mercoledì 23 dicembre 2020

Sherlock Holmes Society – I Peccati del Figlio

Testata: COLLANA WEIRD TALES, N.36 (COSMO SERIE BLU 95)
Titolo: SHERLOCK HOLMES SOCIETY – I PECCATI DEL FIGLIO
Testi: SYLVAIN CORDURIÉ
Disegni: FABIO DETULLIO (ep.1), ANDREA FATTORI (ep.2)
Copertina: BERTRAND BENOIT
ISBN: 978-88-6911-966-8
Pagine: 96
Ed. orig.: ED. SOLEIL, 10/11-2018
Ed. it.: ED. COSMO, 08-2020

Nel mese di agosto la Editoriale Cosmo ha ripreso la pubblicazione della serie Sherlock Holmes di Cordurié, interrotta da circa due anni con l’albo Crime Alleys (uscito in Francia nel 2013/2014). In realtà questo ottavo volume sherlockiano dell’autore francese riparte dagli eventi di Sherlock Holmes e i viaggiatori del tempo, edito in Francia nel 2014/2016 e in Italia nel settembre 2016. Ne trattiamo poiché presenta tra i personaggi principali il vampiro Owen Chanes, già alleato del detective in Sherlock Holmes e i vampiri di Londra, prima uscita della Collana Weird Tales (la quale speriamo ci proporrà della Soleil, prima o poi, anche Dracula, l’Ordre des dragons di Corbeyran e Piccininno/Terzo/Fino).

20 agosto 1935. Birmingham viene distrutta da una bomba. L’attentato è opera dei terroristi guidati del geniale telepate Liam Holmes, figlio di Sherlock. Messo alle strette, Giorgio V, imperatore del Grande Regno, accetta le misure estreme proposte dal field marshal Cockrane: mandare il capitano Johnson nel passato per uccidere Sherlock Holmes. Liam, insieme all’invincibile uomo-robot Eschilo, riesce però a seguire Johnson nel salto temporale, giungendo nell’anno 1895.
In quel tempo Sherlock Holmes è a Vienna con la donna demone Lynn Redstone (protagonista dell’albo La Mandragora), per reclutare il vampiro Chanes nella sua fondazione. Chanes accetta e viene condotto a Londra, dove Holmes ha fatto preparare una speciale miscela di droghe per tenere a freno la sua sete di sangue. In una fumeria, Holmes e Chanes vengono attaccati da Johnson, che viene rallentato dal vampiro, il quale è costretto a sacrificare il proprio corpo per attutire l’esplosione di una granata. Per fermare Johnson, però, ci vuole anche l’intervento di Liam ed Eschilo.
Liam può finalmente confrontarsi con il padre, da lui mai conosciuto. Il giovane Holmes racconta a Sherlock che il Grande Regno è una versione corrotta del Regno Unito di fine Ottocento, che sarebbe poi cresciuto devastando il continente e massacrando intere popolazioni. L’intento di Liam è di fermare Johnson, il quale a suo avviso vuole realizzare delle armi non convenzionali con delle sostanze chimiche. Sherlock crede alle parole del figlio e lo porta dal fratello Mycroft, del War Office. In tal modo agevola la realizzazione dei piani di Liam, che in realtà sono tutt’altro che amichevoli per il suo gruppo e per la città di Londra. Per contrastare questo formidabile avversario, a Sherlock servirà l’aiuto della madre con cui lo avrebbe concepito, la telepate Megan Connelly.


Procede un po’ a singhiozzo, come si diceva, l’originale vicenda di Sherlock Holmes reinventata da Cordurié, questa volta in territorio fanta-horror. Ripreso con un po’ di fatica il filo, la lettura è però come sempre avvincente. Spicca su tutti il personaggio di Liam, che, per quanto mente lucidamente mostruosa, ha anche delle sfaccettature di idealismo: in quella che considera la sua missione, pur spietata e sanguinaria, egli lotta contro i maggiori fautori di ingiustizie del suo tempo. Liam ha in effetti un che di eroico, cosa per esempio evidente nella sua accettazione di un viaggio nel tempo a senso unico, nella consapevolezza che non potrà tornare indietro. Lo Sherlock di Cordurié, poi, è alquanto diverso dal personaggio doyliano, senz’altro più umano, di sicuro più fallibile. Si rammarica di non essere riuscito a “leggere” la personalità del figlio, cosa per lui di solito piuttosto semplice. Ma conserva l’originale integrità, in particolare quando la “possibile” moglie (il termine non è casuale, essendo questa una storia che presenta realtà parallele), nel concitato finale, fa la scelta più risolutiva ma anche eticamente meno accettabile.
Sempre notevoli i disegni di questa serie, che pure soffrono in questa edizione del formato più piccolo dell’originale (ma a fronte di un prezzo più contenuto). Le tavole di Detullio sono particolareggiate e ricchissime di dettagli, con personaggi molto ben caratterizzati: su tutti Eschilo, con il suo look un po’ steampunk, consistente in impermeabilone e maschera con oculari che lo coprono completamente. I paesaggi londinesi sono ben realizzati, con i classici muri in mattoni, le lussuose magioni, le strade percorse da carrozze. Ottimi anche i disegni di Fattori, che concentra maggiormente l’attenzione sui personaggi e sugli interni dei magazzini e dei laboratori, in vignette più larghe che evocano un’alienante atmosfera post-industriale.

Risorse Web:
Pagina Facebook dello Sherlock Holmes di Cordurié
Sylvain Cordurié su Wikipedia
Scheda di Fabio Detullio sul sito della Bonelli
Pagina Facebook di Andrea Fattori
Editions Soleil
Editoriale Cosmo
 

domenica 20 dicembre 2020

Dampyr - N.249

Testata: DAMPYR, N.249
Episodio: LA CASA SUL LUNGOFIUME
Testi: STEFANO PIANI
Disegni: GIORGIO GUALANDRIS
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 12-2020

È disponibile da un paio di settimane il nuovo numero di Dampyr.

Mosca, 1735. Il conte Brius, astronomo ed esoterista, per far sparire il pericoloso Libro Nero delle Anime, ne fece realizzare sette copie e le fece nascondere in giro per il Paese. Due secoli più tardi, il sadico occultista Berija, della polizia segreta di Stalin, riuscì a ritrovare la copia originale facendo smontare la torre di Sukharev, dove aveva vissuto Brius. Berija sperimentò che il Libro funzionava: ogni pagina riportava il nome di una donna prigioniera del tomo, nella cui stanza il lettore poteva liberamente accedere.
Oggi, Harlan viene giunge nella capitale russa per indagare sulla misteriosa morte di un collaboratore di Caleb, il professor Grigor Smirnov, caduto dalla finestra di un palazzo. Dopo aver parlato con il nipote di Smirnov, Harlan viene contattato dall’occultista Ruslan Egorov, in caccia dei diari di Berija, che conterrebbero indicazioni sul Libro Nero delle Anime. Controllato a distanza di sicurezza da Harlan, Egorov riesce a comprare i diari da un intermediario del ladro, ma ne viene poi derubato. Egli però è in grado di ritrovarne le tracce con l’aiuto di Alexey Ustinov, un uomo a cui nel 1951 gli uomini di Berija rapirono la bella moglie Tatiana: la donna fu nascosta nei sotterranei della lussuosa casa del lungofiume, di cui Ustinov ha una mappa.
Le ricerche condurranno Harlan ad affrontare due sue vecchie conoscenze, in lotta per il possesso del Libro.

La storia imbastita da Piani, coinvolgente e ben strutturata, si svolge su tre piani temporali, il primo dei quali è in effetti un breve, ma assolutamente funzionale, antefatto. Nel racconto viene ben resa l’atmosfera sovietica, anche grazie ad alcuni cenni alla situazione politica. Piuttosto curioso risulta il personaggio di Egorov, ma colpiscono anche i personaggi minori, su tutti Alexey Ustinov, che, sebbene protagonista di poche pagine, conquista il lettore con la sua tragica storia e con l’emozionante epilogo. Altrettanto ben riuscito il villain Berija, che con le sue perversioni e il suo sadismo violento risulta più terribile di un “normale” mostro.
Meravigliosi i disegni di Gualandris, dal tratto pulito e preciso. Tra i principali punti di forza ci sono le espressioni intense ed efficaci dei personaggi. Harlan è molto ben caratterizzato e ritratto con grande cura (basti guardare la barba realizzata pelo per pelo!). Gualandris stupisce poi con i giochi geometrici, come quelli di un maglione o di un tappeto, ma anche delle grigie simmetrie degli edifici di epoca sovietica. Molto belli, poi, gli scorci moscoviti, con lo sfondo della riconoscibilissima cattedrale di San Basilio.



Risorse Web:
Stefano Piani su Wikipedia
Blog di Gualandris
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr

venerdì 18 dicembre 2020

Vampirella/Red Sonja - Vol.1: Mai Fidarsi dell’Uomo

Testata: COSMO FANTASY n.46
Titolo: VAMPIRELLA/RED SONJA n.1 – MAI FIDARSI DELL’UOMO
Testi: JORDIE BELLAIRE
Disegni: DREW MOSS
Colori: REBECCA NALTY
Copertina: TERRY e RACHEL DODSON
Lettering: MAURO CORRADINI
Pagine: 112
Ed. orig.: DYNAMITE ENTERT., 09-2019/01-2020
Ed. italiana: EDITORIALE COSMO, 06-2020

Nello scorso giugno la Editoriale Cosmo ha pubblicato il primo volume del team-up Vampirella/Red Sonja, dal titolo “Mai fidarsi dell’uomo”.

1969. A dieci mesi dal massacro di Passo Dyatlov, in Russia, Vampirella parte da Brooklyn per indagare. Le ipotesi sull’identità dell’assassino (o degli assassini) delle nove vittime sono tre: esponenti del Governo russo, un omicida infiltratosi nel gruppo, lo yeti.
Fingendosi giornalista, la vampira partecipa a una conferenza sul programma spaziale russo e chiede infruttuosamente notizie sull’incidente di Dyatlov al relatore Artur Sokolov. Più tardi l’aliena di Drakulon raccoglie le confidenze dell’avventore di un bar, Boris, il quale sostiene il coinvolgimento del programma spaziale nella strage. Qualcun altro nel bar, invece, propende per l’ipotesi dello yeti.
Vampirella si reca sulla montagna alla ricerca dell’eventuale uomo delle nevi e intercetta una figura impellicciata che fugge in una tormenta di neve. La figura si rivela una “donna selvaggia”, una bella dai capelli rossi armata di una grossa spada. La rossa è molto aggressiva e Vampirella deve ipnotizzarla perché si calmi.
Grazie all’aiuto dell’occultista Charlie, la donna viene risvegliata e messa in grado di comunicare: si chiama Sonja ed è una formidabile guerriera. Vampirella la porta a casa con sé, e scopre che la guerriera è stata trasportata nel 1969 grazie alla “pietra della creazione”, che custodisce gelosamente. Prima di esporsi a qualsiasi pericolo, aveva deciso di adattarsi gradualmente al nuovo ambiente tenendosi isolata sulla montagna.
Vampirella realizza di aver trovato in Sonja un ottimo ausilio per le sue indagini. Le ricerche condurranno le due in una struttura militare, in cui si svolgono degli esperimenti segreti sui vampiri, condotti da Sokolov.

Dopo la lettura di questo volume viene naturale interrogarsi sul senso della sua pubblicazione. L’unica risposta plausibile sembra puramente commerciale: evidentemente l’editore intendeva sfruttare l’appeal di due eroine amate dai lettori (ricordiamo che Red Sonja è un personaggio nato dalla penna di Robert Howard e approdata al mondo dei fumetti grazie a Roy Thomas).
La storia, infatti, appare campata in aria e non aggiunge nulla alla vicenda dei personaggi. L’artificio narrativo che fa incontrare Vampirella e Sonja è semplicemente inconsistente. Gli snodi della trama risultano poco convincenti: perché Vampirella intraprende questo improbabile viaggio? Perché le due eroine, da perfette sconosciute, diventano amiche in brevissimo tempo? Come si può scambiare Red Sonja per lo yeti? I personaggi, poi, sono privi di qualsiasi profondità. L’autore cerca goffamente di far leva su elementi patetici, come la sofferenza del vampiro Cyprian, la strega morente o l’amante di Vampirella che si offende per un maldestro commento a sfondo involontariamente razziale. I disegni, copertina a parte, sono ordinari, senza infamia e senza lode.
Continua così la sfortunata vicenda editoriale italiana di Vampirella, che, grazie all’incurante Panini, si era interrotta brutalmente al secondo volume della più avvincente saga di Trautmann. Non resta che augurarsi che la Cosmo rivolga la propria attenzione alle storie migliori di Vampirella, mai lette in Italia, piuttosto che a queste ciniche operazioni commerciali della Dynamite.

Risorse Web:
Editoriale Cosmo
Dynamite Entertainment
Sito ufficiale di Vampirella
Vampirella su Wikipedia
 

sabato 5 dicembre 2020

Speciale Dampyr - N.16

Testata: SPECIALE DAMPYR, N.16
Episodio: I VAMPIRI DI MOMPRACEM
Testi: MAURO BOSELLI
Disegni: MARCO VILLA
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 160
Edizione: BONELLI, 11-2020

È in edicola da qualche settimana lo speciale annuale di Dampyr, intitolato I vampiri di Mompracem.

Dopo un vivido sogno su un gruppo di pirati malesi, il professor Zardek informa la studentessa Lilian Blake della sua idea di inviare alcuni amici nei mondi di Salgari per testare un macchinario di sua invenzione. Come piega alla giovane, la sua ipotesi è che sia possibile viaggiare non solo nei mondi del Multiverso, ma anche nei mondi letterari. È sua intezione proporre il viaggio a Kurjak, appassionato delle storie di Sandokan, e ad Harlan.
Kurjak e Harlan sono già a Londra, insieme ai cacciatori di vampiri Dean Barrymore e a Jack Tarrant. Sulle tracce di alcuni cadaveri dissanguati, il gruppo finisce nella magione gotica del Maestro della Notte Adso von Klatka, alleato di Marsden e di Vlatna. Da alcuni indizi, Harlan realizza che von Klatka vuole colpire i suoi amici londinesi.
Al Globetrotters Club, infatti, il vampiro è sul punto di uccidere il professor Zardek. Sorpreso da Harlan, von Klatka si dà alla fuga sfruttando la macchina del professore, e trascinando con sé Lilian nell’universo salgariano.
Harlan e Kurjak seguono il fuggitivo, ma dopo il salto vengono separati. Nella giungla del Borneo, dopo aver conquistato entusiasta la fiducia di Yanez e dei tigrotti di Sandokan, Kurjak riesce a riunirsi ad Harlan, che intanto sull’isola di Mompracem ha salvato la vita ad altri due del gruppo, durante un’incursione nel covo del loro nemico, il Duca Nero, il quale altri non è che von Klatka.
Il Maestro intanto si è circondato di un branco di non-morti, ha fatto di Lilian la sua amante e tiene prigioniero Sandokan, e intende usare quest’ultimo per attuare un piano per diventare padrone incontrastato di quei territori. Il Maestro von Klatka dovrà però fare i conti con Harlan Draka e i suoi nuovi alleati, e con l’incrollabile forza di volontà di Sandokan.

Questo episodio è un appassionato omaggio di Boselli a Emilio Salgari, omaggio reso attraverso i personaggi e le ambientazioni dello scrittore veronese, ma anche con un serrato gioco citazionistico. A ricreare l’atmosfera salgariana contribuiscono, oltre ai disegni, numerosi nomi e termini caratteristici, soprattutto di flora, fauna, armi e località, che il Nostro cita profusamente: piante come banani, paletuvieri, pombo, manghieri, nagassi, nagatampo; armi come la spada parang ilang, la cerbottana sumpitam, la lama kampilang, e così via. I vampiri di Mompracem è una storia tipicamente avventurosa, piuttosto diversa dagli standard dampyreschi. Tutto parte da un ingegnoso espediente narrativo, ovvero la macchina che fa viaggiare nel Multiverso e nei mondi letterari, elemento che apre sterminate possibilità narrative per il futuro della serie.
Questo è il primo episodio lungo di Dampyr che vede ai disegni Marco Villa. L’artista dà un’ottima prova, pur dimostrando dei margini di miglioramento. Elementi di forza dei suoi disegni sono le espressioni, in particolare quelle di un combattivo Sandokan (come a pagina 102), e i paesaggi, come quelli della giungla e del palazzo del Rajah (pagina 124). Tra le cose migliori c’è poi senz’altro il maniero gotico di von Klatka, raffigurato in tavole ricche di toni scuri, in cui l’artista ci regala una citazione dei romantici paesaggi di rovine abbaziali di Caspar David Friedrich (pagina 27).





Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Boselli premiato da Ilcorsaronero!
Il Sandokan di Marco Villa
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr