lunedì 31 agosto 2009

Ellen Schreiber, "Vampire Kisses. Morso d’Amore"

Titolo: VAMPIRE KISSES. MORSO D’AMORE (Vampire Kisses 2: Kissing Coffins)
Autore: ELLEN SCHREIBER
Anno: 2005
Edizione italiana: RENOIR, 2009
Traduzione: MICHELE FOSCHINI
Copertina: REM
ISBN: 978-88-95261-67-6
Pagine: 200
Disponibile da maggio Morso d’Amore, il secondo romanzo della saga Vampire Kisses, giunta negli USA al sesto volume.

Raven ripensa con emozione alla festa al maniero, quando Alexander l’ha finalmente baciata. La sua gioia viene, però, turbata dall’inaspettata scoperta che il suo amato è un vampiro. Recatasi alla dimora a Benson Hill, la ragazza scopre con sgomento che Alexander è andato via e trova una sua lettera che le spiega: «Perché ti amo». Mentre guarda il film Morso d’Amore con Becky, a Raven sembra di vedere proiettata la sua vita sullo schermo, e prima di scoppiare in lacrime manda via l’amica. Poi corre al maniero, in cerca di indizi per ritrovare il suo amore perduto. Le ricerche portano ad un locale di Hipsterville, il “Coffin Club”, dove incontra il vampiro Jagger, che dice di essere un amico di Alexander. È troppo tardi quando Raven capisce che il suo amato è in pericolo, avendo messo lei stessa Jagger sulle sue tracce. Tornata a Dullsville, infatti, trova il vampiro ad aspettarla. Si risveglierà al cimitero, dove Jagger sta per avviare il rito d’iniziazione, che la renderà sua per sempre.

Il primo volume di Vampire Kisses era incentrato sulla vita di Raven, una simpatica ragazzina dark, destinata a vivere in un ambiente ostile, ma che, grazie al suo carattere solare ed ironico, riesce a farsi accettare per quello che è, nonostante il look e i gusti eccentrici. Morso d’Amore è, invece, più avventuroso e avvincente, e non mancano i momenti di suspense, come nella lotta tra i vampiri per la salvezza di Raven. La scrittura, semplice e fluida, rende piacevole la lettura di questo romanzo, dedicato ad un pubblico giovanile dall’animo dark e dal cuore romantico.

Risorse Web:
Sito di Ellen Schreiber
ReNoir
 

venerdì 28 agosto 2009

Colleen Gleason, "La Rivolta dei Vampiri"

Titolo: LA RIVOLTA DEI VAMPIRI (The Bleeding Dusk)
Autore: COLLEEN GLEASON
Anno: 2008
Edizione italiana: NEWTON COMPTON EDITORI, 2009
Traduzione: GIANNI PILO
Copertina: FOTO ALLAN JENKINS
ISBN: 978-88-541-1601-6
Pagine: 288
Recentemente pubblicato dalla casa editrice Newton Compton La Rivolta dei Vampiri, il terzo avvincente romanzo della saga dedicata alla cacciatrice di vampiri Victoria Gardella.

Victoria non può permettersi di piangere a lungo la morte della prozia Eustacia, avvenuta per mano di Max Pesaro, in quanto ne ha ereditato il ruolo nel Consilium. Ora è lei l’unica discendente in linea diretta di Gardelus, il primo cacciatore di vampiri, e deve assumersi le responsabilità connesse all’essere “Illa Gardella”.
A Roma si stanno svolgendo i preparativi per festeggiare il Carnevale, momento in cui i vampiri possono approfittare della confusione per mietere vittime; in quest’occasione la madre di Victoria e le sue amiche giungono da Londra, costringendo la cacciatrice a vigilare anche sulla loro incolumità.
I membri del Consilium vengono a sapere che nella diroccata villa Palombara esiste una Porta Alchemica che consentirà al demone Akvan di emergere dagli inferi e di collaborare coi vampiri del conte Regalado per dominare sulla razza umana.
Una delle chiavi della Porta Alchemica era custodita nel bracciale di Eustacia, andato perduto dopo la sua morte, ma non è escluso che il bel Sebastian Vioget sappia dove si trova, in quanto fu lui a riconsegnare la Vis Bulla della defunta a Victoria. Contattare Sebastian significa, però, avere a che fare con il vampiro Beauregard, al quale l’uomo è legato da un vincolo di parentela. Dopo un breve soggiorno presso la dimora di Lilith, situata sui monti Fagaras, torna a Roma Maximilian Pesaro, disposto a contribuire alla caccia dei succhiasangue e depositario di un importante segreto che gli darà la possibilità, con l’aiuto di Wayren e del Consiliun, di liberarsi del legame con la regina dei vampiri e di uccidere il demone Akvan.
Purtroppo, anche questa volta, Victoria commetterà la leggerezza di fidarsi del bel Sebastian, e finirà fra le braccia di Beauregard, rischiando di diventare vampira a sua volta.

Colleen Gleason conserva il suo stile da feuilleton anche nella stesura di questo romanzo: decisamente ad effetto i lunghi titoli dei capitoli, che, tipici dei romanzi d’appendice di fine Ottocento, contribuiscono a rendere più verosimile il periodo storico nel quale si muovono i protagonisti.
Curatissima la descrizione degli ambienti e dei personaggi, con particolare attenzione all’abbigliamento che, con i dovuti accorgimenti, può anche nascondere armi letali.
Accanto all’azione e ai combattimenti, anche questa volta, compaiono episodi sensualissimi, descritti con la pudicizia tipica dell’età vittoriana: provvidenziali “ehm” coprono il nome di determinate parti del corpo, facendo sorridere il lettore contemporaneo che è difficilmente abituato a questi accorgimenti stilistici.
Con una diligente regia, la scrittrice ambienta l’incipit e l’epilogo del romanzo presso la dimora di Lilith, lasciando aperte ottime possibilità per un seguito delle vicende della cacciatrice Victoria Gardella.

Risorse Web:
1. Cacciatori di Vampiri: scheda, recensione
2. La Condanna del Vampiro: scheda, recensione
3. La Rivolta dei Vampiri: scheda
Sito dell’autrice
Sito della Newton Compton
 

martedì 25 agosto 2009

Lisa Jane Smith, "Il Diario del Vampiro. Il Ritorno"

Titolo: IL DIARIO DEL VAMPIRO. IL RITORNO (The Vampire Diaries: the Return: Nightfall)
Autore: LISA JANE SMITH
Anno: 2009
Edizione italiana: NEWTON COMPTON EDITORI, 2009
Traduzione: ROSA PRENCIPE
Copertina: FOTO KARINA TISCHLINGER/iSTOCKPHOTO
ISBN: 978-88-541-1529-3
Pagine: 240
Pubblicato a giugno da Newton Compton Il Ritorno, primo episodio della nuova trilogia de Il Diario del Vampiro (si tratta del quinto volume partendo dall’inizio della saga). Negli States, è prevista per febbraio 2010 la pubblicazione del secondo capitolo, dal titolo Shadow Souls. Mentre il 10 settembre prossimo, sempre negli USA, verrà trasmesso il pilota del telefilm tratto dalla saga.

Resuscitata dopo lo scontro con Klaus, Elena ora è a metà tra uno spirito e un essere umano: non sa leggere, parlare e caminare, ma è in grado di comunicare telepaticamente e di fluttuare nell’aria. E, soprattutto, non è più una vampira. Inoltre il suo sangue, essendo lei un’entità in parte spirituale, rende Stefan molto forte, assai più potente di Damon. Quest’ultimo è più aggressivo e geloso del solito di Stefan ed Elena, ma poi scopre di avere un debole nei confronti di Bonnie. La ragazza invoca il suo aiuto quando finisce fuori strada con Meredith e Matt, e Damon li soccorre, salvandoli da un groviglio di rami che, muovendosi di vita propria, tenta di stritolarli nell’automobile. Resosi conto che Bonnie è stata avvelenata, il vampiro fa l’unica cosa che può salvarla: si incide un polso e le fa bere il suo sangue.
Il mattino dopo, Elena si risveglia, di nuovo normale, e con i suoi amici scopre che dietro allo strano comportamento di Damon e di Caroline c’è l’influenza dei molach, parassiti spirituali in grado di controllare i pensieri dei loro ospiti. Ma a guidare i molach c’è qualcosa di molto più potente e pericoloso...

Il Ritorno riprende le vicende dalla resurrezione di Elena, diventata una sorta di improbabile angelo sceso in Terra. Nei primi capitoli, la Smith indugia un po’ troppo sui risvolti amorosi, sulle fissazioni e sugli “inciuci” dei protagonisti. Ed è un peccato, dato che riesce meglio nei passaggi d’azione. Infatti, una volta superate le prime decine di pagine incentrate sulla “beatificazione” di Elena, la storia si fa ben più avvincente, calando i personaggi in situazioni al limite, come nel passaggio in cui Bonnie, Matt e Meredith si schiantano con l’auto e vengono soffocati dai rami, che prendono magicamente vita.

Risorse Web:
Il blog di Lisa Jane Smith
Scheda di Wikipedia sul telefilm The Vampire Diaries
Newton Compton Editori
 

venerdì 21 agosto 2009

Lisa Jane Smith, "Il Diario del Vampiro. La Messa Nera"

Titolo: IL DIARIO DEL VAMPIRO. LA MESSA NERA (The Vampire Diaries: Dark Reunion)
Autore: LISA JANE SMITH
Anno: 1991
Edizione italiana: NEWTON COMPTON EDITORI, 2009
Traduzione: DANIELA DI FALCO
Copertina: FOTO KRYSTIAN NAWROCKI/iSTOCKPHOTO
ISBN: 978-88-541-1446-3
Pagine: 240
Disponibile da aprile il quarto capitolo della saga Il Diario del Vampiro, pubblicato da Newton Compton.

Dopo il sacrificio di Elena, morta per uccidere Katherine, Bonnie inizia a sognarla. Durante una festa, Caroline, Bonnie, Meredith, Sue e Vickie fanno una seduta medianica, per comprendere il messaggio dell’amica. Evocata con una tavoletta Ouija, Elena le avvisa di un grave pericolo che incombe su Fell’s Church, ma poi viene interrotta. Durante un blackout, qualcuno si introduce nella casa e uccide Sue.
Su suggerimento di Elena, Bonnie chiede aiuto a Stefan, mettendosi in contatto con lui mediante un incantesimo. Il vampiro ritorna prontamente a Fell’s Church, insieme a Damon. Le ricerche mettono in luce il coinvolgimento di Tyler, che si scopre essere un lupo mannaro. Ma dietro di lui c’è qualcuno di più potente, uno degli Originari, i vampiri più antichi e potenti: Klaus, colui che trasformò Katherine in una non morta.
Stefan lo incontra in una trance indotta da Bonnie, ma non prima di riabbracciare la sua Elena. La visione, però, viene invasa da Klaus, che esplode in un furioso sfoggio di potere. Stefan, Bonnie, Meredith e Matt capiscono di essere di fronte ad un avversario fin troppo potente, ma saranno aiutati nella lotta anche da Damon e dallo spirito di Elena.

La Furia, con la morte della protagonista, concludeva degnamente le vicende de Il Diario del Vampiro (che la Smith in origine pensò appunto come una trilogia). Ma se una saga tira, perché non continuarla? Ecco, quindi il quarto volume, che si sarebbe potuto intitolare “il diario della strega”, essendo Bonnie protagonista per buona parte del libro. Ma anziché sviluppare l’intrigante aspetto magico e stregonesco, la Smith si ostina sul personaggio di Elena, che tutti adorano e servono incondizionatamente. Aggiungete un improbabile lieto-fine-a-tutti-i-costi, ed avrete il capitolo meno riuscito de Il Diario del Vampiro.

Risorse Web:
Newton Compton Editori
 

martedì 18 agosto 2009

La Legione dei Mostri

Titolo: LA LEGIONE DEI MOSTRI
Soggetto: THOMAS, WOLFMAN, CONWAY, COLAN, KANE, PLOOG
Sceneggiatura: CAREY, YOUNG, HUSTON, GARTH, CAHILL, CEBULSKI, FURTH, HICKMAN, MANTLO
Disegni: LAND, LEISTEN, YOUNG, JANSON, McKEEVER, GAYDOS, FINCH, MIKI, ANDRASOFSKY, HICKMAN, ROBBINS & GAN
Colori: PONSOR, YOUNG, BRUSCO, CHUCKRY, GAYDOS, D’ARMATA, PERU, HICKMAN, COHEN
Traduzione: PIER PAOLO RONCHETTI
                                                      Lettering: RAM
                                                      ISBN: 978-88-6346-369-9
                                                      Pagine: 136
                                                      Ed. originale: MARVEL, 1976/2007
                                                      Ed. italiana: PANINI COMICS, 08-2009

Disponibile in fumetteria un prezioso volume della collezione “100% Marvel”, nel quale Stan Lee presenta La Legione dei Mostri.

Si tratta di personaggi ispirati dalla letteratura e dal cinema horror che, negli anni Sessanta e Settanta, hanno costituito alcune delle principali testate della famosa casa editrice. Si pensi, ad esempio, alla serie Tomb of Dracula, dalla quale è stato ripescato, negli ultimi anni, il personaggio di Blade, protagonista di ben tre pellicole cinematografiche e di una serie tv.
Artisti e scrittori contemporanei ci ripropongono le avventure di questi esseri mostruosi, rielaborandole in maniera personale; talvolta i protagonisti vengono spogliati dei connotati supereroistici che hanno caratterizzato le loro origini e relegati al ruolo di villains senza possibilità di redenzione, per consentire un avvicinamento alle moderne tematiche horror, che vogliono un mostro più umano e più complesso, capace di provare sentimenti e spesso dotato di motivazioni ben più nobili di quelle degli esseri umani che lo circondano.

In questo breve spazio ci limitiamo ad analizzare le avventure vampiriche contenute nell’antologia a fumetti, consigliando però, caldamente, di leggere per intero il volume, che merita l’attenzione di chiunque ami il genere horror.

Emivita - Un racconto di Morbius: Michael Morbius, affetto da una grave malattia ematologica, trovò una cura che lo guarì, ma lo rese un essere abietto e assetato di sangue. Dopo tanti anni Morbius è stanco di quest’esistenza, caratterizzata dalla dipendenza dal sangue umano, e decide di farla finita lasciandosi morire su un marciapiede di un quartiere malfamato. Purtroppo una drogata rischia di morire per overdose e uno dei suoi compagni chiede al vampiro di soccorrerla. Morbius, ormai in grave astinenza, le succhia il sangue rendendola una sua simile, ma, appena vede che la neo-vampira comincia a mietere vittime senza pietà, la uccide. Ad assistere alla scena c’è l’unica persona che aveva mostrato un po’ di gentilezza nei confronti di Morbius morente.
Michael Gaydos, con le sue pennellate morbide e sfumate, accentua l’aspetto onirico e allucinatorio, creando un’atmosfera ovattata e impalpabile.

Guerra di Vampiri - Un Racconto di Dracula e Lilith: Dracula si reca dalla disobbediente figlia Lilith, per invitarla ad un’assemblea cui presiedono tutti i capiclan mondiali. Lilith rifiuta, ma sopraggiunge alla riunione proprio quando si sta prendendo la decisione di ucciderla. Decisa a vender cara la pelle, la vampira elimina tutti i capiclan, non sapendo di fare, così, il gioco del padre che si trova privo di rivali.
Disegni ricchissimi di particolari e colori prevalentemente scuri caratterizzano quest’avventura. L’impaginazione è priva degli ordinati riquadri e decisamente moderna. Perfette le inquadrature e le scene d’azione.

Una montagna su Sunset Bulevard: A Los Angeles un breve terremoto ribalta la topografia cittadina e su Sunset Bulevard appare una montagna. Ghost Rider, Licantropus, l’Uomo Cosa e Morbius interrompono le loro attività per vedere che è successo. Nei pressi della montagna c’è un uomo dorato, atterrato con un’astronave e discendente di un’antica razza terrestre. Licantropus e Morbius lo aggrediscono, ma Ghost Rider riesce a salvarlo. L’uomo dorato decide, quindi, di tornarsene nel suo pianeta.
Il fumetto contiene le lunghe didascalie dai toni epici che caratterizzavano le tavole dei comics degli anni Settanta, i disegni sono quelli che contraddistinguono i fumetti della Marvel, molto dinamici e con grande enfasi sulla muscolatura dei protagonisti, stile che si evolverà nel corso degli anni anche grazie alle moderne tecniche computer-grafiche.

Risorse Web:
Dracula su Wikipedia
Morbius su Wikipedia
Lilith su Wikipedia
La Legione dei Mostri su PaniniComics.it
 

venerdì 14 agosto 2009

Karin - N.11

Titolo: KARIN, N.11
Soggetto: KAGESAKI YUNA
Sceneggiatura: KAGESAKI YUNA
Disegni: KAGESAKI YUNA
Colori: no
Copertina: KAGESAKI YUNA
Traduzione: SUSANNA SCRIVO
Lettering: n.i.
ISBN: 978-84-674-7158-8
Pagine: 164
Ed. originale: FUJIMISHOBO, 2006
Ed. it.: PLANETA DeAGOSTINI, 08-2009

In fumetteria l’undicesimo volumetto di Karin, pubblicato da Planeta De Agostini.

In questo numero, le vicissitudini della nostra “vampira al contrario” sono messe in secondo piano, in quanto la protagonista è la piccola Anju.
Anju, la sorella minore di Karin, sta vivendo il risveglio della sua natura vampirica proprio in concomitanza dell’inizio del nuovo anno scolastico. La bambina, avendo la possibilità di uscire durante il giorno, riusciva tenere sotto controllo la sorella maggiore nei momenti in cui presentava l’eccesso di sangue e cancellava la memoria delle vittime che avevano ricevuto l’inaspettata trasfusione. Ora, però, Anju non vuole far sapere niente a Karin, e si comporta come se non stesse accadendo nulla: assume cibo anche se non sente più i sapori e cerca rifugio nell’ombra durante il giorno. L’unico ad essere a conoscenza dei fatti è il suo pupazzo.
Presto i nodi vengono al pettine, grazie alla sbadataggine di Karin che fa cadere una bottiglia di tabasco nella zuppa destinata alla sorella; Anju la mangia senza il minimo disagio e, così, Karin viene a conoscenza del suo segreto.
Anche Anju non ce la fa più a fingere, tanto meno ora che avverte, sempre più intensa, la sete di sangue. Boogie, lo spirito rinchiuso nel pupazzo, condurrà ad Anju la sua prima vittima, un compagno di scuola segretamente innamorato di lei, ma Karin sorprenderà la sorellina proprio mentre sta bevendo sangue...

Questo è un albo dai toni più malinconici dei precedenti. La misteriosa Anju, col suo aspetto da gothic doll, pare contagiare anche il lettore con la sua malinconia. Nemmeno Karin, che con la sua goffaggine riesce sempre a far sorridere, può fare qualcosa per migliorare l’umore della sorellina, anzi fa una gaffe madornale che spinge Anju a rifugiarsi tra le braccia del cinico fratello maggiore Ren.
Si tratta, comunque, di un fumetto divertente, dai disegni semplici ma efficaci, capace di cogliere consensi sia del pubblico giovane, che di quello più maturo che ha apprezzato i manga comic-horror come Ransie la Strega.

Risorse Web:
Sito Planeta DeAgostini
 

martedì 11 agosto 2009

Dampyr - N.113

Titolo: DAMPYR, N.113
Episodio: LA NAVE FANTASMA
Soggetto: DIEGO CAJELLI
Sceneggiatura: DIEGO CAJELLI
Disegni: ARTURO LOZZI
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 08-2009
In edicola il numero di agosto di Dampyr, intitolato “La Nave Fantasma”.

Nel Mar dei Caraibi, i proprietari di una piccola imbarcazione vengono trovati morti dissanguati dai soccorritori che hanno risposto all’S.O.S., lanciato per l’imminente collisione con la nave mercantile Akron.
La notizia giunge alle orecchie di Caleb Lost che, dopo avergli fatto ascoltare la registrazione dell’S.O.S. e avergli riferito dei precedenti avvistamenti della Akron, convince il dampyr a recarsi alle Bahamas per far luce su questo mistero.
Appena giunti ai Caraibi, Harlan comunica a Kurjak e Tesla di aver avuto delle visioni relative ad un Maestro della notte, conosciuto come Capitano Akhar Nun, il quale solca da secoli i Sette Mari con la sua nave fantasma. Le visioni del dampyr sono ambientate in un’isola disabitata, dove Akhar Nun ha passato parte della sua esistenza, in compagnia della donna che amava. I tre decidono di recarvisi e, ad accoglierli, trovano creature mostruose, pronte a sacrfificarsi per difendere il territorio dove riposano le spoglie della moglie del capitano. Inizia una violenta battaglia e ad ostacolare Harlan e soci sopraggiungono anche i marinai della Akron. Anche il Capitano Akhar Nun scende a terra per affrontare colui che ha sterminato i suoi adepti e, prima di soccombere al sangue del dampyr, si lascia sfuggire un’importante rivelazione.

Anche questa volta Cajelli ha firmato una delle avventure più belle di Dampyr, regalando ai lettori un felice connubio fra la storia di pirati con forti connotati orrorifici e l’attualissimo tema dell’amore fra un vampiro e un mortale. Cajelli riesce a regalarci momenti toccanti, accanto alle doverose sparatorie e duelli senza risparmio di colpi e di sangue, riconfermandosi uno di migliori sceneggiatori del fumetto italiano. La fantasia teratologica di Arturo Lozzi partorisce creature di lovecraftiana memoria, il cui aspetto terrificante è accentuato dalla diligente ombraggiatura dei volti e dei paesaggi.

Risorse Web:
Il blog di Cajelli
Sergio Bonelli Editore
 

sabato 8 agosto 2009

Maggie Shayne, "Regina della Notte"

Titolo: REGINA DELLA NOTTE (Twilight Memories)
Autore: MAGGIE SHAYNE
Anno: 1994
Edizione italiana: HARLEQUIN MONDADORI, 2009
Traduzione: RAFFAELLA FONTANA
Copertina: n.i.
ISBN: no
Pagine: 320
Disponibile da fine giugno Regina della Notte, secondo capitolo della saga “Wings in the Night” di Maggie Shayne, pubblicato nella collana BlueNocturne della Harlequin Mondadori.

Roland de Courtemanche, sfuggito al DPI, trova rifugio tra le rovine del suo castello in Francia, portando con sé il prescelto Jamieson Bryant. Qui conduce una vita in isolamento, per non destare sospetti sulla propria identità. Tra gli umani, però, c’è chi sa dell’esistenza dei vampiri e sta loro alle calcagna per distruggerli: l’uomo più pericoloso del DPI è riuscito a localizzare Roland. La principessa del Nilo Rhianon, la più antica e potente tra i vampiri, sapendolo in pericolo, si precipita in Francia in suo soccorso. Roland ne rimane, come sempre, ammaliato e la sua vista gli riporta alla memoria la sua violenta giovinezza. Si instaura, così, tra i due una relazione di amore e odio. Anche Eric Marquand e Tamara Dey si uniscono a Roland e Jamieson per aiutarli nella lotta contro Curtis Rogers e Lucien, figlio del giovane ricercatore ucciso da Rhiannon.

Regina della Notte è incentrato sulla storia travagliata e ricca di eros tra i due protagonisti Roland e Rhiannon, nel cui racconto viene scandagliato il lato morboso di un amore tra vampiri. Rispetto al precedente Sulle Ali della Notte, troviamo un po’ più di azione e suspense, che rendono la lettura più piacevole, ma non mancano le solite lungaggini della trama.

Risorse Web:
Sito dell’editore
Maggie Shayne su Wikipedia
 

mercoledì 5 agosto 2009

Graham Masterton, "Il Sangue di Manitou"

Titolo: IL SANGUE DI MANITOU (Manitou Blood)
Autore: GRAHAM MASTERTON
Anno: 2005
Edizione italiana: GARGOYLE BOOKS, 2009
Traduzione: ANNARITA GUARNIERI
Copertina: GRAFEMA srl
ISBN: 978-88-89541-34-0
Pagine: 384
Pubblicato in questi giorni da Gargoyle Books Il Sangue di Manitou di Graham Masterton, quarta avventura del veggente Erskine.

Mentre si reca a lavoro al Sisters of Jerusalem, il gastroenterologo Frank Winter si ferma in strada per assistere a un numero di mimo. Dopo lo spettacolo, la ragazza che si è esibita si piega in due e inizia a vomitare sangue: il dottore la fa ricoverare immediatamente. Ma quello di Susan Fireman è solo il primo di una serie di casi: a New York si sta diffondendo una malattia prima sconosciuta, che si manifesta, oltre che con il vomitare sangue, anche con un’insaziabile sete di sangue e con un’intolleranza totale alla luce solare. Un’altra peculiarità dell’infezione è che le persone che ne sono affette sono tutte preda dello stesso incubo, in cui si trovano in viaggio su una nave, costretti in una cassa chiusa, da cui sentono la voce di un ragazzo che recita le parole «Tatal nostru».
Il veggente Harry Erskine riceve la visita di uno degli infetti, che gli racconta il suo incubo. Le carte non lasciano presagire niente di buono, e il sensitivo decide di evocare il suo spirito guida, Roccia che Canta, uno sciamano indiano che, in vita, fu suo amico. Erskine riesce, così, a materializzare l’entità che perseguita il ragazzo, ma questa fugge e i due non riescono a distinguere più che una sagoma alta, scura e allungata.
Intanto a New York l’epidemia dilaga: i morti sono centinaia, ma sono inesorabilmente destinati ad aumentare, visto che le persone infette, per saziare la loro sete, non esitano a sgozzare chiunque gli capiti a tiro per berne il sangue.
Roccia che Canta rivelerà ad Harry chi è il nemico, un nome il cui suono fa tremare chiunque lo conosca: strigoi. Nella lotta Erskine verrà aiutato da Frank, dall’ex militare Gil e da Jenica, la prosperosa figlia di un esperto di vampiri rumeno.

Fin dalla prima pagina, senza perdersi in pompose descrizioni, l’autore ci porta dritti al cuore di una vicenda in cui l’elemento fantastico subentra lentamente e naturalmente, scardinando ogni spiegazione scientifica. Anche l’orrore si affaccia per gradi, quasi a voler preparare il lettore alle scene apocalittiche che lo aspettano più avanti. Si pensi al passaggio in cui Susan racconta la sua storia, che, quasi sussurrata, mantiene con il fiato sospeso, suscitando un terrore filtrato come in un sogno, ma non per questo meno terribile. La trama si arricchisce man mano di nuovi colpi di scena: Masterton riesce a scandire un ritmo perfetto e le svolte narrative cadono sempre al momento giusto, così come i momenti di riflessione, di intimità o di tensione. Un perfetto tempismo dell’orrore, che rallenta e accellera sapientemente.
Lo scrittore britannico, però, non è solo bravo a miscelare tempi e atmosfere, ma anche miti lontani come quelli dei Nativi d’America e dell’Europa dell’est. Il gioco è rischioso, ma, come solo un maestro può fare, Masterton riesce a fondere in maniera credibile due mondi mitologici apparentemente inconciliabili, e questo senza voler far prevalere necessariamente uno sull’altro per un presunto valore intrinseco: il mito indigeno vince su quello straniero, solo perché “gioca in casa”, traendo forza dalla sua stessa terra.
In questo riuscito pot-pourri sovrannaturale, Masterton innesta il suo personale pantheon, popolato da pallidi, strigoi, svarcolaci, radunatori di vampiri e purificatori neri. La figura del vampiro viene reinventata in maniera originale, con particolari caratteristiche, quali la capacità di attraversare gli specchi, la mancanza di canini e l’interpretazione come vittima di un’epidemia (e in questo Masterton si impone come unico vero erede di Matheson).
La scittura è fluida, coinvolgente. La narrazione, che si svolge sui due piani narrativi di Frank ed Erskine, passa da una fase all’altra senza soluzione di continuità. Questo rende la vicenda varia e mai ripetitiva, semmai in alcuni passaggi speculare, come nell’accoppiamento morboso e infetto tra Susan e Frank, che si riflette rovesciato nell’amplesso tenero e magico tra Jenica e Harry (il tema dello specchio è motivo ricorrente in Masterton).
Non mancano momenti divertenti, come il passaggio in cui Erskine spilla ad una ricca signora qualche centone, in cambio di una pozione per rimorchiare un giovane stallone!
Con Il Sangue di Manitou, Masterton ci regala un capolavoro dell’horror, in cui non manca nessun ingrediente: l’eroe (che, per quanto improbabile e scalcagnato, svolge egregiamente il suo compito), la bella di cui innamorarsi, un nemico spaventoso, suspense, humour, erotismo. Un autore da (ri)scoprire, il cui nome non sfigura affatto accanto a quelli di King, Barker, Simmons, Koontz... Anzi, per dirla tutta, Masterton riesce a reinventare in maniera originale il mito del vampiro, laddove neanche sua maestà King era riuscito.

Risorse Web:
Sito ufficiale dell’autore
Graham Masterton su Wikipedia
Scheda de Il Sangue di Manitou
Gargoyle Books
 

lunedì 3 agosto 2009

AAVV, "La Sete"

Titolo: LA SETE. 15 VAMPIRI ITALIANI
Autore: AAVV
Curatore: ALBERTO CORRADI, MASSIMO PERISSINOTTO
Anno: 2009
Edizione: CONIGLIO EDITORE
Copertina: SEBASTIANO BARCAROLI
ISBN: 978-88-6063-186-2
Pagine: 208
Pubblicata da un paio di mesi dalla Coniglio Editore l’antologia La Sete. 15 Vampiri Italiani, curata da Alberto Corradi e Massimo Perissinotto.

Trattandosi di quindici storie di quindici autori diversi, non è possibile sintetizzare in poche righe il contenuto del libro. Ad ogni modo, data la generale mediocrità, ci è sembrato giusto soffermarci solo su tre racconti, per l’ironia ben riuscita della storia, per una ricerca di un senso dell’orrore evocato, oppure per una costruzione coerente della trama.
In Tu Mi fai Sangue di Cristiana Astori, ci viene raccontata la storia di Dario, uno scrittore specializzato nel genere horror. Il protagonista onnipresente dei suoi romanzi è Axl Reverte, personaggio in cui l’autore proietta se stesso. Alla presentazione del suo ultimo lavoro è presente Anna, ma anche un’altra figura ambigua, una donna che tenterà profondamente Dario.
In Cuio di Alberto Corradi, un vampiro ha trovato alloggio nella cattedrale di Milano. La sua vita scorre tranquilla tra una “bevuta” e l’altra, addolcita dall’amore di Cristiana, una prostituta dei bassifondi. Finché un giorno Cristiana viene assassinata.
In Rossa Apocalisse di Liri Trevisanello, Paolo Fulcanelli, responsabile del laboratorio L.T.S. di Milano, ordina un carico di plasma dalla Francia. Il plasma, tuttavia, non è proprio “puro” e un’altra pandemia incombe sulla società.

Per quanto riguarda gli altri racconti, alcuni ci sono sembrati abbastanza approssimativi e frettolosi nello sviluppo della trama, altri privi di sostanza, focalizzati solo sul tentativo di generare disgusto, altri ancora sono risultati un po’ troppo autocontemplativi, specchi in cui l’autore ammira compiaciuto i propri artifici retorici e l’Orrido fine a se stesso.

Risorse Web:
Coniglio Editore
 

sabato 1 agosto 2009

Maxi Dampyr - N.1

Titolo: MAXI DAMPYR, N.1
Episodi: 1.IL SIGNORE DELLE VESPE, 2.IL SEGRETO DEL BOSCO MAGICO, 3.OMBRE NELLA GIUNGLA
Soggetto e Scenegg.: DIEGO CAJELLI (ep.1,2), MICHELE MASIERO (ep.3)
Disegni: MAURIZIO DOTTI (ep.1), GIULIANO PICCININNO (ep.2), OLIVIERO GRAMACCIONI (ep.3)
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Ediz., pp.: S.BONELLI, 07-2009, 288

Disponibile nelle edicole da un paio di giorni il primo numero del Maxi Dampyr, volumone di circa trecento pagine con tre episodi inediti ed autoconclusivi.

Ne Il Signore delle Vespe, Harlan viene chiamato dall’amica Maud Nightingale e da Greg Utterson a Brighton, dove si stanno verificando degli strani fenomeni legati ad un vaso maledetto, trafugato dal nonno di Greg durante la rivolta dei Boxer in Cina. L’ufficiale inglese, però, non sapeva che l’oggetto portava con sé una maledizione, essendo la prigione del demone Yachong. Il vaso è conteso anche dalla malavita cinese di Brighton, il cui intervento finirà per liberare il demone. Harlan, Maud e Greg verranno aiutati nella lotta dal monaco Wu Hsiang Fei, colui che già imprigionò una volta Yaochong.
Ne Il Segreto del Bosco Magico, Harlan e Kurjak sono a Bomarzo, in Lazio, sulle tracce degli alchimisti Louis Skolnick e Curtis Armstrong. I due hanno scoperto che il famoso Parco dei Mostri, fatto costruire nel ‘500 da Vicino Orsini, è un vero e proprio percorso iniziatico, e, al soldo del miliardario Alexander Staropolis, vi stanno compiendo dei sacrifici rituali.
Nell’episodio Ombre nella Giungla, Harlan, Kurjak e Tesla sono in Brasile, nella regione del Pantanal, dove si stanno verificando degli orrendi massacri, ad opera di un gruppo di non morti, guidati dal vampiro Arkham.

Il Segreto del Bosco Magico è un’avventura tipicamente bonelliana che si svolge nella simpatica location italiana di Bomarzo, sede perfetta per un racconto orrorifico, le cui statue mostruose sono rese splendidamente da Picininno.
Assai avvincente Ombre nella Giungla, storia che unisce l’horror alle atmosfere avventurose care a Mister No, nell’ambientazione amazzonica, ben resa dal tratto morbido ed espressivo di Gramaccioni.
L’episodio più riuscito, però, è proprio il primo, cui è dedicata anche la bella cover di Riboldi, intitolato Il Signore delle Vespe. I disegni precisi e i giochi chiaroscurali di Dotti rendono assolutamente godibile questa storia di Cajelli, che unisce in maniera originale elementi fiabeschi, orrorifici e da crime story.
Una lettura piacevole che, come promette l’introduzione, potrà regalare qualche piacevole brivido nelle torride giornate estive.

Risorse Web:
Anteprima del Maxi Dampyr su uBC Fumetti
Il blog di Cajelli
Sergio Bonelli Editore