzino. A loro si unisce anche Natalie Preston, figlia di una delle vittime del massacro di Charleston.
Anche il socio in affari di Willi, il produttore cinematografico Tony Harod, è un vampiro della mente, che usa il suo potere solo sulle donne, per lo più per abusarne. E poi ci sono i membri dell’Island Club, alcuni tra i più potenti uomini del mondo, che, convinti che Willi sia ancora vivo, incaricano Harod di trovarlo.
Aiutati dal Mossad e da una gang di Philadelphia, Bobby, Saul e Natalie, affronteranno la Fuller e i vampiri dell’Island Club in una lotta senza quartiere, in cui, come pedine su una scacchiera, molti perderanno la vita, e solo una delle due fazioni potrà vincere.

Questo terzo romanzo di Simmons (autore anche del più classicamente vampiresco I Figli della Paura), è stato da qualcuno tacciato di prolissità. In effetti si tratta di un tomo di ben 950 pagine, la cui lunghezza, però, risulta funzionale a una quanto mai realistica partecipazione del lettore al mondo creato dall’autore, che lo conduce per mano nei meandri delle personalità dei personaggi: Danza Macabra è una vera e propria saga, condensata in un unico volume.
Simmons sperimenta una scansione temporale decisamente particolare, che si articola nelle diverse sottotrame dei vari protagonisti, le quali si intrecciano a più riprese. Tali linee vengono scandagliate una per una, tornando talvolta a ritroso nel tempo, per raccontare il differente percorso di un altro personaggio verso lo stesso intreccio, passando dalla narrazione in terza a quella in prima persona. L’indicazione, nel titolo di ogni capitolo, del luogo e della data, permette al lettore di orientarsi nell’evolversi della trama. Lo stile è quello di un grande scrittore, forse a tratti ridondante, ma sempre ricco, e caratterizzato da una estrema precisione nella descrizione di situazioni, luoghi, oggetti.
Danza Macabra è un horror squisitamente psicologico: cosa c’è di più spaventoso di una persona, apparentemente normale, che controlla i pensieri e le azioni di un altro, annichilendone la volontà? Come dicono i personaggi del libro, essere Usati è una violenza ancora più intima e devastante dello stupro. Questi “vampiri della mente” hanno molto in comune con i classici zannuti succhiasangue, essendo metafore differenti della stessa matrice archetipica: il ladro di energia vitale. Ma, essendo ancora più simili a noi, i vampiri della mente fanno ancora più paura. Ne potremmo quasi scorgere le caratteristiche in qualche volto a noi familiare…

Risorse Web:
Gargoyle Books
Sito ufficiale dell’autore
Scheda di Danza Macabra
Scheda de I Figli della Paura
 

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