mercoledì 1 luglio 2020

Vampyres

Titolo: VAMPYRES (Vampyres)
Regia: VÍCTOR MATELLANO
Soggetto e scen.: VÍCTOR MATELLANO, JOSÉ RAMÓN LARRAZ
Interpreti: MARTA FLINCH (Fran), ALMUDENA LEÓN (Miriam), CHRISTIAM STAMM (Ted)
Durata, Col., Orig.: 76’, C, SPAGNA
Produz.: ARTISTIC FILMS, et al.
Anno: 2015
Edizione: MIDNIGHT FACTORY, 2019
Extra: TRAILER, Booklet

Negli ultimi tempi, nonostante all’estero si produca una buona quantità di film vampireschi, nel mercato dell’home video italiano poco è stato tradotto e pubblicato. Tra le case di distribuzione che, un po’ in controtendenza, hanno dato spazio a questo genere, spicca la Midnight Factory, anche per la cura prestata alle proprie edizioni. Non tutti i titoli, però, brillano particolarmente per qualità, com’è il caso di Vampyres di Víctor Matellano, remake del cult movie omonimo (uscito in Italia con il titolo di Ossessione carnale), diretto nel 1974 da José Ramón Larraz.

Peter e Ann, in viaggio in motocicletta attraverso un bosco, per evitare una donna avvolta in un mantello e ferma in mezzo alla strada, sbandano e finiscono a terra. Rialzatosi, Peter viene sorpreso alle spalle e ucciso, e Ann portata via. Non molto dopo, alcuni loro amici, con cui avevano appuntamento, passano dallo stesso punto: la fotografa Harriet, il musicista Nolan e John. I tre montano una tenda in un boschetto alla Blair Witch Project, non lontano da un lago e presso una vecchia casa. La scampagnata è stata organizzata per far dimenticare a Nolan la sua ex, che l’ha da poco lasciato. Harriet, che scatta foto su foto, è catturata dall’atmosfera del luogo, dove sembra siano scomparse diverse persone, e le sembra di rivivere l’esperienza creativa vissuta sul lago di Ginevra dal gruppo di Shelley, Byron e Polidori.
Un uomo di nome Ted, giunto nella zona in seguito alla notizia della scomparsa di una ragazza, carica in auto un’autostoppista, la stessa figura incappucciata incontrata da Peter e Ann. L’avvenente donna dice di chiamarsi Fran, ma risponde evasivamente a ogni altra domanda. Portata a destinazione, la solita vecchia casa nel bosco, invita Ted a entrare, gli offre un buon vino dei Carpazi e lo seduce. Al risveglio, l’uomo è da solo, ferito a un braccio, ed esce dalla casa per chiedere aiuto a Harriet. Verrà però riportato nella casa da Fran, che lo userà come giocattolo sessuale, ma anche come riserva di sangue da centellinare, a differenza di altre vittime uccise immediatamente dopo le sevizie. Fran e la sua compagna Miriam, infatti, sono due vampire, dedite all’amore saffico e a sadici incontri con sconosciuti che fanno loro da cena.
I campeggiatori scopriranno a loro spese la natura delle due, mentre Ted sembra sapere chi sta affrontando, e la sua presenza non sarà priva di conseguenze.

Vampyres è un film che fallisce nel suo doppio intento di spaventare e di stuzzicare. Il ritmo lento già annoia, e fotografia e colonna sonora non aiutano affatto. Alcuni elementi, nuovi rispetto all’originale, sembrano buttati lì e lasciati irrisolti, destando perplessità nello spettatore: personaggi che non hanno alcuna funzione narrativa (come un’albergatrice, interpretata da una spaesata Caroline Munro, che compare in varie scene senza apportare nulla alla storia), amuleti di cui viene suggerita l’importanza ma di cui nulla viene detto (i ciondoli tolti alle vampire), fotografie di defunti mostrate in più scene senza alcun motivo, il riferimento gratuito e ridondante a Gautier, l’identità non svelata dei protagonisti. Neanche la componente erotica risolleva il film, poiché non molto di erotico riescono a trasmettere le due siliconate vampire, dalla carica sensuale piuttosto scialba. Basti da esempio la scena cardine del film, ripresa anche nella locandina, in cui le due vampire si accarezzano in una vasca piena di sangue: l’esibizione dei corpi risente di un eccessivo autocompiacimento registico che rende il tutto finto e piatto, complice una fotografia decisamente poco ispirata.
Avesse sviluppato una storia originale, questo mediocre Vampyres si sarebbe potuto guardare con occhio più benevolo. È in particolare il confronto con Ossessione carnale che condanna senza appello il film di Matellano, che pure vanta la collaborazione alla sceneggiatura di Larraz, incompiuta per la scomparsa del maestro nel 2013. Meglio sarebbe stato, magari, riproporre l’originale di Larraz, mai pubblicato in DVD in Italia: film autenticamente morboso, soffuso di un sadismo in parte sapientemente occultato, con buone interpretazioni, splendide location e un ritmo sì lento, ma che acquista senso in virtù di una tensione tangibile e protratta lungo tutta la durata della visione.



Risorse Web:
Scheda di Vampyres su IMDB.com
Scheda di Ossessione carnale su IMDB.com
Sito ufficiale di Matellano
Midnight Factory

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