martedì 21 novembre 2017

Dampyr - N.212

Titolo: DAMPYR, N.212
Episodio: EL DíA DE LOS MUERTOS
Soggetto: CLAUDIO FALCO
Sceneggiatura: CLAUDIO FALCO
Disegni: FABIANO AMBU
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: RICCARDO RIBOLDI
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 11-2017
L’albo di Dampyr, in edicola questo mese, ci porta in Messico nel pieno dei festeggiamenti del giorno dei morti. Secondo la cultura azteca, in questo periodo i morti varcano il confine che separa il loro regno, il Mictlan, da quello dei vivi. Oggi la ricorrenza si festeggia nelle strade indossando colorate maschere funebri e degustando specialità, come il pan dei morti, preparate per l’occasione, dei sanguinari rituali pre-colombiani rimane solo il macabro ricordo che s’insinua nell’atmosfera carnevalesca.

Il team di Harlan Draka giunge in Messico dopo la segnalazione, da parte dell’agente Quintana, dell’esistenza di un nuovo gruppo di narcotrafficanti che si fa chiamare “los hijos de Ixtlàn, e sembrerebbero legati a un Maestro della Notte che ha già avuto la peggio dopo essersi scontrato col dampir. 
Questi vampiri si sono alleati con Abigor, un pezzo grosso dello spionaggio infernale.
Mentre Harlan e i suoi si trovano a Tepito, nel pieno della celebrazione della festa dei morti, incontrano donna Jimena che chiarisce loro le origini azteche della festa. Un’imboscata ordita dai vampiri porta i nostri eroi in un antico tempio, il dampyr precipita in un portale e si ritrova nel Mictlan.
Harlan riuscirà a sopravvivere alle insidie di questo spaventoso e mutevole regno , nel quale dovrà pure combattere anche con Abigor, grazie alla sua natura vampirica, che prenderà il sopravvento, e al provvidenziale sopraggiungere di Tesla.

Quest’albo di Dampyr si rivela una lettura interessante per il periodo di Halloween grazie all’abilità di Claudio Falco nel destreggiarsi fra la quotidianità, il folklore e l’horror.
La piaga tuttora attuale dei cartelli della droga diventa l’incipit ideale per calarsi nel grottesco climax della festa dei morti e un viaggio nell’aldilà è proprio la ciliegina sulla torta. Ma Claudio Falco ha anche il merito di lasciare aperte nuove ipotesi sul futuro dei nostri eroi e, anche questa volta, sembra proprio che un antico nemico farà ritorno.

Fabiano Ambu è indubbiamente uno dei migliori disegnatori italiani e anche in quest’albo non ci delude, soprattutto per il pathos che riesce a creare con la distribuzione delle ombre che si diradano e concentrano attraverso un diligente uso del puntinato e dei tratteggi. Il meglio, però, lo vediamo nelle pagine dedicate all’oltretomba azteco dove prendono vita creature spaventose in paesaggi da incubo.

Risorse Web:
Pagina Facebook di Claudio Falco
Intervista a Claudio Falco
Sito web di Fabiano Ambu
Pagina Facebook di Fabiano Ambu
Blog di Enea Riboldi
Sergio Bonelli Editore
Dampyr su Wikipedia
La pagina Facebook di Dampyr

venerdì 17 novembre 2017

Zagor - N.616, 617, 618

Titolo: ZAGOR, N.616 (Zenith 667)
Episodio: VAMPIRI!
Soggetto: JACOPO RAUCH
Sceneggiatura: JACOPO RAUCH
Disegni: RAFFAELE DELLA MONICA
Copertina: ALESSANDRO PICCINELLI
Lettering: GIUSEPPINA CARESANA
Pagine: 96
Edizione: S. BONELLI, 11-2016

Dopo un’assenza durata più di duecento albi, i vampiri tornano a minacciare la già vacillante tranquillità di Zagor e Cico.
In una lunga avventura vedremo il ritorno del Barone Rakosi (soggetto del compianto Nolitta, apparso per la prima volta in “Alba Tragica” nel 1972) e della Contessa vampira Ylenia Verga (personaggio ideato da Mauro Boselli nel 1998 per l’albo Vampyr!).
Ferguson e Jacques si trovano a percorrere i carpazi sulle tracce di Ylenia Varga, con lo scopo di ucciderla e vendicare il loro amico Wallace (che fu vampirizzato proprio da Ylenia che si era innamorata di lui, prima che Rakosi la rendesse una non morta). Dopo essersi scontrati con alcuni vampiri al servizio della contessa, scoprono che la loro avversaria è in partenza per l’America.
Intanto, a Darkwood, Zagor è tormentato da incubi concernenti un’oscura presenza intrappolata in una grotta infestata da pipistrelli. Proprio al risveglio da uno di questi incubi, Zagor riceve una lettera da parte del dottor Metrevelic che lo invita a raggiungerlo a Greenville, una cittadina ai piedi dei Monti Superstizione; insieme a Cico si mette subito in viaggio guidato da un cupo presentimento.
Giunti sul posto, Metrevelic li presenta al dottor Spencer e li mette al corrente di una nuova infestazione vampirica che incombe sul villaggio.

Intanto Ylenia è arrivata pronta alla resa dei conti con Rakosi che, a quanto pare, è riuscito a scampare alla morte.

Titolo: ZAGOR, N.617 (Zenith 668)
Episodio: IN CERCA DI RAKOSI
Soggetto: JACOPO RAUCH
Sceneggiatura: JACOPO RAUCH
Disegni: RAFFAELE DELLA MONICA
Copertina: ALESSANDRO PICCINELLI
Lettering: GIUSEPPINA CARESANA
Pagine: 96
Edizione: S. BONELLI, 12-2016

Mentre Zagor e i suoi compagni stanno indagando sulla recente manifestazione di vampirismo, Ferguson e Jacques, sulle tracce di Ylenia arrivano in America.
Sembra che l’arrivo di alcuni zingari alla ricerca di un certo Weber sia collegato all’esordio dell’epidemia, che ha avuto origine in un forte abitato da alcuni trappers.
Gli indizi portano all’abitazione del signor Wilcox, un anziano paralitico arricchitosi con la vendita di legname e l’allevamento di cavalli, che conduce un’esistenza solitaria assieme ai suoi due servitori mezzosangue. Wilcox riserva agli intrusi un’accoglienza non proprio calorosa: mentre Zagor sta controllando la zona, Cico e gli altri vengono catturati e, uno di loro, è costretto a bere del sangue di vampiro.
Durante il sopralluogo, Zagor viene aggredito da alcuni vampiri, riesce a uscirne vivo grazie all’intervento di Ylenia che lo affianca nel combattimento. Successivamente metteranno in salvo il resto della compagnia dando alle fiamme il ranch di Wilcox.

Ylenia dirà a Zagor che Rakosi è ancora vivo ma c’è anche un’altro vampiro sulle sue tracce: Si tratta dell’ussaro Kurt Svatek, anche lui vampirizzato da Rakosi, che vuole approfittare dell’attuale debolezza dell’arcivampiro per ucciderlo e appropriarsi del suo potere.

Titolo: ZAGOR, N.618 (Zenith 669)
Episodio: GLI USSARI DELLA MORTE
Soggetto: JACOPO RAUCH
Sceneggiatura: JACOPO RAUCH
Disegni: RAFFAELE DELLA MONICA
Copertina: ALESSANDRO PICCINELLI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 96
Edizione: S. BONELLI, 01-2017

Gli zingari sulle tracce di Jon Weber sono i servitori di Svatek, lo spietato ussaro vampiro ha fornito loro una bottiglietta contenente il suo sangue con lo scopo di arruolare nuovi seguaci vampiri.
Anche Zagor, Cico, Metrevelic e gli altri devono quindi trovare questo Weber per far luce sull’intera vicenda, al loro fianco Ylenia coi suoi propositi di vendetta su Rakosi.
Sulla loro strada incontrano Ferguson e Jacques che, sebbene provino a uccidere Ylenia non hanno successo, decidono quindi di unirsi al gruppo per fronteggiare gli ussari e rimandare le ostilità con la vampira.
Weber, che per sfuggire alla legge ha cambiato il nome in Robertson, ha accidentalmente scoperto il rifugio di Rakosi e, ipnotizzato dal Barone, ogni notte rimuove le macerie che lo tengono prigioniero in una grotta sui Monti Superstizione, quindi è l’unico che può portare Ylenia e Svatek al raggiungimento del loro obiettivo.
I servi di Svatek hanno trovato il fratello di Weber e, poco prima che riescano a fargli ingerire il sangue del loro padrone, Zagor e i suoi arrivano e lo salvano per poi rimettersi in marcia. Dopo poco trovano, finalmente Weber ancora sotto ipnosi.
Ylenia riesce a scoprire dove si nasconde Rakosi ma, insieme a Zagor si scontra con Svatek e riesce a ucciderlo nonostante le ferite.
Rakosi, però, è riuscito a liberarsi e adesso è in viaggio.

Jacopo Rauch si è cimentato in un impresa notevole, non solo per la lunghezza dell’avventura ma, soprattutto, per il notevole impatto che i precedenti incontri coi vampiri nella testata hanno lasciato sui lettori.
La scelta di ambientare l’inizio dell’avventura sui Carpazi è molto intelligente, è impossibile non cogliere i riferimenti al Dracula di Stoker e calarsi in un’atmosfera da romanzo gotico.
Le tinte cupe sfumano presto davanti allo scherzo di Drunky Duck fino a sfociare in una risata quando vediamo Cico a gambe all’aria nel fango.
In breve tempo l’horror si accompagna all’avventura western, dove un buon fucile coadiuva l’azione di croci e acqua santa.
I vampiri sono quelli della tradizione letteraria e cinematografica ma, nel caso di Ylenia, vediamo che è difficile rimanere immuni alle recenti contaminazioni che hanno ingentilito la figura del vampiro. Questa vampira, che ancora soffre per amore, è la vera protagonista della storia: seppur braccata da Ferguson e Jacques vuole sconfiggere Rakosi, Zagor è un po’ messo da parte diventando un comprimario.
I lunghi flash back appesantiscono la narrazione fornendo dettagli non sempre indispensabili alla comprensione delle vicende.
Purtroppo Rakosi appare solo sporadicamente e riesce a trionfare senza mai scontrarsi con i suoi avversari.

Il disegno di Raffaele Della Monica è ottimo per quanto concerne le ambientazioni e le ombreggiature, meno cura è stata data ai primi piani di Zagor che difficilmente assume espressioni diverse a seconda delle circostanze.


 Risorse Web:
Raffaele Della Monica su Wikipedia
Zagor su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
La pagina Facebook di Zagor

giovedì 16 novembre 2017

Anonimo Lombardo, "I Promessi Morsi"

Titolo: I PROMESSI MORSI; Storia gotica milanese del secolo XVII
Autore: ANONIMO LOMBARDO
Edizione: RIZZOLI, 2011
Traduzione: NO
Copertina: MASSIMO D’AZEGLIO, GIUSEPPE MOLTENI. Ritratto di Alessandro Manzoni. © Photoservice Electa/Leemage, elaborazione grafica di Mucca Design
ISBN: 978-88-17-03803-4 
Pagine: 378



Qualche anno fa prese piede l’idea di rivistiare alcuni classici della letteratura in chiave sovrannaturale, i romanzi di Jane Austen, in particolar modo, si dimostrarono terreno fertile e la versione “Orgoglio e Pregiudizio zombie” di Seth Graname Smith meritò addirittura la realizzazione di un film, diretto da Burr Steers.
Non passò molto tempo che anche nel nostro Paese ci si cimentò in questa sfida, un autore, che si firmò Anonimo Lombardo, scelse proprio il romanzo più amato/odiato dal pubblico italiano: I Promessi Sposi.
Il capolavoro di Alessandro Manzoni, così adattato, diventò un’accattivante storia di vampiri, licantropi, streghe e misteri senza che ne venisse banalizzata l’atmosfera dell’originale conservando l’ambientazione della Milano seicentesca.
Non ci addentreremo troppo nella trama, che rimane pressoché la medesima del romanzo manzoniano che tutti conoscono, l’intervento del sovrannaturale s’insinua con discrezione ben adattandosi alle caratteristiche dei protagonisti. Don Rodrigo diventa un vampiro, L’Innominato un lupo mannaro e la Monaca di Monza una strega; ma i tratti umani (o disumani) che abbiamo conosciuto non sono stravolti arbitrariamente, l’autore si districa con prudenza fra quotidianità e horror senza cadere in artifizi che possano sfociare nel grottesco.
I Promessi Morsi è stato pubblicato negli anni del successo di Twilight ma l’autore , a differenza della Meyer, non ha trasformato le creature dell’orrore in bombe sexy dal facile squilibrio ormonale, ne ha bensì conservato le peculiarità tramandateci dai grandi romanzi gotici.
La prosa, pur conservando alcuni elementi stilistici dell’originale, è stata modernizzata per compiacere il pubblico moderno; le lunghe e talvolta noiose descrizioni manzoniane sono state diligentemente “potate” di modo che il lettore possa sì indugiare sul “ramo del Lago di Como” per poi trovarsi in breve tempo spettatore delle vicende di Renzo e Lucia. Le scene che hanno reso grandioso “I Promessi Sposi” sono presenti nella loro commuovente drammaticità, come nel caso della bambina morta di peste portata sul carro dei monatti fra le braccia della madre.
E’ evidente che il romanzo di Anonimo Lombardo è il frutto di uno studio attento e meticoloso e, sebbene qualche passaggio possa sembrare poco convincente, il risultato nel complesso è davvero gradevole e ne consigliamo caldamente la lettura.
Qualche indizio sull’identità dell’autore compare nel II risvolto della copertina ma preferiamo non approfondire e lasciarci affabulare dalla nota finale con la sua suggestiva descrizione relativa alle origini dei Promessi Sposi.


Risorse Web:
Intervista al misterioso autore del romanzo
Casa Editrice Rizzoli

martedì 14 novembre 2017

Speciale Dampyr - N.13

Testata: SPECIALE DAMPYR, N.13
Episodio: LA TERRA DELLE AQUILE
Testi: CLAUDIO FALCO
Disegni: FABRIZIO RUSSO
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: RICCARDO RIBOLDI
Pagine: 160
Edizione: BONELLI, 11-2017

Milius riceve da un suo corrispondente il manoscritto originale delle cronache dell’assedio turco del 1467 di Kurjë, antica capitale dell’Albania. Dal testo emerge che l’eroe Skanderbeg respinse i nemici grazie alla milizia di un Maestro della notte, Vrana. Il corrispondente di Milius è il professor Simone Altafoglia, che Harlan e soci si recano a cercare in Albania. Nessuno però sa niente di lui e non si riesce in alcun modo a trovarlo.
Intanto nella zona un gruppo di vampiri massacra l’equipaggio di una nave di contrabbandieri. Sono i non-morti del Maestro Horvat, che sta muovendo guerra a Vrana per conquistarne il territorio.
Altafoglia si manifesta finalmente ad Harlan, e si rivela essere Vrana, un Maestro non incline alla violenza, che ha smesso di combattere da secoli, dopo aver aiutato Skanderbeg nelle sue guerre contro i Turchi e aver perso la sua donna, Danja. Per non perdere il suo fido luogotenente Marnesh, in fin di vita, all’epoca lo trasformò in non-morto, e da allora Marnesh fu al suo fianco. Ora Vrana ha attirato il dampyr sul suo territorio per frapporlo tra lui e l’aggressivo Horvat, e si rifugia nel suo antico castello, dove fa sì che il rivale e Harlan si trovino faccia a faccia. Horvat prende le fattezze di un enorme ragno e il dampyr viene imprigionato in una resistente ragnatela, ma riceverà man forte da Vrana.

La storia ha il suo maggior pregio nella componente storica, che chiama in causa l’eroe nazionale albanese Scanderbeg, la cui saga, pur se non molto approfondita, risulta avvincente. La parte che si svolge nel presente propone una più canonica azione, con Harlan che ha da districarsi tra le macchinazioni di due Maestri della notte.
Russo dà qui dimostrazione di essere molto maturato nello stile. È evidente, dalla cura e perizia dei disegni, il suo divertimento nel realizzare in particolare immagini di animali, come l’aquila simbolo dell’Albania e incarnazione di Vrana, il corvo e il ragno gigante incarnazioni di Horvat e il gufo. In generale gli scenari e le architetture, come castelli e antiche abitazioni, risultano ben realizzati e dettagliati.
A volte Riboldi ci regala qualche copertina più accattivante, come questa in cui spicca un Harlan di spalle, palese citazione del famoso Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich.



Risorse Web:
Pagina Facebook di Claudio Falco
Blog di Fabrizio Russo
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr

venerdì 20 ottobre 2017

Preacher Special 3 - Whiskey & Cavalli

Titolo: PREACHER SPECIAL, Vol.3
Episodio: 1) CASSIDY: SANGUE & WHISKEY; 2) ALTO IN SELLA
Testi: GARTH ENNIS
Matite: STEVE DILLON
Chine: STEVE DILLON, JOHN McCREA
Colori: JAMES SINCLAIR, PAMELA RAMBO
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: GIUSEPPE RINALDI, MATTEO CASALI
Pagine: 108
Ed. or.: DC-VERTIGO, 02-1998, 02-2000
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2005

Completiamo la nostra rassegna sull’edizione italiana di Preacher con questo strepitoso numero speciale, che presenta due storie autoconclusive.

Cassidy: Sangue & Whiskey: Nel primo episodio ci viene raccontata un’avventura vissuta da Cassidy prima di conoscere Jesse e Tulip.
Viaggiando verso Est, per la prima volta nella sua vita, Cassidy sente l’odore di un suo simile. Non si lascia sfuggire l’occasione e raggiunge New Orleans.
Eccarius, questo il suo nome, si rivela piuttosto diverso da lui. Tasformato da una decina d’anni, vive la sua esistenza di vampiro mettendo in pratica l’idea che si è fatto leggendo i romanzi: dorme in una bara, beve esclusivamente sangue, vive relegato nell’oscurità e parla come un libro stampato. Insomma, per usare le parole di Cassidy, è un vero «vampipparolo»! La cosa peggiore, però, è che frequenta un gruppo di dark sfigati che si fanno chiamare “Les Enfants du Sang”: questi ragazzi viziati lo adorano e bramano di essere trasformati da lui. Eccarius incoraggia questo atteggiamento, senza peraltro accontentarli.
Cassidy è contrariato dalla situazione ma, visto che Eccarius è il primo vampiro incontrato in tre quarti di secolo, decide di aiutarlo. A suo modo, ovviamente: lo fa ubriacare, gli spiega cosa può e cosa non deve fare, e organizza con lui tiri birboni agli Enfants. E in effetti Eccarius sembra sciogliersi e diventare più simpatico, almeno finché non emerge la sua vera natura di bastardo assassino.


Questo speciale di Cassidy è un fumetto esilarante e imperdibile per tutti gli appassionati di vampiri. Ennis vi prende impietosamente in giro i vampiri di Anne Rice, molto in voga negli anni Novanta, di fatto imponendo un nuovo tipo di vampiro, più sciolto e inserito nella società.
Diverte vedere Cassidy sfatare tutti i luoghi comuni su cui Eccarius ha basato la sua misera esistenza e mostrargli i piaceri della vita («Cosa abbiamo da temere tranne il sole?»). Due come loro, secondo l’edonista Cassidy, sono dei privilegiati che possono gustare ogni aspetto dell’esistenza. Ma per Cassidy ci sono dei limiti, che sono assolutamente inconcepibili per Eccarius.
Da citare l’opinione che Cassidy ha di Dracula: «Mi piace un sacco Dracula. L’ho letto e riletto. Ma ogni volta che lo finisco, penso... che testa di cavolo! Col cazzo che mi fregherebbero in quel modo!».

Alto in Sella: Ai bei tempi in cui girava con Tulip gli States, prima di finire di nuovo ad Angelville, Jesse rimase coinvolto in un furto di auto di lusso andato male. Il committente, il signor Langtry, per essere ripagato pretendeva che Jesse consegnasse un carico di cavalli rubati. Per Custer, uomo del Sud, il furto di cavalli era un reato inaccettabile: un tempo un cavallo era ben più che un animale, e rimanerne privi poteva significare morte certa. Lui e Tulip, quindi, non possono che rifiutare la proposta di Langtry e affrontarlo, insieme al ranger Tom Pickett.
Una storia all’insegna dell’avventura in puro spirito western, con tanto di luoghi comuni e impiccaggioni sotto il sole del deserto.

Risorse Web:
Scheda di Cassidy - Sangue e Whisky
Magic Press Edizioni
Vertigo Comics
 

sabato 30 settembre 2017

Preacher 9 - Alamo

Titolo: PREACHER, Vol.9
Episodio: ALAMO
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON
Colori: PAMELA RAMBO
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: MATTEO CASALI
Pagine: 232
Ed. or.: DC-VERTIGO, 03/10-2000
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2002

Jesse trova il modo di evocare il Santo degli assassini e riesce a far leva su quel poco di umano che ancora c’è in lui, cioè la voglia di vendetta, convincendolo a partecipare al suo piano per affrontare Dio.
L’Altopadre Starr, mentre si abitua alla sua nuova condizione di eunuco, viene a sapere che Custer si è recato ad Alamo. Dà disposizioni perché tutte le forze del Graal convergano lì e poi fa uccidere tutti i membri del Supremo consiglio.
L’agente Hoover riesce a trovare Custer e gli punta contro una pistola, con l’idea di vendicarsi per quello che ha subito a causa sua. Jesse gli chiede scusa e gli ordina di dimenticare tutto: Hoover diventa un uomo nuovo e, per prima cosa, si dichiara alla collega Featherstone, che però è innamorata del vizioso e cinico capo Starr.
Intanto, come era capitato a Jesse, Facciadiculo finisce a Salvation. Dopo aver messo in fuga tre tizi che terrorizzavano Lorie, fa amicizia con lei e decide di fermarsi nella cittadina, dove si aprono per lui nuove splendide possibilità.
Il momento della resa dei conti si avvicina e Jesse è terrorizzato all’idea che possa accadere qualcosa a Tulip: le mette dei sonniferi nell’acqua e continua la missione da solo. Jesse e Cassidy si incontrano quindi ad Alamo. Cassidy cerca di essere accomodante e di scusarsi, ma deve ammettere di averli seguiti solo per poter conquistare Tulip: ai due non rimane che affrontarsi in uno scontro senza esclusione di colpi.


Alla fine, quando Jesse gli porge la mano, il vampiro realizza di non essere del tutto dannato e accetta di esporsi ai raggi del sole.
Starr si gode lo spettacolo dall’alto e, dopo aver soffocato l’insubordinazione di Featherstone e Hoover, dà ordine di sparare al sopravvissuto. Si ritrova poi faccia a faccia con Tulip, che intanto ha raggiunto Alamo facendosi strada a colpi di fucile.
A questo “primo finale”, segue l’ultimo particolarissimo episodio, che regala numerosi colpi di scena, tra cui la “redenzione” di Cassidy, la crisi del rapporto di Jesse e Tulip e l’ultimo vero scontro finale, che vedrà il Predicatore e il Santo degli assassini alleati contro Dio.


In questo avvincente gran finale di Preacher è l’azione a farla da padrona, in un susseguirsi di colpi di scena mozzafiato, lasciando spazio a una forte suspense prima dell’epilogo. Immancabili le divertenti cattiverie che l’autore fa subire ai suoi poveri personaggi (su tutti Starr), che talvolta sconfinano nel grottesco.
Emergono poi due temi principali. Il primo è il machismo da texano di Jesse, che mette in seria crisi, per la seconda volta, il rapporto con la sua amata. Ma l’amore, se vero amore, fa superare anche le più grandi difficoltà che si possono creare in una coppia, nel caso di Tulip e Jesse causate dalla menzogna (pur se a fin di bene) e da un forte senso di tradimento. L’altro tema è il cambiamento di Cassidy, che realizza quanto male facciano agli altri il suo egoismo e la sua noncuranza, e finalmente decide di seguire il consiglio di Jesse di comportarsi da uomo nel suo nuovo viaggio.

Risorse Web:
Scheda del nono volume di Preacher
Magic Press Edizioni
Vertigo Comics
 

domenica 24 settembre 2017

Preacher 8 - Inferno sulla Terra

Titolo: PREACHER, Vol.8
Episodio: INFERNO SULLA TERRA
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON
Colori: PAM RAMBO
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: MATTEO CASALI
Pagine: 200
Ed. or.: DC-VERTIGO, 07-1999/02-2000
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2001

Arriva finalmente il giorno in cui Tulip si stanca di languire nell’autocommiserazione e decide di lasciare Cassidy. Il vampiro cerca di fermarla in tutti i modi e finisce in strada sotto il sole. Mentre va via, diretta da Amy, Tulip ripensa alla sua infanzia, che trascorse con il papà Jake, orfana della madre morta di parto. Il padre avrebbe voluto un maschio, ma la crebbe con affetto, portandola ad amare cose “da uomini” come armi, pesca e baseball. Visti i suoi gusti, a scuola Tulip non aveva molti amici, finché conobbe Amy.
Intanto il Predicatore è in viaggio e combatte la noia ascoltando le storie di alcuni autostoppisti. Quando arriva a casa di Amy, può finalmente riabbracciare Tulip. La situazione è piuttosto complicata, ma il loro amore è vivissimo e i due riescono a chiarirsi.


Starr deve gestire l’arrivo inaspettato del vecchio Eisenstein, che credeva morto. Questi è un pezzo grosso del Graal, che sta indagando sulla strage della Monument Valley. Starr gli manda contro dei sicari, che vengono puntalmente fatti fuori dalla guardia del corpo e da un fedele mastino. Per ottenere i risultati voluti, Starr deve mettersi in campo di persona, incappando in un’imbarazzante complicazione quando si trova davanti il feroce cane.
Jesse intanto fa qualche indagine per capire chi sia davvero Cassidy e si reca nel vecchio pub McSorley’s. Qui conosce la clochard Sally, che frequentò Cassidy molti anni prima e lo vide distruggere le vite delle sue amiche Joanie e Gilly. Quando Jesse si trova davanti Cassidy, gli dà appuntamento ad Alamo per la resa dei conti.
Il manager Sergeant molla Facciadiculo nei debiti e nel mezzo di una polemica da lui aizzata ad arte con il Vaticano per far pubblicità al suo assistito.

Tra le menomazioni sempre più gravi ed esilaranti dell’Alto padre Starr, Ennis delizia i suoi lettori anche con dei passaggi toccanti. In particolare quando Jesse e Tulip possono riabbracciarsi e lei, che credeva morto il suo amato, nell’ebbrezza del momento lo prende a palle di neve: sono vivi e si godono un po’ di intimità, il che le basta per essere felice. L’amicizia tradita è un altro tema portante del volume. Jesse sa di non poter perdonare Cassidy, a maggior ragione dopo aver saputo di più del suo passato, tanto da arrivare a definirlo un «animale che crede di essere un uomo».

Risorse Web:
Scheda dell’ottavo volume di Preacher
Magic Press Edizioni
Vertigo Comics
 

sabato 23 settembre 2017

Preacher 7 - Salvation

Titolo: PREACHER, Vol.7
Episodio: SALVATION
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON
Colori: PAMELA RAMBO
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: A.C.R.
Pagine: 248
Ed. or.: DC-VERTIGO, 09-1998/06-1999
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2001

Dopo l’enorme delusione provocatagli da Tulip e Cassidy, Jesse è rimasto da solo e prosegue il viaggio verso il Texas. Si ferma nella cittadina di Salvation, 1626 anime. Qui si imbatte in Lorie Bobbs, la sorella con un solo occhio del suo amico d’infanzia Billy-Bob, che salva dall’aggressione di alcuni dipendenti della ditta di Quincannon. Per ringraziarlo, Lorie lo invita in casa, che condivide con la socia Jodie, una donna di mezz’età, intelligente e con l’aria di averne passate tante: le manca un braccio e ha una vistosa cicatrice, risultato di un incontro ravvicinato con un alligatore. Ma non ricorda molto altro del suo passato, e lo stesso nome di Jodie le fu affibiato quando la trovarono urlante nella palude.
Più tardi, l’anziano sceriffo Bewley, che ha notato come Jesse ha trattato gli aggressori di Lorie, gli propone di fargli da vicesceriffo. Il Predicatore si fa avanti per prendere il suo posto e Bewley accetta.
Jesse si sistema nell’ufficio, dove conosce l’avvenente vice Cindy Dagget e riceve la visita di Odin Quincannon, un magnate della carne che cerca di corromperlo perché i suoi dipendenti si possano sfogare a loro piacimento per la città. Per tutta risposta, Jesse lo fa volare dalla finestra. Il neosceriffo si ambienta in fretta e inizia a conoscere la brava gente – si fa per dire – di Salvation, risolvendo piccole e grandi beghe cittadine. Stringe amicizia soprattutto con Cindy e Jodie, una donna colta che sa come affrontare la vita. L’affinità che Jesse prova per lei trova una spiegazione quando viene fuori che Jodie è sua madre. Intanto ci sono da gestire le minacce del nuovo nemico Quincannon e del Ku Klux Klan.


Arriva poi il momento del viaggio interiore con il peyote. Jesse scopre così che fu Dio a salvarlo dalla caduta dall’aereo, per chiedergli di continuare la sua vita smettendo di cercare risposte. Quando Jesse cerca di inchiodarlo alle sue responsabilità, chiedendogli conto del suo abbandono dell’umanità, e fa per usare il Verbo, Dio va su tutte le furie…

In questo volume è assai emozionante l’incontro di Jesse con la madre: una donna che ha visto di tutto nella vita, e che capisce che è meglio accettare le debolezze e le piccole cattiverie delle persone di Salvation, perché ogni tanto sono capaci di qualche atto gentile, visto che nel mondo ci sono persone ben peggiori.
Un importante snodo narrativo della saga è l’incontro di Jesse con il Signore, che si rivela essere piuttosto vendicativo e poco incline a dare spiegazioni sul perché delle sue azioni.

Risorse Web:
Scheda del settimo volume di Preacher
Cristiana Astori, Preacher: sinossi degli albi italiani
Vertigo Comics
 

giovedì 21 settembre 2017

Preacher 6 - Mangiatori di Uomini

Titolo: PREACHER, Vol.6
Episodi: 1) TERRE DESOLATE; 2) LA CROCIATA DI UN UOMO SOLO
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON (1), PETER SNEJBJERG (2)
Colori: PAMELA RAMBO (1), GRANT GOLEASH (2)
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: A. COTTA RAMUSINO, MARGHERITA GALETTI
Pagine: 136
Ed. or.: DC-VERTIGO, 03,06/08-1998
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2000

Terre Desolate: È passato un mese dall’incidente della Monument Valley, e ancora se ne parla in televisione, ma non si riesce a individuare un responsabile. Tulip è a Phoenix con Cassidy, convinta che Jesse sia morto: si è data all’alcol e ha ceduto alle avance del vampiro.
Dopo l’esplosione, Starr si era perso nel deserto ed è stato salvato dai fratelli Porcos. Quando si risveglia, si ritrova su un materasso nella miniera di Kovacs, privo di una gamba e incatenato. Come apprende con sgomento, i Porcos gliel’hanno amputata per mangiarla. L’Alto padre deve sottoporsi a una grande umiliazione per riuscire a fuggire.
Nonostante la caduta dall’aereo, anche Jesse è vivo, ma esce da un coma durato un mese privo di un occhio e piuttosto malconcio. A salvarlo è stato salvato Johnny Lee Wombat, un tizio con qualche rotella fuori posto che ce l’ha a morte con la NASA per essere stato scartato. Dopo aver telefonato a Amy, Jesse realizza che Tulip non può che essere a Phoenix. Raggiunto uno dei locali che frequentava con lei, la vede da lontano baciarsi con Cassidy.
Tra successi e delusioni, Facciadiculo vive il suo momento di fama, sognando un mondo di persone con le natiche al posto del viso.

Speciale: La Crociata di un Uomo Solo: Questa è la storia di Starr, orbato di un occhio all’età di cinque anni. Venne arruolato dal Graal nel 1975 e fece una rapida carriera fino al ruolo di Carnefice. Qualche anno dopo conobbe l’Alto padre D’Aronique e in seguito l’ultimo discendente di Cristo: decise che entrambi sarebbero dovuti morire. Nel 1995 arrivò Custer, e Starr capì di aver trovato il suo messia.


Il pungente sarcasmo di Ennis sfocia nella satira nelle tavole dedicate ai talk show televisivi, in cui gli opinionisti non sono tenuti ad una condotta civile, interrotti per giunta da pubblicità di bibite promosse da donne in bikini. A questo si unisce l’attitudine alla menzogna dei politici, che negano ogni responsabilità a tragedie provocate dalle loro scelte.
Scuri e cupi, i disegni di Snejbjerg risultano assai suggestivi e adatti alla storia di Starr.

Risorse Web:
Scheda del sesto volume di Preacher
Cristiana Astori, Preacher: il prete, il vampiro e la bounty killer
Vertigo Comics
 

martedì 19 settembre 2017

Preacher 5 - Guerra Sotto il Sole

Titolo: PREACHER, Vol.5
Episodio: GUERRA SOTTO IL SOLE
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON
Colori: PAMELA RAMBO
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: ALESSANDRA DI LUZIO
Lettering: MP STUDIO
Pagine: 104
Ed. or.: DC-VERTIGO, 02/05-1998
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 1998

Notato dall’impresario Seargent in un’esibizione canora improvvisata a New Orleans mentre era con Jesse e gli altri, Facciadiculo finisce in televisione e diventa un cantante di successo. Intanto Jesse e i suoi compagni di viaggio arrivano in una riserva indiana della Monument Valley, in Arizona, dove il Predicatore vuole entrare in contatto con Genesis usando il peyote. Cassidy è in preda al delirium tremens e, avendo deciso di rigare dritto, si è sbarazzato di tutto l’alcol che aveva… peccato che Jesse ne sia ben fornito.
Nella riserva c’è anche Starr, alla fine diventato Alto padre del Graal dopo aver ucciso D’Aronique e il discendente di Cristo a Masada. Starr sta mettendo in atto un piano per catturare Tulip e ha coinvolto anche l’esercito, con il beneplacito del Presidente.
Quando Tulip accompagna Jesse nel luogo scelto per il “viaggio”, arriva il Santo degli assassini. Jesse tiene fede al patto stretto con lui e gli dà le spiegazioni attese sulla tragedia che colpì la sua famiglia più di un secolo prima: fu causata scientemente da Dio, che, in cerca di un rimpiazzo per l’esausto Angelo della morte, gli mise sulla strada una banda di fuorilegge per rallentarlo, mentre sua moglie e sua figlia venivano uccise.
Sopraggiunge quindi l’esercito ai comandi di Starr, con tanto di carri armati e caccia. Basteranno i missili a far fuori l’implacabile Santo degli assassini?


Questi episodi sono incentrati su una furibonda e avvincente azione, ma vengono messe in luce anche la debolezza e la falsità di Cassidy, che vorrebbe fare la cosa giusta ma non ha molta voglia di mettere in pratica i suoi propositi. Sempre più evidente poi è la pochezza di Starr, che, nonostante guidi la più potente organizzazione al mondo e sia nella posizione di dare ordini al Presidente degli USA, se la fa addosso quando un cazzuto colonnello gli fa una strigliata epocale.
Molto riuscita visivamente l’ambientazione western, con colori accesi e splash page, con cui Dillon ben rende la vastità dei paesaggi americani.

Risorse Web:
Scheda del quinto volume di Preacher
Cristiana Astori, Preacher: comiche violente
Vertigo Comics
 

lunedì 18 settembre 2017

Preacher Special 2 - Quei Bravi Ragazzi

Titolo: PREACHER SPECIAL, Vol.2
Episodi: 1) LA STORIA DI TU-SAI-CHI; 2) QUEI VECCHI BRAVI RAGAZZI
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: RICHARD CASE (1), CARLOS EZQUERRA (2)
Colori: MATT HOLLINGSWORTH (1), NATHAN EYRING (2)
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: FRANCESCO CINQUEMANI
Pagine: 120
Ed. or.: DC-VERTIGO, 12-1996, 08-1997
Ed. italiana: MAGIC PRESS, [1998?]

La Storia di Tu-sai-chi: Facciadiculo racconta la sua storia a un barbone che incontra nel parco.
Aveva quasi diciotto anni e viveva con il padre e la madre. Lo sceriffo Hugo Root lo pestava ad ogni occasione, umiliandolo e denigrandolo come un poco di buono, mentre la madre Martha assistiva impotente sfogandosi con la bottiglia. I compagni di scuola lo pestavano, le ragazze lo ignoravano. Unico suo amico era Pube, che gli trasmise la passione per i Nirvana e per la musica grunge. Pube, però, aveva anche una passione malsana per i fucili e, quando Kurt Cobain dei Nirvana si uccise, convinse l’amico a farla finita…
È toccante leggere di Facciadiculo prima dell’incidente e di quanto faceva schifo la sua vita già prima, in questo racconto illustrato dai disegni cupi e un po’ stillizzati di Case. Quello che più colpisce è la famiglia del ragazzo, che cresce tra la cattiveria del padre, la vigliaccheria della madre, e la sua estrema influenzabilità. Ennis rivolge anche una forte condanna alla società, che non sa dare risposte alle domande di un ragazzo confuso, anzi lo emargina lasciandolo alle amorevoli mani dei ragazzi che lo menano, e di una famiglia violenta e indifferente.


Quei Vecchi Bravi Ragazzi: Un paio di anni prima che morissero, Jodie e T.C. vissero una curiosa avventura.
I due tornavano alla fattoria di Marie da un combattimento clandestino, in cui Jodie aveva affrontato un gorilla con una mazza da baseball. Attraverso la palude si imbatterono in due viaggiatori precipitati con un elicottero, la bella avvocatessa Tommi e il poliziotto Hicks, in fuga dagli uomini del terrorista internazionale Saddam Hopper. Senza volerlo, Jodie e T.C. si trovarono invischiati, e dovettero combattere contro Hopper e i suoi uomini. Hicks, però, divenne geloso di Jodie, a cui Tommi si concesse, e fece il fatale errore di sottovalutare il suo avversario.
Questa storia è un divertissement in cui Ennis ne fa passare di cotte e di crude a Hicks, e mette in luce la forza, il coraggio e un lato più umano di Jodie, mentre sempre inquietante risulta il pervertito T.C. Molto belle le tavole di Ezquerra, dai disegni espressivi e spigolosi.

Risorse Web:
Scheda del secondo Special di Preacher
Cristiana Astori, Preacher: stili e influenze
Vertigo Comics
 

domenica 17 settembre 2017

Preacher 4 - Incontri ed Addii

Titolo: PREACHER, Vol.4
Episodio: INCONTRI ED ADDII
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON
Colori: MATT HOLLINGSWORTH
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: FRANCESCO CINQUEMANI
Lettering: n.i.
Pagine: 184
Ed. or.: DC-VERTIGO, 07-1997/01-1998
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 1998

Per Jesse e Tulip, di ritorno dalla Francia, arriva il momento di ritrovarsi a New York. Quando Tulip si riunisce al suo uomo, gli salta addosso e lo trascina in una stanza vicina. Ammanettato Jesse al letto, mette in pratica la sua vendetta e lo lascia da solo per tutta la serata, che passa con la sua amica Amy. Più tardi raggiunge Cassidy, che è ubriaco e ci prova con lei. Tulip va via infuriata, ma decide di non dirlo a Jesse, temendo di spezzargli il cuore. Tornata dal Predicatore, cerca di chiarire il suo punto: si è davvero sentita sminuita quando lui l’ha mollata per affrontare da solo il Graal. Quando Jesse promette di non rifarlo, lo perdona.
Cassidy cerca poi di scusarsi con Tulip, sottolineando quanto sia importante per lui l’amicizia di Jesse. I tre quindi partono per New Orleans, dove il vampiro conosce un esperto di vudù che potrebbe aiutarli a carpire qualche informazione a Genesis. In una tavola calda sulla strada, i nostri si imbattono in Facciadiculo, che punta una pistola contro di loro, deciso a vendicare il padre. Jesse non ci impiega molto a convincere il ragazzo che la morte del padre non fu colpa sua e che lui e i suoi amici non sono cattivi. Quindi lo invita a passare un paio di giorni con loro e gli offre un passaggio.
Il giorno dopo il gruppo è a New Orleans, dove incontra Xavier e la sua ragazza Janis. Nonostante abbia avuto in passato dei problemi con Cassidy, Xavier accetta di aiutarli e di praticare il rito vudù su Jesse. Giunge, però, una minaccia inaspettata: Les Enfants du Sang, un gruppo di fanatici del sangue che vogliono rapire Cassidy per poter diventare vampiri.
Intanto Starr fatica a trovare una soluzione per occultare l'orrenda ferita infertagli da Jesse sulla sua testa calva, che lo fa tristemente somigliare a un certo organo maschile.


Questo ciclo di episodi è incentrato principalmente sui rapporti tra i personaggi. Tulip sa che l’amicizia è importante per Jesse, per cui è davvero combattuta sul da farsi in seguito al colpo basso di Cassidy. Il vampiro sembra non avere la stessa attenzione per le persone che sono con lui, ma sostiene di non aver mai avuto un amico come Jesse. Come dice Xavier, però, Cassidy ha il vizio di lasciare «merda dietro di sé». Sa essere un amicone e conquistare gli altri con il suo spirito ribelle, ma è completamente disinteressato alle conseguenze delle sue azioni.
La scrittura di Ennis è sempre brillante e divertente, e raggiunge vertici di humour quando prende la parola il comico Bill Hicks. A questi, che salvò una serata a Jesse ai tempi di Annville, Ennis affida una delle migliori battute della serie:

Un orfanello incontra una coppia che vorrebbe adottarlo: “Siamo i tuoi nuovi genitori cristiani per la vita!”… “Vi prego, datemi la famiglia adoratrice di Satana della porta accanto. Quelli che hanno i dischi migliori.”

Risorse Web:
Scheda del quarto volume di Preacher
Cristiana Astori, Preacher: le tematiche
Magic Press Edizioni
 

venerdì 15 settembre 2017

Preacher Special 1 - Il Santo degli Assassini

Titolo: PREACHER SPECIAL, Vol.1
Episodio: IL SANTO DEGLI ASSASSINI
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE PUGH, CARLOS EZQUERRA
Colori: PAMELA RAMBO
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: NAVID CARUCCI
Lettering: ALEX TRINCIA
Pagine: 120
Ed. or.: DC-VERTIGO, 08/11-1996
Ed. italiana: MAGIC PRESS, [1997?]

Parallelamente alla serie principale di Preacher, vennero pubblicati alcuni speciali, il primo dei quali ha per protagonista il Santo degli assassini.
Il Santo era un uomo che, dopo la guerra civile americana, si dedicò alla carriera di cacciatore di taglie. Un giorno, attorno al 1880, colpì una banda di Kiowa, un gruppo di spietati indiani. Dopo averli sterminati per prenderne gli scalpi, scoprì di aver inconsapevolmente salvato una donna da loro rapita. Scortò la donna fino a Laredo, dal fratello, ma lei preferì seguire il suo salvatore. Nonostante nessuno osasse rivolgere la parola all’uomo, lei era sicura di poter tirare fuori quanto di buono c’era nel suo cuore di pistolero. I due andarono a vivere in una casa isolata sulla montagna, e dopo un paio di anni lei gli diede una figlia.
Qualche anno dopo, la moglie e la figlia si ammalarono. Lui prese il cavallo e si incamminò alla volta della città per prendere le medicine. Lungo la strada fu sorpreso da una bufera di neve, e riuscì ad arrivare a Ratwater con grande fatica. Il dottore, però, era ubriaco e il pistolero dovette aspettare il giorno seguente. Al mattino, mentre veniva preparata la medicina, giunse nel saloon la banda di Gumbo McCrady. Il pistolero, provocato, uccise un tizio della banda. Per il momento la cosa finì lì, ma il pistolero si rimise sulle tracce Gumbo e i suoi, quando trovò i corpi massacrati di un gruppo di pellegrini che lo avevano sfamato. Per vendicarli seguì la banda, ma rimase senza cavallo, e la cosa rallentò troppo il suo ritorno a casa…
La tragedia vissuta dal pistolero, e la sua implacabile sete di vendetta, ne fecero il candidato ideale per sostituire l’Angelo della morte. Quando lui accettò l’incarico, divenne il Santo degli assassini, e persino Satana tremò di fronte al suo sguardo quando osò insultarlo.


Una storia intensa, epica. Il Santo è il risultato delle tragedie che ha vissuto, e, si sa, il mondo ha bisogno dei suoi mostri e scelse lui. Nessuno aveva mai riposto nell’uomo un grammo di fiducia, fino a quando incontrò la donna che sarebbe diventata sua moglie. Ma la felicità che lei gli portò non doveva durare, e il bene che aveva illuminato la sua vita per pochi anni, gli si ritorse contro, inasprendo infinatamente e definitivamente il suo animo. Al di là dei colpi di scena, delle divertenti volgarità e degli effetti speciali, Ennis ci propone un quesito che è dannatamente serio: quanto possiamo davvero decidere della nostra vita? Quanto pesa il destino?
Sia Pugh, con i suoi disegni calcati e a tratti quasi caricaturali, che Ezquerra, con tavole più “ombrose” e cupe, esprimono al meglio l’atmosfera della storia.

Risorse Web:
Scheda del primo Special di Preacher
Cristiana Astori, Preacher: intro, citazioni e bibliografia
Magic Press Edizioni
 

mercoledì 13 settembre 2017

Preacher 3 - L’Orgoglio d’America

Titolo: PREACHER, Vol.3
Episodio: L’ORGOGLIO D’AMERICA
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON
Colori: MATT HOLLINGSWORTH, PAMELA RAMBO
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: NAVID CARUCCI
Lettering: MP STUDIO
Prefazione: PENN JILLETTE
Pagine: 232
Ed. or.: DC-VERTIGO, 10-1996/06-1997
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 1997

Imbattutosi per caso in un bar dell’aeroporto in Cosmo, un ex militare che combatté in Vietnam, Jesse ascolta un racconto di prima mano sulle gesta del padre John. Riunitosi poi a Tulip, parte per Parigi.
Giunti in Francia, i due rubano un’auto e si dirigono verso Masada, dove Cassidy è tenuto prigioniero dal Graal, affidato alle cure del torturatore Toscani, recentemente castrato e ansioso di sfogarsi. Starr, l’alto funzionario del Graal che ha messo gli occhi su Jesse e che è a capo di un complotto per rovesciare i vertici dell’organizzazione, si prepara a ricevere il reverendo. Ma a rovinargli la festa arriva l’Alto padre D’Aronique, numero uno del Graal, nonché enorme bulimico di qualche quintale di peso. D’Aronique si porta dietro anche il diretto discendente di Cristo, che risulta essere un ritardato mentale, dal momento che i suoi genitori gli sono anche zii.
Non lontano da Masada, Jesse lascia un biglietto a Tulip, mollandola in albergo per continuare la missione da solo. Non gli è difficile entrare nella sede del Graal, ma presto capisce di non poter usare il Verbo senza far uccidere Cassidy. Si trova quindi di fronte a D’Aronique, che gli spiega di essere parente della nonna Marie, e che sa tutto quanto accadutogli da Annville in poi: ora lo vuole morto. Starr, però, anziché affrontare Jesse come ordinatogli, lo conduce nei sotterranei, dove è rinchiuso l’angelo caduto padre di Genesis. A complicare le cose, giungono a Masada anche il Santo degli assassini e il Signore in persona, che compare a Cassidy affinché convinca Jesse a smettere di cercarlo.
Tornati a New York, Jesse e Cassidy si godono una serata sull’Empire State Building, dove il vampiro gli racconta la sua storia.


Proinsias Cassidy – questo il suo nome – fu salvato dal fratello Bill durante gli scontri dublinesi del 1916 tra irlandesi e inglesi. Sulla strada di casa, durante la notte venne attaccato da una vampira. Lasciato lì per morto, Cassidy si svegliò solo al mattino e scoprì di essere diventato un vampiro. Iniziò una vita di vagabondaggi che lo portarono in America, dove strinse amicizia con alcuni irlandesi che si incontravano al pub McSorley. Dopo alcuni anni, vedendo gli altri invecchiare, capì che era arrivato il momento di ripartire.

Come sempre, Ennis è tagliente e divertente, soprattutto quando svela i vizi dei suoi personaggi, come la passione per i sex toys di Starr o la bulimia di D’Aronique. Neanche gli angeli sono immuni all’ipocrisia e all’opportunismo, e l’autore ci strappa una risata quando Jesse chiede al Seraphi di tagliar corto con tutte le menate poetiche sull’amore sconvolgente che provò per la diavolessa e andare al sodo dei fatti che portarono alla nascita di Genesis.


I momenti più belli della storia, però, sono quelli in cui Ennis lascia i personaggi parlare del loro passato: il Vietnam e la New York del 1918. Il volume, infatti, inizia con un toccante ricordo sul padre di Jesse, che apre a una forte critica sulla guerra, affidata alle parole di Cosmo: «torni indietro e scopri che stavi combattendo per i politici e per quei bastardi di venditori di armi, e te lo scordi che la gente ti crede un eroe». Bella anche la storia finale, in cui Cassidy ci presenta il paese delle opportunità visto con gli occhi di un irlandese: la bellezza della Statua della Libertà, l’amicizia dei connazionali, il panorama mozzafiato di New York dall’Empire State Building, da cui sembra di poter saltare giù in qualsiasi punto dell’America e iniziare l’avventura.

Risorse Web:
Scheda del terzo volume di Preacher
Lo Spazio Bianco: Speciale Garth Ennis: Nessuna pietà agli eroi
Magic Press Edizioni
 

martedì 12 settembre 2017

Preacher 2 - Fino alla Fine del Mondo

Titolo: PREACHER, Vol.2
Episodio: FINO ALLA FINE DEL MONDO
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON
Colori: MATT HOLLINGSWORTH, PAMELA RAMBO
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: NAVID CARUCCI
Lettering: A. TRINCIA, A. LICANDRO
Prefazione: KEVIN SMITH
Pagine: 256
Ed. or.: DC-VERTIGO, 11-1995/09-1996
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 1997

Per Jesse e Tulip è arrivato il momento di chiarirsi. Dopo che fu lasciata a Phoenix, la donna finì nel tunnel dell’alcol e dei debiti a usura, cosa che la portò ad accettare un incarico come sicario. Jesse decide di risolvere la questione una volta per tutte, ma mentre i due si trovano dall’usuraio, sopraggiunge Jody, l’assassino del padre di Jesse. L’uomo li costringe a seguirli, essendo immune al Verbo, e li riporta dalla nonna Marie alla fattoria di Angelville. Legato a una sedia con la sua amata, Jesse le racconta che la nonna è una spietata bastarda, con la fissazione delle tradizioni di famiglia: i maschi devono abbracciare la vita religiosa e le femmine stare in casa a crescere la prole. I suoi programmi sono immancabilmente messi in pratica dagli scagnozzi: Jody, uomo forte come un bue e incapace di empatia umana, e T.C., tipo sordido che ha la passione di accoppiarsi con gli animali della fattoria.
Anni prima, la madre di Jesse, Christina l’Angelle, esasperata, scappò da Angelville. Fu allora che conobbe il suo grande amore, il soldato John Custer, e poi nacque Jesse. Jody e T.C., però, riuscirono a ritrovare la famigliola, e li riportarono indietro con la forza. Jesse crebbe nella fattoria, tra privazioni, torture e perdite, e dovette vedere il padre ucciso davanti ai suoi occhi.


Fuggito a diciassette anni, conobbe Tulip in un bar e fu amore a prima vista. All’insaputa di Tulip, Jody e T.C. ritrovarono Jesse a Phoenix e lo riportarono dalla nonna, e Tulip si credette abbandonata. Dopo essere rimasto chiuso in una bara per un mese di fila, alla fine Jesse accettò di diventare reverendo e in breve giunse ad Annville.
Ora la nonna vuole la sua vendetta e, soprattutto, vuole Jesse tutto per sé: Tulip deve morire. La donna si becca così una pallottola in testa, ma Jesse impara a sue spese che le vie del Signore possono essere tortuose e subdole, nonostante conducano in questo caso alla salvezza della sua amata.
Tra mille peripezie, Jesse e Tulip raggiungono San Francisco per riunirsi a Cassidy. Qui vengono a sapere che Greta, la sua ragazza, è da poco morta per overdose. Vendicarla non sarà semplice, e porterà i nostri a un’assurda festa orgiastica per ricchi depravati, dove Tulip e Cassidy vengono fatti prigionieri dal Graal, una potente organizzazione di stampo cristiano con la missione di difendere la discendenza di Cristo, e che vuole usare Jesse come nuovo messia.


In questo volume ci viene raccontata la storia di Jesse e ci viene rivelato molto del suo personaggio: i principi, le motivazioni, i punti fermi che lo tengono sulla “retta via”. In primis le ultime parole del padre, unica eredità rimastagli, che gli raccomandò di non farsi mai mettere sotto dagli stronzi, di fare sempre la cosa giusta e di essere uno dei buoni, perché di cattivi al mondo ce ne sono già troppi. Quando Jesse realizza di non poter più rinunciare alla sua libertà, ritrova anche la fiducia in se stesso. Ma la vera molla che lo spinge avanti è l’amore che lo lega a Tulip. In un mondo troppo brutale perché i due si possano davvero proteggere, non rinunciano mai a provarci e a prendersi cura l’uno dell’altra: promettono di amarsi «fino alla fine del mondo». In definitiva, quel che qui emerge è una visione dell’amore come unica via di salvezza. Di contro, la famiglia, dove l’amore è tutt’altro che scontato, può diventare letteralmente un inferno.


Anche l’amicizia è importante: Jesse considera un amico Cassidy, anche se la cosa fa un po’ ingelosire Tulip, che suo malgrado deve riconoscere che il vampiro ha fegato ed è pronto a sacrificarsi per loro.
Come al solito, Ennis si diverte a farne passare di cotte e di crude ai cattivi della serie, ma anche al gatto di Greta, che subisce esilaranti torture da Jesse e Cassidy e finisce chiuso nella tazza del gabinetto.

Risorse Web:
Scheda del secondo volume di Preacher
Ennis su Wikipedia.org
Preacher su ComicbookDB.com
 

domenica 10 settembre 2017

Preacher 1 - Texas o Morte

Titolo: PREACHER, Vol.1
Episodio: TEXAS O MORTE
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON
Colori: MATT HOLLINGSWORTH
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: F. CINQUEMANI, P. RUGGIERO
Lettering: MP STUDIO
Prefazione: JOE R. LANSDALE
Pagine: 200
Ed. or.: DC COMICS - VERTIGO, 04/10-1995
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 1996

In queste settimane Amazon Video sta rilasciando gli ultimi episodi della seconda stagione del telefilm Preacher, storia di un predicatore alla ricerca di Dio, accompagnato nel suo viaggio dalla fidanzata e da un vampiro. La serie televisiva è tratta da una serie a fumetti che fece molto scalpore negli anni Novanta, e che, a posteriori, si può considerare il capolavoro di uno degli autori di fumetti più importanti e controversi degli ultimi trent’anni, ovvero il pazzo irlandese Garth Ennis.
Prima di trattare del telefilm, facciamo un excursus sulla serie a fumetti, di cui è attualmente in fase di pubblicazione una ristampa della RW Lion. L’edizione a cui facciamo riferimento è la prima, pubblicata in Italia da Magic Press, essendo la più completa e fedele rispetto a quella originale (la recente ristampa propone volumi in formato ridotto e stampati in bianco e nero). La Magic Press ha proposto la serie completa, come negli USA, in nove volumi che raccolgono i sessantasei albi regolari e uno speciale, e tre volumi che raccolgono gli altri cinque speciali.

Tutto ha inizio con un grave incidente nel Paradiso: il potente Genesis sfugge alla custodia degli angeli Adephi e raggiunge la Terra, per fondersi a uno spirito mortale e conquistare così una volontà propria. Figlio di un angelo Seraphi e di un demone femmina, Genesis ha un potere pari a quello di Dio, tanto che alla sua nascita il Signore ha lasciato il Paradiso per andare sulla Terra, privando le schiere celesti della Sua guida. Per riportare in cielo la creatura, gli angeli risvegliano l’implacabile Santo degli assassini, un essere invulnerabile e talmente spietato che «perfino Satana l’ha cacciato dall’Inferno».
La persona in cui si incarna Genesis è il reverendo Jesse Custer, che si occupa in maniera non proprio esemplare della guida spirituale della piccola comunità texana di Annville. Nel momento in cui Genesis entra in Jesse, durante la funzione domenicale, un’enorme esplosione rade al suolo la chiesa, carbonizzando in un attimo quasi duecento persone.


Sopraggiungono a vedere quanto è accaduto lo sboccato irlandese Cassidy e la grintosa biondina Tulip O’Hare, la quale è in fuga dopo aver tentato di uccidere un uomo. Tulip rimane di sasso quando, unico superstite, riconosce il suo ex, che la mollò cinque anni prima a Phoenix senza alcuna spiegazione. In breve arrivano sul luogo anche la polizia, guidata dal duro e violento sceriffo Root, e il Santo degli assassini. Messo alle strette, Jesse scopre di avere il potere del “Verbo di Dio”, una voce che costringe chi ascolta a eseguire i suoi ordini. Usando questo potere, Jesse, Tulip e Cassidy riescono a svignarsela, partendo per un lungo viaggio insieme. Ognuno ha il suo scopo: Jesse cercare Dio, Tulip sapere perché fu lasciata, Cassidy godersi la vita movimentata che promettono i nuovi amici. Durante una rissa, Jesse e Tulip fanno un’incredibile scoperta su Cassidy, quando lo vedono abbeverarsi alla giugulare di un tizio che l’aveva accoltellato.
Sopravvivendo agli scontri con lo sceriffo Root e con il Santo degli assassini, con gli Adephi e con l’ambiguo reporter Si Coltrane, i nostri continuano il viaggio: Jesse e Tulip verso Sud, il vampiro Cassidy verso San Francisco.

Dissacrante, scurrile, volgare, brutale, splatter, blasfema: così, in prima analisi, appare la serie Preacher. Ma, tanto per cominciare, nessuna di queste caratteristiche è gratuita. Infatti l’effetto che Ennis ottiene con la sua ruvidissima scrittura è decisamente liberatorio, poiché ne fa passare di cotte e di crude soprattutto a ipocriti, disonesti, sadici, violenti, omofobi, razzisti. Ognuno di loro ha la punizione che gli spetta, ma deliziosamente fuori misura rispetto alla colpa: il rissoso finisce sgozzato, il padre ultrarigido si ritrova il figlio quasi suicida, i fedeli poco religiosi di Annville carbonizzati. In pratica, ad ogni azione corrisponde una reazione contraria ed enormemente esagerata.
In secondo luogo, con il procedere della lettura, risulta chiaro il vero punto di Ennis, sintetizzabile in una domanda che esige risposta: qual è il vero ruolo di Dio rispetto all’umanità? L’approccio potrebbe sembrare blasfemo, ma non bisogna dimenticare che l’autore è irlandese, e questo lo assolve dal disincanto rispetto alle religioni. A tematiche così serie, comunque, si associa una grande ironia: così Ennis stempera le sue riflessioni su convinzioni talmente stratificate e accettate nel sentire comune, da finire per essere irragionevoli e cieche, e che quindi possono facilmente sfociare nel fanatismo. L’ironia, comunque, non risparmia nessuno: forze dell’ordine, fan di gruppi musicali, razzisti del KKK, giornalisti… Riguardo al linguaggio, spesso scurrile, bisogna dire che rispecchia l’estrazione sociale e la provenienza dei personaggi, e dà il sapore di un’ambientazione.


I protagonisti, per quanto improbabili, sono molto ben caratterizzati e credibili nei loro ruoli. Tutti e tre sono insofferenti verso la stupidità e la mancanza di rispetto, e sono assai divertenti quando si punzecchiano tra loro, in particolare Cassidy e Tulip. Ad esempio, quando lui le consiglia una ricetta per la sua dieta vegetariana: «Tu fai la quiche, okay, e poi la cucini, e poi butti la fottuta bastarda fuori dalla finestra. Quindi ti cucini una bisteccona alla griglia e te la mangi». Esilarante, poi, quando il vampiro viene sorpreso dai compagni a mordere un tizio sul collo e chiede, con sguardo innocente: «Qualcosa non va?». Insomma, Cassidy è un irresistibile bastardo. Tulip è sveglia, arrabbiata, ma anche dolce e premurosa: è una donna innamorata (ebbene sì, Preacher è anche una storia d’amore). L’onestà e il senso dell’onore inattaccabili a ogni prova, fanno di Jesse un vero eroe. Il reverendo crede fermamente nella sua missione per conto dell’umanità, perché, come dice a Cassidy sull’Empire State Building ammirando la città stesa ai loro piedi, è convinto che ne valga la pena. Questo, al di là dei suoi dubbi su Dio, ne fa un vero credente.
Insomma, Preacher è davvero una serie dissacrante, scurrile, volgare, brutale, splatter, blasfema… ma è anche divertente, profonda, avvincente, eroica, originale, onesta. In una parola, appunto, un capolavoro.

I disegni di Dillon, pur se non magistrali, sono chiari, rotondi, lineari, risultando assai efficaci e adatti alla storia. Ben delineati risultano in particolare volti ed espressioni, con gli intensi sguardi spesso in primo piano.
Meravigliose le copertine di Fabry, con personaggi dalle anatomie pompate e dalle pose talvolta esagerate: più di semplice corredo alla serie, contribuiscono a dare sapore alle storie, cogliendone alla perfezione lo spirito.

Risorse Web:
Cassidy: Un Vampiro alla ricerca di Dio di E.Bathory
Scheda del primo volume di Preacher
Preacher su Wikipedia
Garth Ennis su Wikipedia
 

martedì 5 settembre 2017

Killbook: Homo Homini Lupus

Titolo: KILLBOOK
Testata: COLLANA WEIRD TALES, N.23
Episodio: HOMO HOMINI LUPUS
Testi: GIULIO A. GUALTIERI
Disegni: GIACOMO BEVILACQUA
Copertina: GIACOMO BEVILACQUA
Lettering: I COSMONAUTI
Pagine: 96
Edizione: EDITORIALE COSMO, 11-2016

Lo scorso novembre la Editoriale Cosmo ha pubblicato, nella “Collana Weird Tales”, Killbook, riedizione ampliata del fumetto Homo Homini Lupus (pubblicato da Edizioni BD nel 2009) di Gualtieri e Bevilacqua.

Dopo essersi divertita a letto ed essersi saziata, la vampira Ophelia posta una foto con una sua vittima su “Killbook”, un social network segreto e molto esclusivo in cui gli utenti condividono le proprie prodezze omicide. Scorrendo gli altri contributi, Ophelia vede la foto di una villa che conosce molto bene, poiché fu lì che visse le sue prime notti da vampira, con il suo creatore Lucas. La foto è stata pubblicata da un certo Homo homini lupus e pubblicizza un evento unico: una convention di serial killer, a cui vengono invitati i membri del social network. Sebbene restia a risentire Lucas, Ophelia si sente in dovere di informarlo. Il vampiro organizza immediatamente una spedizione di vampiri e licantropi per riappropriarsi della villa.


La notizia dell’evento gira rapidamente nella community. Alcuni utenti accettano l’invito: il Professore, la Vedova nera, il Generale, l’Informatico. Il Predicatore e il Misogino, invece, sono tra i “Forse parteciperò”, ma vengono facilmente convinti da Griffin, un tipo dell’organizzazione che minaccia denunce a chi rifiuta l’invito.
Gli ospiti iniziano ad arrivare alla villa. Il primo è il Perfezionista, un sicario, che arriva in taxi e paga la corsa con un proiettile in testa all’autista. In breve si ritrovano tutti nel salone della villa, dove ricevono il benvenuto del patron dell’evento, il signor Compass.
Tra buffet e pranzi, ci sono in programma conferenze su Killbook, playlist da omicidio, violenza sulle donne, mariti da spolpare e far fuori, omicidio 2.0, mondo virtuale, ma anche un sermone e la messa della domenica.
Nessuna delle attività in programma, però, ha luogo, perché ben presto arriva Lucas con le sue creature della notte. Il vampiro scoprirà che i suoi avversari sono ben più difficili da uccidere del previsto, e solo i più spietati tra le due parti sopravvivranno.


Killbook è un fumetto divertente e sopra le righe. In primis è interessante l’idea che qui emerge del social network e degli eccessi a cui può arrivare: non conta cosa , ma l’importante è condividere! Gualtieri, poi, gioca intelligentemente con il concetto di mostro. Quando, per esempio, la segretaria annuncia terrorizzata che la villa è attaccata dai mostri, la Vedova nera risponde: «Non c’è bisogno di essere così moralisti… diciamo solo che sono un po’ strani…». Come a dire che c’è una notevole affinità tra certi esseri umani, vampiri e licantropi.
I dialoghi sono all’insegna dell’ironia e del grottesco, e ne emerge un certo gusto per la provocazione. I protagonisti, pur se in chiave caricaturale, rimandano a certi eccessi umani. Come il Predicatore, che recita: «Padre nostro, che sei nei cieli, bruciali tutti». O il Misogino, che, alla domanda se abbia mai visto una donna nuda, risponde: «Viva, mai».
I disegni sono semplici e nervosi, ma migliorano nelle tavole più recenti, caratterizzate da un tratto più maturo e sicuro.

Risorse Web:
Blog di Giacomo Bevilacqua
Giacomo Bevilacqua su Wikipedia
Editoriale Cosmo

sabato 26 agosto 2017

Vampire Kisses: Graveyard Games

Titolo: VAMPIRE KISSES: GRAVEYARD GAMES
Testi: ELLEN SCHREIBER
Disegni: XIAN NU STUDIO
Colori: no
Copertina: n.i. [LOUIS CSONTOS]
Traduzione: ROSANNA BRUSCO
Lettering: n.i.
ISBN: 978-88-6567-088-0
Pagine: 192
Ed. or.: TOKYOPOP HARPER C., 09-2011
Ed. italiana: RENOIR, 03-2014

Abbiamo trattato a suo tempo della saga Vampire Kisses di Ellen Schreiber, articolata in vari romanzi e fumetti. Dei nove romanzi pubblicati in America, ne sono stati tradotti in italiano solo cinque. I quattro fumetti usciti, invece, sono stati tutti editi in Italia da ReNoir. Avevamo recensito i primi tre, completiamo ora con il quarto e ultimo volume, uscito nel 2014.

Raven e Alexander sono nel maniero di Dullsville, a godersi un romantico picnic a lume di candela, sotto lo sguardo della luna. Raven è molto felice della festa gotica che le ha organizzato il fidanzato, e mentre lo bacia pensa di essere la mortale più fortunata del mondo. Inoltre è sicura che questa volta nessun vampiro malvagio possa rovinarle la serata. Anche Alexander è convinto che suo cugino Claude ormai sia in Romania, ed è contento che sia diventato un vero vampiro. Raven, per di più, nutre la speranza che sia la volta buona che il suo principe vampiro la trasformi in immortale. In realtà, Claude è ancora a Dullsville con la sua banda, per niente intenzionato a fare ritorno in patria.
L’indomani Becky convince Raven ad accompagnarla alla comunità giovanile teatrale, per le audizioni per Cenerentola. Raven viene scelta come costumista e Alexander come scenografo. All’audizione, però, si presenta anche Claude, che si aggiudica la parte del principe. La sera dello spettacolo, le cose si complicano quando Raven è chiamata a sostituire la protagonista.

In questo fumetto, dalla scrittura semplice e scorrevole, l’autrice mette in evidenza ancora una volta la passione per il dark di Raven, che si sbizzarrisce a realizzare i costumi per lo spettacolo di Cenerentola, per la verità più adatti ad una festa di Halloween. Di fondo c’è sempre la travagliata storia d’amore della protagonista, che è sempre alla ricerca dell’immortalità per poter trascorrere l’eternità con Alexander. Il personaggio di Claude porta immancabilmente dei colpi di scena che rendono la narrazione più avvincente.
Nonostante i disegni siano stati curati dallo Studio Xian Nu, risultano assai simili a quelli dei precedenti episodi, realizzati da Rem ed Elisa Kwon, di cui conservano lo stile manga.

In appendice al volume è presente un’anteprima del sesto romanzo della saga, intitolato Vampire Kisses: Sangue reale. Curiosamente, il romanzo non è più stato pubblicato, rimanendo inedito in Italia.
Si tratta di un’avventura di Raven e Alexander a Hipsterville, che si godono un po’ di intimità nel maniero. Il sogno di Raven si sta per avverare: di giorno dorme nella bara rannicchiata vicino al suo amato, di notte si sveglia, per ascoltare a tutto volume Rob Zombie, vedere Fright Night e posare per Alexander. Ma la tranquillità dei due giovani viene turbata dall’arrivo di una lettera che annuncia il ritorno dei genitori di Alexander.
A chi volesse continuare la lettura dopo questi primi due capitoli, non rimane che procurarsi una copia in inglese del romanzo.


LA SAGA: I ROMANZI
1. Vampire Kisses (2003)
    ITA: Vampire Kisses (2008)

2. Vampire Kisses 2: Kissing Coffins (2005)
    ITA: Vampire Kisses. Morso d’amore (2009)

3. Vampire Kisses 3: Vampireville (2006)
    ITA: Vampire Kisses. Vampireville (2009)

4. Vampire Kisses 4: Dance with a Vampire (2007)
    ITA: Vampire Kisses. Danzando con un vampiro (2010)

5. Vampire Kisses 5: The Coffin Club (2008)
    ITA: Vampire Kisses. Il Coffin Club (2010)

6. Vampire Kisses 6: Royal Blood (2009)

7. Vampire Kisses 7: Love Bites (2010)

8. Vampire Kisses 8: Cryptic Cravings (2011)

9. Vampire Kisses 9: Immortal Hearts (2012)


I FUMETTI
1. Vampire Kisses: Blood Relatives 1 (2007)
    ITA: Vampire Kisses. Legami di sangue 1 (2008)

2. Vampire Kisses: Blood Relatives 2 (2008)
    ITA: Vampire Kisses. Legami di sangue 2 (2009)

3. Vampire Kisses: Blood Relatives 3 (2009)
    ITA: Vampire Kisses. Legami di sangue 3 (2009)

4. Vampire Kisses: Graveyard Games (2011)
    ITA: Vampire Kisses: Graveyard Games (2014)


Risorse Web:
Sito di Ellen Schreiber
“Vampire Kisses” su Wikipedia
Ellen Schreiber su HarperCollins.com
ReNoir
 

venerdì 18 agosto 2017

Féval-Grabiński-Barron, “Cerimonie Nere”

Raccolta: CERIMONIE NERE
Titolo 1: PAUL FÉVAL, “LA CITTÀ VAMPIRA O LA SVENTURA DI SCRIVERE ROMANZI GOTICI” (La Ville Vampire, 1874)
Titolo 2: STEFAN GRABIŃSKI, “IL VILLAGGIO NERO” (Czarna Wólka, 1919-24)
Titolo 3: LAIRD BARRON, “LA CERIMONIA” (The Croning, 2012)
Ediz.: MONDADORI “URANIA”, 07-2017
Traduzione: MASSIMO CAVIGLIONE (1), ANDREA BONAZZI (2, 3)
Copertina: FRANCO BRAMBILLA
Introduzione: GIUSEPPE LIPPI
Prefazione Titolo 1: CLAUDIA SALVATORI
Pagine: 602

Nel mese di luglio, la Mondadori ha pubblicato il tredicesimo e – ahinoi – ultimo numero della collana “Urania Horror”. In altro contesto antologizzare i testi proposti avrebbe avuto poco senso, essendo piuttosto eterogenei per stile e temi, oltre che di epoche diverse. Ma, trattandosi dell’uscita di fine collana, vi si raccoglie comprensibilmente quanto era già pronto per le uscite che erano state programmate: il romanzo La città vampira di Paul Féval (1874), la raccolta Il villaggio nero di Stefan Grabiński (1919-24) e il romanzo La cerimonia di Laird Barron (2012). Di notevole livello qualitativo risultano gli scritti di Féval e di Grabiński, discreto il romanzo di Barron.
Lasciando al lettore il piacere di scoprire il resto, ci soffermiamo in particolare sull’importante romanzo vampiresco di Féval e su alcuni dei racconti de Il villaggio nero.

La città vampira di Paul Féval è un testo fondamentale del genere vampiresco dell’Ottocento, ma poco conosciuto in Italia. L’ottima traduzione qui proposta di Massimo Caviglione, infatti, è la prima degli ultimi cinquant’anni e la seconda in assoluto dopo quella della storica antologia I vampiri tra noi, curata da Ornella Volta e Valerio Riva nel 1960.
Veniamo alla trama. L’anonimo narratore riferisce un episodio appreso nel 1873 dalla vecchia Miss Jebb, cugina della nota scrittrice gotica Ann Radcliffe.
Nella residenza di famiglia, Ann usava trascorrere le vacanze con un’allegra brigata composta da Cornelia de Witt, dalla governante di questa, Letizia, e dal giovane brillante Ned Burton con il suo insegnante Otto Goëtzi. Ned e Cornelia erano profondamente innamorati, e nell’inverno del 1785 si fidanzarono. Qualche mese dopo, Ann si promise sposa a William Radcliffe, felice per le prospettive sue e degli amici. Al momento di separarsi alla fine dell’estate, le due coppie decisero di sposarsi lo stesso giorno, il 3 marzo, ai due lati dell’oceano: Ann e William nel castello di famiglia, in Inghilterra, Cornelia e Ned a Rotterdam, in Olanda, dove si trovava la residenza del conte Tiberio Burton.


Nei mesi seguenti giunsero buone notizie dal continente, almeno fino a quando Cornelia ereditò il titolo di contessa di Montefalcone e un ricchissimo patrimonio. Altre lettere giunsero solo la sera prima delle nozze, e da queste Ann apprese che a Rotterdam erano accadute cose terribili: litigi furibondi, la bancarotta di Tiberio (che tradiva la moglie con l’istitutrice Letizia), addirittuta un rapimento dell’ormai ricca Cornelia e un’aggressione forse mortale ai danni di Ned. Senza porre tempo in mezzo, Ann partì all’alba con il fido servitore Grey-Jack, dalla casa ancora immersa nel silenzio.
Il nemico che Ann avrebbe dovuto affrontare era Goëtzi, un pericoloso vampiro in grado di dividersi e sdoppiarsi in più corpi: un grosso uomo di cui si scorgevano solo barba e capelli, un pappagallo, un bambino dall’aria cattiva con un cerchio sempre con sé, un cane mostruoso dal volto quasi umano e una donna grassa e calva. A dare man forte per salvare Cornelia, si unirono ad Ann e Grey-Jack un malconcio ma sopravvissuto Ned, il suo chiassoso valletto irlandese Merry Bones, e Polly, uno dei “sottovampiri” schiavi di Goëtzi.
L’incredibile avventura che li vide protagonisti, portò Ann e i suoi compagni nei luoghi più disparati: allo spettacolo del “Vampiro di Petrovaradin”, poi sul fondo di in un baratro, nella surreale locanda La Birra e l’Amicizia, quindi in viaggio attraverso l’Europa alla volta di Montefalcone, fino a Selene, la misteriosa Città vampira costruita di diaspro nero e perennemente avvolta dall’oscurità.

La città vampira non è il classico romanzo di vampiri ottocentesco, e neanche una storia gotica. È piuttosto una fiaba nera, pervasa da una «allegria sinistra», con tanto di gentil donzella da salvare da una prigione in una torre. Lo stesso nome del personaggio di Barton sembra rimandare al Burton curatore di una nota edizione de Le mille e una notte, a cui Féval potrebbe essersi ispirato: l’autore, ad esempio, chiama le vampire femmine Ghul o Upire. E i vampiri di Féval sono assolutamente sui generis: oltre a sdoppiarsi in più individui, studiano per ottenere un diploma di vampiro maestro, si trasformano in ragni, attraversano l’acqua in un modo curioso (coricandosi sull’acqua e navigando con i piedi in avanti), hanno un pungiglione sulla lingua per perforare la pelle delle vittime e bevono alla maniera delle sanguisughe attraverso le labbra rosse. Ma i vampiri qui descritti non vanno presi come incarnazioni letterarie, quanto piuttosto come mostri favolosi, spauracchi per bambini fatti della materia dei brutti sogni. E, in effetti, il racconto è immerso in un’atmosfera onirica, a tratti quasi allucinata.


D’altro canto, a salvare la fanciulla in pericolo non è un principe azzurro, ma una sua amica, una donna coraggiosa e straordinaria, oltre che famosa scrittrice. Già questo aspetto e la scelta, da pastiche, di una figura storica quale protagonista del romanzo ne denunciano la modernità. A queste si uniscono poi lo stile e l’agilità del racconto: sono continui i colpi di scena e assai rapido il susseguirsi degli eventi vissuti dai personaggi, definendo un ritmo che potrebbe definirsi cinematografico. Magari di una cinema alla Tim Burton, per riprendere una delle suggestioni della bella prefazione di Claudia Salvatori.
La prosa, poi, è fluente e piacevole, ricca di ironia (in particolare quando l’autore scherza su tic e fissazioni degli inglesi) e di occhiolini al lettore, come citazioni di passaggi della Radcliffe o digressioni rivolte direttamente a chi legge.
Una lettura deliziosa per un classico tutto da riscoprire.

La raccolta di racconti di Grabiński è, come il testo precedente, una ristampa di un volume edito pochi anni fa dalle Edizioni Hypnos. Alla Hypnos e al traduttore Andrea Bonazzi va quindi il merito della prima proposta moderna in Italia del «Lovecraft polacco» (ma per la verità i testi di Grabiński mostrano anche una forte influenza di Edgar Allan Poe).
Le note di Bonazzi, qui e nella precedente edizione erroneamente omesse, sono disponibili online sul sito In Tenebris Scriptus.


Ne L’area, lo scrittore Wrześmian si isola dal mondo e, con la forza dell’immaginazione, evoca dalle ombre di una lussuosa villa abbandonata delle larve vampiresche, sorta di spettri che pretendono il suo sangue per superare la semiesistenza in cui lui sono stati confinati. È questo un racconto curioso ed evocativo, dalla densa atmosferica onirica.
Ne L’amante di Szamota (pagine da un diario ritrovato), l’omonimo protagonista si trova ad amoreggiare con la revenant Jadwiga, una figura però più spettrale che vampiresca, in una fantasia frenetica in cui appare labilissimo il confine tra follia e ragione.
Da questa storia sono stati tratti un paio di cortometraggi (da Leon Trystan e da Holger Mandel) e ne è in lavorazione una versione cinematografica per la regia di Adam Uryniak.
Il racconto più marcatamente vampiresco – una storia di vampirismo psichico – è lo stupendo A casa di Sara. Il dottor Wƚadek riporta la vicenda dell’amico Stosƚawski, che un giorno trovò in pessime condizioni di salute. L’amico gli disse di essere in preda a una «ossessione sessuale» per la bella Sara Braga, una femme charmante che lo rese succube e che finì per sposare. Ne era letteralmente consumato, privato della sua forza vitale, ma non riusciva a staccarsene, poiché avvinto dal suo fascino. Wƚadek scopre che Sara, pur dimostrando trent’anni, ne ha in realtà un’ottantina e rimane giovane assorbendo le energie dei partner. Dopo aver cercato di salvare l’amico, per non soccombere e ottenere vendetta, si trova a dover resistere alle sue raffinate arti seduttive. Un’avvincente lotta tra desiderio e ragione.
Da questo racconto nel 1987 Zygmunt Lech ha tratto un film dalla suggestiva atmosfera.



I “mostri” di Grabinski sono «creature malevole, chimeriche, inafferrabili», evocate da solitari e meditabondi sognatori, che vivono al confine tra mondo reale e mondo dell’immaginazione, più che del sovrannaturale. Ne sono emanzioni, più o meno concrete, almeno fin quando l’evocatore vive o ne subisce l’influsso: perdono corpo e consistenza alla luce del sole, poiché prosperano nel buio e nel delirio dei sensi e della mente. Sono, in definitiva, figure squisitamente “fantastiche”.

Risorse Web:
Blog di Urania Horror
Scheda dell’antologia I vampiri tra noi
Paul Féval su Wikipedia
Stefan Grabiński su Wikipedia
Articolo su Grabiński
Presentazione de Il villaggio nero su In Tenebris Scriptus
Laird Barron su Wikipedia
Presentazione de La cerimonia su In Tenebris Scriptus