giovedì 29 luglio 2021

Maxi Dampyr - N.11

Testata: MAXI DAMPYR, N.11
Titolo: DAMPYR COLOR – LA BIBLIOTECA DELL’ORRORE
Testi: M. BOSELLI, M. COLOMBO, G. GIUSFREDI
Disegni: AAVV
Colori: ALESSIA PASTORELLO, MATTEO VATTANI et al.
Copertina: MATTEO VATTANI
Pagine: 128
Edizione: BONELLI, 07-2021

Il Maxi Dampyr di quest’anno si propone nella nuova formula antologica del “Dampyr Color”, con sei episodi tutti a colori realizzati da vari autori in una cornice narrativa ambientata nel Teatro dei Passi Perduti. Come spiega Mauro Boselli nella postfazione, le storie sono tutte legate a scrittori del genere fantastico e ai loro scritti, sancendo ancora una volta il legame tra Dampyr e il mondo della letteratura fantastica.

PROLOGO; IL DISPERSO (Boselli / Rossi / Pastorello)
Harlan conduce Ambrose Bierce in una particolare sala della Biblioteca dei Passi Perduti, dove sono custoditi i libri mai scritti degli autori preferiti di Nikolaus, da cui i due leggono alcune storie.
La prima di queste vede protagonista proprio Bierce, che nel giugno 1864 è tenente dell’esercito nordista nella Guerra di Secessione. Durante la battaglia di Kennesaw Mountain, l’avanzata delle truppe è impedita da un soldato sudista, che si spinge a ridosso delle linee nemiche con sprezzo del pericolo per indicarne le mosse ai suoi. Sarà Bierce a scoprire perché questo soldato sia invulnerabile alle pallottole.
Una classica storia di spettri di ambientazione guerresca, con i disegni di Luca Rossi realistici e cupi, e i colori di Alessia Pastorello carichi e notturni.

TSATHOGGUA (Colombo / Masellis)
Il 15 marzo 1937, il pastore Abramus Coulson si reca in ospedale a trovare Lovecraft, il suo mentore, perché il marchio di Tsathoggua sul suo braccio ha ripreso a sanguinare. Il marchio gli fu impresso da ragazzo in una tragica notte, in cui la sua famiglia fu trucidata dai mostri. Ma essendo il Solitario di Providence in fin di vita, quando Abramus viene trascinato nel mondo alieno di Tsathoggua la situazione sembra farsi disperata.
Affettuoso omaggio di Maurizio Colombo a HPL, in una storia onirica e visionaria che ci porta in un mondo inquietante. I disegni di Helena Masellis sono evocativamente evanescenti, con tratto sottile e colori lividi.


IL CASTELLO SUGLI APPENNINI (Giusfredi / De Stena / Vattani)
Durante un temporale, Edgar Allan Poe trova riparo in un antico castello disabitato sugli Appennini. Nella stanza da letto viene colpito dal ritratto ovale della bellissima Camilla dei Ponziani, moglie del pittore Andrea, il quale era amico del Cavaliere di Roccabruna. Quando lei morì, il Maestro esaudì la richiesta di Andrea, e così anche Poe ha modo di incontrare Camilla.
Una storia romantica, con manieri infestati, amori oltretombali, esecuzioni postume, solitudine, temi squisitamente tipici del Bostoniano, che Giusfredi riesce a trattare con destrezza creando una storia d’atmosfera. I disegni ombrosi e suggestivi di Francesco De Stena vengono ancor più caricati di plumbea malinconia dalla colorazione di Matteo Vattani.

DANVERS MANOR (Boselli / Scibilia)
Una notte lo scrittore Edward Benson riprende a fare un vecchio incubo ricorrente, in cui si trova in un cimitero abbandonato presso una chiesa in rovina. In un sogno successivo legge su una lapide il nome di Daniel Danvers, un suo compagno di college, che un’estate rinunciò ad andare a trovare nella tenuta di Tywin-on-the-sea. L’amica Mabel gli consiglia di andarci adesso, e Benson vi ritrova Daniel, che non è invecchiato di un solo giorno.
In questa storia Boselli tratta con delicatezza il difficile tema dell’omosessualità, fino all’accettazione finale da parte del protagonista della propria diversità, in un’epoca in cui non era qualcosa di socialmente accettabile. Strepitosi i disegni di Alessandro Scibilia, dallo spessore pittorico, che rendono meravigliosamente i verdi prati inglesi, le scogliere, le case e le ville inglesi, ma anche i personaggi vivissimi, ritratti in immagini quasi fotografiche.


I SETTE VOLTI DI MILANO (Giusfredi / Cropera / Pastorello)
In una lettera a Caleb Lost, il giornalista Giovanni Drogo racconta dello stravolgimento della sua vita avvenuto negli ultimi giorni. Da quando incontrò un barbone a cui non poté fare l’elemosina, iniziò a vedere facce mostruose ovunque: una prostituta, una vicina di casa, un poliziotto, la donna delle pulizie di cui è innamorato e persino il suo capo. Tutto avviene, secondo quanto gli aveva detto il barbone, a causa del fatto che egli possa vedere i “sette volti di Milano”, una capacità che segna il suo destino.
Nell’omaggiare Dino Buzzati, Giusfredi ci presenta una storia bella e inquietante, in cui i tic e le nevrosi del protagonista si ingigantiscono fino a sfociare (forse) nella follia. Scene di vita vissuta, in redazione, per strada, con i vicini, conferiscono veridicità alla storia, resa ancor più coinvolgente dalla narrazione in prima persona. Tra scorci milanesi e volti mostruosi, alternando realismo e scene fantastiche, Michele Cropera traduce adeguatamente in immagini il racconto, con un’ottima scelta delle inquadrature.


PRIGIONIERO DEI SARGASSI (Boselli / Baggi)
Nel 1918, durante la Prima Guerra mondiale, il tenente William Hope Hodgson era a Ypres, nelle Fiandre, quando due soldati, conoscendo i suoi racconti fantastici, lo avvicinarono. Hodgson racconta loro della sua disavventura sul mercantile “Homebird”, in rotta verso la Giamaica, che rimase bloccata tra le alghe del Mar dei Sargassi. C’era un’altra nave immobile in acqua, a cui venne mandata una scialuppa. Questa non arrivò mai a destinazione, perché fu attaccata da un calamaro gigante, a cui seguì l’assalto di un esercito di uomini pesce. Salvatosi miracolosamente, Hodgson giurò di non mettere più piede su una nave.
Boselli carica questo racconto di un incombente senso di minaccia, che sfocia in un’inquietante invasione proveniente dalle profondità del mare, narrata specularmente all’offensiva tedesca della Grande Guerra: l’orrore può venire da una Natura implacabile così come dall’uomo.
Spettacolari i disegni, che strabordano spesso dalla griglia, addirittura con ben tre vignette a tutta pagina, vere e proprie illustrazioni. Davvero inquietante poi l’esercito degli uomini pesce ritratto da Alessando Baggi, maestro di mostruosità grafiche.

EPILOGO (Boselli / Genzianella / Pastorello)
Nella biblioteca del Teatro dei Passi Perduti alcuni libri cadono dagli scaffali, da cui occhieggiano seducenti donne ragno, carmille e giganti insetti kafkiani. Harlan e Bierce realizzano di aver sfogliato abbastanza libri per la giornata.

In conclusione il Dampyr Color si rivela un albo molto bello e davvero speciale. L’unico appunto possibile è che gli spettacolari disegni soffrono un po’ il classico formato bonelliano: avrebbero meritato una taglia più grande e la carta patinata, per poter essere apprezzati in tutto il loro splendore.



Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Maurizio Colombo su Wikipedia
Pagina Facebook di Giorgio Giusfredi
Luca Rossi su Wikipedia
Sito di Helena Masellis
Blog di Francesco De Stena
Il blog di Alessandro Scibilia
Michele Cropera su Facebook
Alessandro Baggi su Wikipedia
Nicola Genzianella su Wikipedia
Pagina Facebook di Matteo Vattani
Blog di Alessia Pastorello
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr

sabato 24 luglio 2021

Zagor - N.672

Testata: ZAGOR GIGANTE, N.672 (Zenith Gigante 723)
Episodio: IL PRESAGIO
Testi: JACOPO RAUCH
Disegni: RAFFAELE DELLA MONICA
Copertina: ALESSANDRO PICCINELLI
Lettering: VALENTINA PEJRANO
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 07-2021

Questo mese Zagor è di nuovo alle prese con i vampiri. Il presagio è il primo episodio di una lunga saga, a celebrare i sessant’anni di Zagor con una trasferta in Europa sulle tracce del barone Rakosi, che durerà per cinque mesi e che si concluderà con “un drammatico epilogo”.

Zagor e Cico sono a Fairmont, impegnati con gli amici indiani del posto a cacciare un enorme orso assassino. L’inseguimento dell’animale porta i cacciatori nella sacra Palude delle nebbie, dove Zagor ha la visione di un castello, di un cimitero e del barone Rakosi. Più tardi, ripresosi dalla dura lotta con l’orso, Zagor riceve una lettera di Frida Lang, la quale lo informa che il suo findanzato Manfred, già vittima della vampira Varga, risvegliatosi da un tremendo incubo in cui vampirizza una donna vede sparire il suo riflesso nello specchio.

Dopo i festeggiamenti serali in cui Cico non manca di cacciarsi in qualche guaio, lo Spirito con la Scure e il suo compagno partono per Bergville, la cittadina in cui Zagor affrontò in passato il barone vampiro con l’aiuto del dottor Metrevelic.
Tra i paesani fervono i preparativi per la festa di fidanzamento di Piotr e Anna, quando giungono Zagor e Cico, che vengono accolti a braccia aperte. Mentre Cico si aggira per le cucine, Zagor informa il dottore dei fatti e del suo timore di un ritorno di Rakosi, che potrebbe aver steso il suo influsso su Manfred. Il vampiro in effetti non tarda a manifestarsi, proprio durante la festa di fidanzamento, prendendo possesso del corpo di Aline, la figlia di Metrevelic, per lanciare le sue minacce di morte e distruzione.

Questo volume propone di fatto un episodio preparatorio alla lunga saga vampiresca di Zagor, che fa da introduzione per il seguito della vicenda e da raccordo con le precedenti storie in cui lo Spirito con la Scure ha affrontato il vampiro Bela Rakosi, fin dalla prima avventura di Nolitta e Ferri uscita nel lontano 1972. Com’è naturale, è l’avventura a farla da padrona nel racconto, in particolare con la caccia all’orso nella foresta, mentre la trama vampiresca è più che altro basata su visioni e vaghe minacce, compreso il suggestivo antefatto londinese. Immancabili le dissaventure e le gag che vedono protagonista il sempre affamato Cico.
I disegni di Della Monica sono ben realizzati e presentano un tratto pulito, per lo più impsotati sulle canoniche tre strisce, con alcune vignette doppie o quadruple, che danno più respiro alle tavole. Belli in particolare gli scorci della foresta e del villaggio indiano, e le dinamiche scene con i pipistrelli.

Risorse Web:
Jacopo Rauch su ComicsBox
Raffaele Della Monica su Wikipedia
Zagor su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Zagor

domenica 18 luglio 2021

The Professor - Nistarim

Testata: THE PROFESSOR (Nuova serie N.1)
Episodio: NISTARIM
Testi: ROBERTO LEONI
Disegni: RICCARDO INNOCENTI
Copertina: F. MOBILI; col: SEGALA
Copertina ltd edn: F. TOMASELLI
Creaz. personaggio: CORBETTA
Lettering: ANDREA CUNEO
Pagine: 56
Edizione: GARAGE 11 AUTOPRODUZIONI, 03-2021

Dopo una riuscita campagna di crowdfunding, nel marzo 2021 The Professor è tornato con un nuovo formato 30x21 e un’edizione destinata al circuito delle fumetterie, con la copertina di Francesco Mobili e Francesco Segala (che si è occupato della colorazione). Come regalo ai sostenitori, i curatori hanno realizzato anche un’edizione limitata in 250 copie e numerata, con la copertina di Francesco Tomaselli e l’elenco dei nomi di chi ha fornito il proprio sostegno in quarta di copertina.
La stessa modalità di produzione è stata avviata per il prossimo numero, la cui uscita è programmata per l’autunno 2022. Per avere informazioni e sostenere il progetto si può contattare la Garage 11 via email o sulla pagina Facebook di The Professor.

Impero Austro-Ungarico, 1884. Padre Sebastiano Rizzo e due membri di una confraternita interreligiosa giungono al Monastero delle Suore recluse benedettine, nel Tirolo meridionale, dove scoprono che le sorelle sono state trucidate e il Tanakh nero, una Bibbia satanica, trafugato dagli adepti dell’Ordine del nove nero.
Padre Rizzo parte subito per l’Inghilterra e dopo un lungo viaggio raggiunge il professor Lowe all’UCL. Strappatolo a un incontro con Arthur Conan Doyle e il suo mentore, il professor Bell, Sebastiano informa Benjamin che l’unica copia completa del Tanakh nero, custodita a Londra dalla confraternita, contiene le informazioni per individuare gli zaddiq nistar, ovvero i 36 giusti di ogni generazione, ora in grave pericolo in seguito al furto della copia del Monastero. Prima di poter agire, i due vengono attaccati da quattro monaci neri, che uccidono padre Rizzo.

I tatuaggi sui corpi dei monaci uccisi indicano la loro appartenenza ai Dossen Mob, banda guidata dai fratelli Haskins. L’ispettore Stevenson sguinzaglia gli agenti di Scotland Yard, i quali durante la notte arrestano quasi tutta la banda, mentre i due capi sono in salvo con il demone Telal, che pianifica l’eliminazione di Lowe. Quando il professore viene attaccato da Telal, la sua mano meccanica, però, si rivela un formidabile strumento di difesa.
Scoperto il nascondiglio della copia completa del Tanakh nero, Lowe avrà bisogno di tutto l’aiuto di Conan Doyle, di Bell e della polizia per sventare la più vicina profezia satanica riportata sul libro, fin troppo prossima a realizzarsi.

Questo nuovo episodio di The Professor presenta una ricca trama e un racconto ben calato nella realtà contemporanea ai personaggi, grazie a molti riferimenti a opere, personaggi, fatti di cronaca e luoghi. Gli elementi esoterici e quelli storici in particolare risultano elementi portanti della storia, ad esempio con le figure di Bell (colui che ispirò Sherlock Holmes) e di Doyle, che all’epoca aveva uno studio medico a Southsea e stava scrivendo la prima storia di Sherlock Holmes, Uno studio in rosso. Il personaggio di Benjamin risulta sempre caratterizzato da grande umanità e senso di solidarietà, ad esempio quando insiste per ospitare Doyle nella sua casa, con il pretesto della necessità di averlo vicino per le indagini.
Le maggiori dimensioni del volume consentono a Innocenti di strutturare le tavole con quattro e a volte cinque strisce, con un taglio alla “francese”. Il tratto dell’artista è chiaro e pulito, che offre una lettura scorrevole per meglio calarsi nella storia.
Vale la pena indicare infine l’utilità dei paratesti, in particolare la biografia di Lowe, che aiuta a riprendere il filo del racconto interrotto nel novembre 2017, e la postafazione dello sceneggiatore Roberto Leoni, che spiega che con Corbetta ha ideato un vero e proprio reboot di The Professor, con una revisione che parte dal nome del protagonista Lowe, più evidentemente ebreo rispetto al precedente adattamento anglofono Love.

Risorse Web:
Pagina ufficiale di The Professor
Pagina Facebook di The Professor
Pagina Facebook di Riccardo Innocenti
Francesco Mobili su ComicsBox

sabato 17 luglio 2021

The Professor - N.6

Testata: THE PROFESSOR, N.6
Episodio: POLVERE
Testi: CRISTIANA ASTORI
Disegni: FRANCESCO MOBILI
Creazione personaggio e copertina: ANDREA E. CORBETTA
Supervisione: ROBERTO LEONI
Lettering: ANDREA CUNEO
Pagine: 96
Edizione: ERREDI GRAFICHE EDITORIALI, 10-2017

Il numero 6 di The Professor è l’ultimo della serie da edicola in formato bonelliano. Bisognerà poi aspettare al 2021 per ritrovare Benjamin Love con nuove avventure, in fumetteria.

Neil Garrick, studente dell’UCL, ha ereditato l’isola gallese di Hell Bay, che fino a qualche decennio prima era sede di Bone Rock, carcere femminile di massima sicurezza. Garrick ha lanciato una sfida: chi riuscirà a superare una notte sull’isola vincerà un premio di mille sterline. Il professore è consapevole dei rischi dell’impresa, poiché sull’isola sono frequenti sparizioni e morti, preannunciate dal sollevarsi nel vento della cenere dei corpi bruciati degli appestati del Seicento. Love non può che recarsi a Hell Bay per per cercare di proteggere gli sfidanti.
Gli ospiti si riuniscono nel salone della fortezza: l’esploratore Arthur Mason, il giornalista Randall McKenzie, la “donna perduta” Emily Fisher, la medium Madame Blavatsky e Lady Emma Blackman, direttrice del manicomio di Bethlem.

Durante la cena Madame Blavatsky va in trance, e con voce spiritica annuncia la morte di tutti; poco dopo Love salva per un pelo Emma dalla caduta di un grosso lampadario. Garrick si dà alla fuga, portandosi la nave e dicendo che tornerà l’indomani.
Emma si chiude nella sua stanza dedicandosi allo studio, poi raggiunta e confortata dal dottor Douglas Morgan, il quale dice di essere stato mandato da Garrick. Love, McKenzie, Blavatsky e Mason, invece, vanno in ricognizione e trovano il diario di un’ospite, Annie Wilkes, che racconta degli orrori inflitti dai medici alle ospiti di Bone Rock. Tra le mura della fortezza, però, non tarda a comparire la cenere annunciatrice dell’arrivo dei fantasmi delle detenute, e iniziano così le uccisioni ai danni degli ospiti di Garrick. Love e Blavatsky dovranno mettere in campo le loro conoscenze esoteriche e la loro intraprendenza per fermare il massacro degli ospiti e salvare la scettica Emma.

Con Polvere Cristiana Astori imbastisce una superba e claustrofobica storia di fantasmi, forte di un racconto ben strutturato e basato su un solido background di leggende e teorie esoteriche. I fantasmi affrontati da Love sono nati dalla stupidità e dalla cattiveria dell’uomo: «Violenza chiama violenza», scriveva la detenuta (dal nome kinghiano) Annie Wilkes nel suo diario. Altro tema portante è il confronto tra la positivista Emma e la mistica Blavatsky, in cui Love non esita a prendere le parti di quest’ultima. Nonostante questo e nonostante quello che vede, Emma però continua a non credere, portavoce di una scienza miope e oscurantista rispetto ai misteri dello spirito.
Articolata e molto libera la costruzione delle tavole di Mobili, con vignette su due, tre, quattro e anche cinque strisce, talvolta liberate dalla gabbia, e varie splash page. L’atmosfera creata dai disegni è fumosa e spettrale, come richiede la storia. Lo stile dell’artista è efficace pure nel rappresentare l’orrore, come nelle scene della trance di madame Balvatsky, dell’aggressione spiritica di Mason e di Fisher, e di una bambola dall’espressione malvagia, squisitamente horror.



Risorse Web:
Pagina ufficiale di The Professor
Pagina Facebook di The Professor
Cristiana Astori su Wikipedia
Francesco Mobili su ComicsBox
Erredi Grafiche Editoriali

venerdì 16 luglio 2021

The Professor - N.5

Testata: THE PROFESSOR, N.5
Episodio: TROLL
Testi: GIANCARLO MARZANO
Disegni: PAOLO D’ANTONIO
Creazione personaggio e copertina: ANDREA E. CORBETTA
Supervisione: ROBERTO LEONI
Lettering: ANDREA CUNEO
Pagine: 96
Edizione: ERREDI GRAFICHE EDITORIALI, 07-2017

Mentre cerca di rilassarsi fumando una pipa al Bloomsbury Pipe Club, il professor Love apprende da Bram Stoker, scrittore e direttore del Lyceum Theatre, del naufragio del Prometheus sulle coste di un’isola delle Orcadi avvenuto la settimana precedente. Stoker è incuriosito dal fatto che l’equipaggio sia stato ucciso prima dell’impatto con gli scogli, forse per opera di pirati sanguinari. Ma la spiegazione non lo convince: lo scrittore è insospettito dalla scomparsa del diario di bordo, in quella che appare una vicenda oscura che potrebbe essere un ottimo spunto per il suo nuovo romanzo. Non senza qualche titubanza, Stoker coinvolge Love in un’indagine sul luogo per scoprire di più sull’accaduto.

Ben presto i due giungono all’isola di Hoy, prendendo alloggio all’Old Man’s Inn. Il mattino seguente vengono informati dagli isolani dell’ennesima scomparsa di pecore e dell’uccisione di un cane. Secondo una vecchia donna sarebbe stato un troll, una delle creature che furono padrone delle Orcadi prima dell’avvento degli uomini. Per un attimo le parole della vecchia acquistano un’eco sinistra quando il sole si oscura: ma non è un’eclissi, bensì la geografa Sheila Combs su una mongolfiera.
Le uccisioni continuano, e la seguente vede vittima un uomo. Si decide di fare una battuta di caccia per trovare il mostro, a cui partecipano tutti gli isolani. Le ricerche risultano infruttuose, ma nella battuta Love e Stoker vengono a sapere della casa dello Straniero, un vecchio rudere appartenuto il secolo precedente a un europeo, si dice condannato a morte in Irlanda. Stoker e Love vi ritornano in seguito da soli e con l’aiuto di Furio vi rinvengono un laboratorio segreto. È la conferma dei sospetti del professore che le uccisioni di quei giorni sono collegate ai resoconti di viaggio del capitano Robert Walton, colui che raccolse la testimonianza della tragedia di Victor Frankenstein e della sua creatura.

In questo episodio, Marzano presta un appassionato omaggio a Frankenstein e soprattutto a Dracula, la cui storia, nel mondo di The Professor, è ispirata proprio ai fatti narrati in questo albo. E, guarda caso, Stoker baserà il personaggio di Van Helsing proprio su Benjamin Love. Risulta simpatica l’idea di inserire Bram Stoker nella vicenda, insieme alla Creatura di Frankenstein, in un mélange narrativo che unisce personaggi storici e letterari a figure del folklore. Riuscito anche il personaggio di Miss Combs, che dà una nota umoristica al racconto. Il taglio a tratti ironico di Marzano emerge anche nelle parole di Love, ad esempio durante le indagini quando, facendo il verso a Sherlock Holmes, sostiene che «quando le risposte razionali vengono meno, per trovare soluzioni appropriate, bisogna porsi domande insensate».



Risorse Web:
Pagina ufficiale di The Professor
Pagina Facebook di The Professor
Giancarlo Marzano su Wikipedia
Erredi Grafiche Editoriali

giovedì 15 luglio 2021

The Professor - N.4

Testata: THE PROFESSOR, N.4
Episodio: SIRENA
Testi: CARLO A. MARTIGLI, GIULIA CARLA DE CARLO, ROBERTO LEONI
Disegni: GERMANO GIORGIANI
Creazione personaggio e copertina: ANDREA E. CORBETTA
Supervisione: ROBERTO LEONI
Lettering: ANDREA CUNEO
Pagine: 96
Edizione: ERREDI GR.ED., 05-2017

Benjamin viene invitato dall’amico Raimondo del Balzo, conte di Sangro, alla sua villa di Napoli. I due erano diventati amici in occasione di alcune conferenze tenute da Love anni prima a Napoli e fu proprio il Conte a regalargli il mastiff Furio, allora cucciolo. Il professore si imbarca quindi a Southampton con l’amato cane. Una sera, durante il viaggio, sente sul ponte un canto soave e ritrova la donna già intravista per strada a Londra e che aveva agitato Furio. Sfuggente come sempre, la donna sparisce, per mostrarsi solo diversi giorni dopo, quando la nave è quasi a Napoli, e si lascia baciare da Love. Poi svanisce nel nulla davanti agli occhi increduli di Benjamin.
Al porto, Love viene accolto dal Conte, e condotto in carrozza attraverso i bassi di Napoli, in cui vede il popolino della città e rimane colpito da una fattucchiara che sembra saperla lunga. Rimane però stupito dalla durezza con cui del Balzo tratta i popolani.

Nella villa del Conte, nelle notti seguenti Love assiste all’apparizione del munaciello, che sembra volerlo guidare da qualche parte. Quando si decide a seguirlo, il professore finisce al Palazzo di città del Conte, che del Balzo ereditò dal suo antenato, il principe di Sansevero.
Nei giorni seguenti, Raimondo cerca di scoraggiare il suo ospite a visitare il palazzo. Il professore capisce di dover fare da solo e vi si reca nottetempo. Vi scoprirà il segreto che lega del Balzo al suo antenato, che uccise varie persone per i suoi esperimenti e in particolare una serva, che si rivelerà essere Melusina, la donna vista da Love sulla nave e colei che l’ha voluto a Napoli.

L’ambientazione napoletana, nell’alveo delle leggende del principe di Sangro, conferisce un alone magico alla vicenda, frammischiandosi ad altri aspetti magici della città partenopea: il munaciello, le anime pezzentelle, gli spiriti, la leggenda di Melusina, rivelatori di un rapporto particolare con la morte da parte dei napoletani, che sembrano tutto sommato a loro agio con queste manifestazioni sovrannaturali. Come spiega il Conte a Love, «È come se i vivi e i morti fossero un tutt’uno. Come se i vivi potessero influenzare i morti e viceversa».
Suggestivi i disegni di Giorgiani, che ritraggono un Conte/Principe somigliante a Christopher Lee. Le visioni sono opportunamente realizzate con tratto più chiaro, in sequenze dal taglio cinematografico. Le fattezze dei personaggi sono rese abilmente, spesso sporcate con le ombre o i segni della vecchiaia, su tutti il volto dell’inquietante fattucchiara.



Risorse Web:
Pagina ufficiale di The Professor
Pagina Facebook di The Professor
Carlo Martigli su Wikipedia
Sito ufficiale di Giulia Carla De Carlo
Pagina Facebook di Germano Giorgiani
Erredi Grafiche Editoriali

mercoledì 14 luglio 2021

The Professor - N.3

Testata: THE PROFESSOR, N.3
Episodio: FOLLIA
Testi: CRISTIANA ASTORI
Disegni: RICCARDO INNOCENTI
Copertina: ANDREA E. CORBETTA
Creazione personaggio e supervisione: A. E. CORBETTA
Lettering: ANDREA CUNEO
Pagine: 96
Edizione: ERREDI GRAFICHE EDITORIALI, 03-2017

La giovane e avvenente Lady Emma Blackman, direttrice del manicomio di Bethlem, viene convocata a Scotland Yard insieme a Benjamin Love per fare da consulente in alcuni casi di omicidi inspiegabili perpetrati da esponenti dell’aristocrazia, probabilmente causati da improvvisi raptus di follia. L’ispettore Stevenson spiega che poco prima dei delitti gli assassini avevano ricevuto delle lettere anonime con dei simboli esoterici: un pentacolo, un Bafometto, un caprone. Secondo la Blackman si tratta di gesti di squilibrati, ma Love è incuriosito dai simboli. Tra di loro nasce così una complice rivalità, e l’uno scommette che i delitti siano collegati alla magia, l’altra all’effetto di droghe.
La polizia non riesce a tenere nascosto alla stampa il successivo assassinio, poiché avvenuto in pubblico, ad opera di Lord Ruthven. Quest’ultimo caso fornisce nuovi indizi, e tutto sembra ricondurre al famigerato Hellfire Club di Lord Dashwood, il quale però rifiuta qualsiasi aiuto a Love.

Benjamin otterrà altri spunti per le indagini da uno strano paziente di Emma, sosia di Edgar Allan Poe e fanatico delle opere dello scrittore bostoniano. Intanto Lady Blackman riesce ad avere qualche notizia dal suo sgradito corteggiatore, il duca di Nottingham.
Giunti separatamente, Lady Blackman e il professor Love si ritrovano nottetempo a indagare insieme tra le sale dell’Hellfire, dove recuperano il registro con i nomi degli iscritti e assistono a una strana cerimonia pagana che vede protagonista proprio il duca di Nottingham.
La resa dei conti ha luogo a un ricevimento della Regina, festa animata da uno spettacolo di illusionismo del Grande Baldini. Le cose sembrano precipitare quando a Emma viene mostrato un asso di picche, simbolo che innesca in lei una reazione inaspettata.

Cristiana Astori tesse una storia impeccabilmente congegnata e dal taglio cinematografico, in cui ci sono l’indagine, dei cattivi intoccabili e privi di scrupoli, la storia d’amore in boccio, con tanto di salvataggio in extremis della regina Vittoria. Il racconto è arricchito da riferimenti al mondo letterario e storico dell’Inghilterra vittoriana e ovviamente a Poe, che gioca qui il ruolo di un Renfield. La pazzia, sembra suggerirci l’autrice, è quanto mai prossima alla genialità, e di sicuro il folle personaggio è fonte di rivelazioni illuminanti per l’indagatore Love. Decisamente riuscito il personaggio della “ribelle” Emma, che non solo avvia una divertente querelle con Benjamin sulla contrapposizione tra scienza a magia, ma che soprattutto si oppone alle discriminazioni e agli obblighi che la sua società impone alle donne.
Le tavole, per lo più su tre strisce, mostrano una certa varietà nell’impostazione delle griglie. Innocenti pone molta cura nella rappresentazione delle espressioni, soprattutto di Emma, e nel conferire dinamismo alle scene d’azione, forti di ottime inquadrature.



Risorse Web:
Pagina ufficiale di The Professor
Pagina Facebook di The Professor
Cristiana Astori su Wikipedia
Pagina Facebook di Riccardo Innocenti
Erredi Grafiche Editoriali

martedì 13 luglio 2021

The Professor - N.2

Testata: THE PROFESSOR, N.2
Episodio: REVENANT
Testi: GIANCARLO MARZANO
Disegni: FRANCESCO MOBILI
Copertina: ANDREA E. CORBETTA
Creazione personaggio e supervisione: A. E. CORBETTA
Lettering: ANDREA CUNEO
Pagine: 96
Edizione: ERREDI GRAFICHE EDITORIALI, 01-2017

Benjamin Love è a Giverny, in Normandia, chiamato da un suo amico, il pittore Claude Monet. Nel paesino si stanno verificando strani episodi di “ritornanti”: defunti, da poco sepolti, che vengono veduti dai loro familiari e le cui bare vengono puntualmente trovate vuote.
Uno dei ritornanti, il nerboruto zombi Cluzot, è in cella, dopo aver ucciso un necroforo. Mentre viene visitato dal dottor Menziers e da Love, che ne verificano la mancanza di battito e di respiro, Cluzot si risveglia e riesce a fuggire. Si reca in un boschetto vicino e raggiunge una figura incappucciata, seguito da Love e Monet, che devono poi difendersi a forza di picconate per non esserne sopraffatti.

Purtroppo anche Blanche, la figlia di Monet, sembra aver contratto il morbo che trasforma in ritornanti: la malattia iniziò dopo una visita di Toussaint, servo e braccio destro del marchese di Hauteville, da poco rientrato da Haiti.
Love si reca in visita al castello di Hauteville, con il pretesto di fare da intermediario per la vendita di un quadro di Monet. Il professore viene accolto in maniera ospitale, ma ha modo di osservare il trattamento crudele riservato agli schiavi del marchese e nota la presenza al suo fianco della concubina Camille, figlia di Toussaint. Inoltre sul cancello del castello nota dei simboli vudù, identici a quelli del cancello del cimitero donato da Hauteville alla cittadina. In effetti nel castello si nascondono orribili segreti legati a tremendi riti vudù. Ma Love scoprirà che non è Hauteville il vero padrone e l’houngan che possiede le anime degli zombi di Giverny.

Il secondo episodio di The Professor si pregia di una storia ben costruita, che scorre con un buon ritmo e avvincenti colpi di scena. Nel racconto Marzano dà una certa enfasi ai temi del razzismo e dello schiavismo, ancora duri a morire nelle idee dei nobili ottocenteschi come il folle sadico Hauteville, e strettamente legati alla natura degli zombi del folklore haitiano, ben diversi dai mostri romeriani. L’estrazione cinematografica di Marzano risulta comunque evidente in un colto gioco di fine citazionismo, come di pellicole classiche e di culto quali L’isola degli zombies. La ciliegina sulla torta è la presenza tra i personaggi del grande Monet, di cui Love è amico e di cui sa apprezzare l’arte, con un tocco storico decisamente azzeccato.
Ottimo il lavoro di Mobili ai pennelli, con un particolare uso di ombre ed effetti sonori, e un po’ di sano splatter, come nelle scene dell’uccisione e della dissezione dello zombi. Molto efficaci le espressioni dei personaggi e le caratterizzazioni grafiche degli zombi Cluzot e Blanche.



Risorse Web:
Pagina ufficiale di The Professor
Pagina Facebook di The Professor
Giancarlo Marzano su Wikipedia
Francesco Mobili su ComicsBox
Erredi Grafiche Editoriali

lunedì 12 luglio 2021

The Professor - N.1

Testata: THE PROFESSOR, N.1
Episodio: GOLEM
Testi: CARLO A. MARTIGLI
Disegni: PAOLO D’ANTONIO
Copertina: ANDREA E. CORBETTA
Creazione personaggio e supervisione: A. E. CORBETTA
Lettering: ANDREA CUNEO
Pagine: 96
Edizione: ERREDI GRAFICHE EDITORIALI, 11-2016

Il primo numero di The Professor uscì in edicola nel novembre 2016, dando il via alla prima serie di sei numeri, pubblicati con cadenza bimestrale.

Nel 1845 il piccolo Benjamin Love viveva con la famiglia a Praga, quando assistette al massacro dei genitori ad opera di una donna dalla folta chioma bruna e alcuni uomini incappucciati. Benjamin fu preso sotto l’ala di rabbi Moshe, che lo affidò a una famiglia adottiva e lo istruì nelle arti mistiche e nella Kabbalah.
Londra, 1880. Moshe rivela a Love il sospetto che il golem, creato nel 1580 dal rabbino Judah Loew e da tempo nelle mani degli assassini dei genitori, sia tornato.
Love trova un aiuto nelle sue ricerche da una sua studentessa all’University College of London. Anna, figlia adottiva del conte di Herrick ha infatti la capacità di vedere il futuro e predice al professore l’ennesimo delitto ai danni della comunità ebrea: toccherà a uno degli studenti di Love.

La responsabile dei delitti è la Regina di Saba, che cerca vittime da dissanguare, con l’intento di trovare la rossa linfa in grado di riportare in vita il golem. In realtà è proprio Love il prescelto il cui sangue può ridare vita alla creatura di argilla, essendone l’ultimo dei custodi.
Moshe capisce che la situazione è critica e fa recapitare a Love una preziosa mano meccanica costruita da Jehuda Loew: grazie a un potere pari a quello dell’angelo vendicatore, è l’unica arma in grado di contrastare il golem, che Love monta sul suo braccio monco.
Venuto a conoscenza della morte del conte di Herrick, Love va a fare le condoglianze ad Anna, che è in realtà è l’assassina del padre. Anna droga il professore per congiungersi carnalmente con lui e renderlo così impuro. Al risveglio Love non ricorda niente e trova il suo fido mastino Furio massacrato.
Il nostro professore scoprirà così di dover affrontare non solo la Regina di Saba, ma anche il suo braccio destro Anna, la quale nasconde l’identità di Lilith, donna vampiro generata da un demone e una donna umana.

Il primo numero di The Professor propone una storia appassionante e forte di un background convincente, che verrà approfondito negli episodi successivi. Coinvolge l’ambientazione londinese con le tipiche strade nebbiose, i pub malfamati, le brumose acque del Tamigi. Particolarmente riuscito è il protagonista, Benjamin Love, con la sua aria perbene e il suo aplomb tipicamente inglese, personaggio forte di un solido passato alle spalle che pesca a piene mani dalla mitologia ebraica, e soprattutto animato dalla vocazione della lotta alle forze del male, pur subendone in parte il fascino, e mostrando qualche contraddizione e indecisione, che lo rendono credibilmente umano.



Risorse Web:
Pagina ufficiale di The Professor
Pagina Facebook di The Professor
Canale Youtube di The Professor
Carlo Martigli su Wikipedia
Erredi Grafiche Editoriali

domenica 11 luglio 2021

The Professor - N.0

Testata: THE PROFESSOR, N.0
Episodio: THE PROFESSOR
Testi: GIANCARLO MARZANO
Disegni, copertina e lettering: ANDREA CUNEO
Creazione personaggio e supervisione: ANDREA E. CORBETTA
Pagine: 16
Edizione: ERREDI GRAFICHE EDITORIALI, 10-2016

Nell’ottobre 2016 fu pubblicato il numero zero di una nuova serie a fumetti, The Professor, che ad oggi conta, oltre a questo breve spillato, sei numeri nella prima serie in formato bonelliano, usciti tra 2016 e 2017, e un albo in grande formato distribuito nel circuito delle fumetterie e del web nel marzo di quest’anno. È da poco in lavorazione il nuovo numero, previsto per l’autunno del 2022.
Le principali particolarità di questa serie sono l’ambientazione vittoriana e le fattezze del protagonista, dichiaratamente ispirate a Peter Cushing. The Professor non solo ci interessa perché ha il volto del più iconico Van Helsing del cinema, ma anche perché tra i nemici affrontati compaiono spesso vampiri e ritornanti.

Inghilterra, fine Ottocento. Nell’aula di un’università londinese, il professor Benjamin Love tiene una lezione su spirito e materia, in cui sostiene l’esistenza dei vampiri. Dopo la lezione, Love incontra per strada la studentessa Sybil Seward, di cui ha capito la vera natura. Prima dell’inevitabile conclusione, la intrattiene parlando dei recenti delitti del vampiro di Carfax.
Scopriremo nel corso della serie che Love è professore ordinario di Scienze dell’Esoterismo e dell’Occulto presso la University College London (UCL), che vive in compagnia del suo fido mastiff Furio e che usa come arma un tremendo yo-yo dotato di lame.

Questo albetto introduttivo alla serie, a suo tempo distribuito in omaggio, conta sedici pagine, in cui facciamo la conoscenza del protagonista. L’ambientazione inglese di fine Ottocento e il volto dell’indimenticato attore britannico riportano alla mente le pellicole horror della gloriosa Hammer, a decenni di distanza dal suo periodo d’oro sempre molto amata dagli appassionati del genere.
Ben chiarisce gli intenti degli autori la presentazione del curatore Andrea E. Corbetta, di cui citiamo un passaggio: «I personaggi che incontrerà The Professor sono a volte figure conosciute e realmente vissute, altre del tutto immaginarie, ma sembreranno vere. Dalla Regina Vittoria a Sherlock Holmes, dai Thughs indiani seguaci della Dea Kalì a Jack lo Squartatore fino ai vampiri e agli spettri di una Europa misteriosa agitata da oscure pulsioni. Un humus epico, dove Benjamin Love, eroe suo malgrado e pieno di dubbi, è costretto all’azione».
I disegni di Andrea Cuneo si fanno apprezzare, capaci di evocare le strade londinesi del XIX secolo. Efficaci le espressioni dei personaggi e soprattutto di Sybil, prima sorpresa perché Love ha scoperto la sua identità, poi mostruosa quando manifesta la sua natura di vampira.



Risorse Web:
Pagina ufficiale di The Professor
Pagina Facebook di The Professor
Giancarlo Marzano su Craven Road 7
Andrea Cuneo su Wikipedia
Intervista ad Andrea Corbetta su Nocturno.it
Erredi Grafiche Editoriali

sabato 3 luglio 2021

Vampiri

Serie: VAMPIRI
Creatore: BENJAMIN DUPAS, ISAURE PISANI-FERRY, con ANNE CISSÉ
Interpreti: OULAYA AMAMRA, SUZANNE CLÉMENT, ALIOCHA SCHNEIDER
Durata, Orig.: 37’/44’, FRA
Prima italiana: NETFLIX, 03-2020
Nel marzo 2020 Netflix ha rilasciato la prima stagione della serie francese Vampiri, creata da Benjamin Dupas e Isaure Pisani-Ferry in collaborazione con Anne Cissé, e basata sul romanzo omonimo di Thierry Jonquet. Non è stata ancora annunciata la seconda stagione, ma secondo le voci che corrono sul web, l’uscita, che era prevista per lo scorso marzo, è solo rimandata.

Cinquecento anni fa un’epidemia falcidiò un’intera popolazione, lasciando i pochi sopravvissuti mutati geneticamente in vampiri. Per difendersi dagli umani, questi si organizzarono in una Comunità, presieduta da un Decano.
Oggi il capo dei vampiri di Parigi è Csilla Nemeth, coadiuvata dalla decana Belen. Martha Radescu, però, fuoriscì dalla Comunità dal 2003, dopo aver esposto Csilla al sole lasciandole il volto ustionato, poiché la riteneva responsabile della scomparsa del marito, il genetista Redouane Agur. Diciassette anni dopo Martha vive ancora a Parigi con i suoi quattro figli: due vampiri, Irina e Rad, e due umani più giovani avuti con Redouane, Andrea e Doina, che hanno evitato la trasformazione grazie alle pillole ideate dal padre.
Doina sta affrontando diversi problemi alla scuola superiore di Belleville, oltre a incomprensioni con gli amici e il boyfriend Nacer, e fastidiosi effetti collaterali causati dalle pillole. Quando smette di assumerle, si risveglia in lei la sete di sangue, ma Doina si rivela uno straordinario ibrido vampiro-umano immune alla luce solare.

Andrea scopre che gli sono state raccontate molte menzogne sulla scomparsa del padre e inizia a indagare, ottenendo l’aiuto di Elise, la scienziata che lavorava con lui a sperimentazioni su sangue e invecchiamento cellulare. Elise accetta la richiesta di Martha di provare a creare delle pillole più efficaci.
Rad e Irina vorrebbero da tempo rientrare nella Comunità, stanchi di una vita clandestina, ma Martha non vuole saperne. Le cose precipitano quando Csilla fa licenziare Rad, il cui posto al mattatoio era la fonte di sangue della famiglia, e soprattutto quando scopre che Doina si sta trasformando.
Csilla ha un figlio, Ladislas, che riesce a conquistare la fiducia di Andrea, mandandolo al massacro da un gruppo di vecchi clienti del padre Redouane. Ladislas stringe poi un’ambigua relazione con Doina. I due finiscono per salvarsi la vita a vicenda più di una volta, andando contro i piani delle rispettive famiglie e della Decana. Doina e Andrea dovranno guardarsi pure dai fratelli, in particolare da Rad, il quale nasconde un terribile segreto che sconvolgerà le vite di tutti.

Questa serie propone un nuovo punto di vista alla lettura del vampirismo come malattia: non si trasmette con il morso, ma è ereditato per via genetica. Questi vampiri bruciano al sole e si nutrono di sangue, però non hanno canini sviluppati e non sono immortali, ma invecchiano cinque volte più lentamente degli esseri umani.
I protagonisti non sono rappresentati come mostri inumani, ma come componenti di un nucleo familiare e anche come creature naturali, in quanto specie prodotta da una selezione darwiniana. E in effetti c’è qui una smitizzazione del vampiro, che pur rimanendo una creatura oscura si rivela non tanto diverso dall’essere umano, con altrattanti pregi e difetti.
Il racconto funziona anche in virtù di un convincente senso di quotidianità, ad esempio quando Martha per pranzo spilla il sangue da un samovar, o quando Doina si controlla i canini davanti allo specchio per vedere se sono cresciuti e più in generale affronta i suoi problemi adolescenziali in versione vampirica, convinta di essere un mostro.
Molti dei problemi dei Radescu, famiglia alquanto disfunzionale, nascono da errori e mancanza di comunicazione: alla ricerca della verità sulla sorte del padre Andrea si caccia in non pochi guai, Doina è un’adolescente allo sbando che la madre non riesce a capire, Irina e Rad non ne possono più della vita a cui sono costretti. Dal canto loro, i fratelli grandi non fanno granché per tenere unita la famiglia, fino al quando le parti si schierano l’una contro l’altra.
A questa realtà domestica si sovrappone la rivalità tra Martha e Csilla, più che tra i Radescu e la Comunità. Infatti i rapporti tra i giovani Radescu e gli altri vampiri non sono cattivi, e nel caso di Doina e Ladislas sfociano in un’attrazione fatale.
Considerando anche l’insolita ambientazione francese, in definitiva Vampiri risulta una piacevole sorpresa, diversa dalle tante serie televisive di argomento soprannaturale prodotte negli States.

EPISODI
1) Una ragazza del liceo come le altre (diretto da Vladimir de Fontenay – scritto da Benjamin Dupas & Isaure Pisani-Ferry)
2) Credo di essere un mostro (diretto da Vladimir de Fontenay – scritto da Benjamin Dupas)
3) Dimentica la tua vecchia vita (diretto da Vladimir de Fontenay – scritto da Benjamin Dupas con la collaborazione di Anne Cissé)
4) Un sangue, una legge, una madre (diretto da Marie Monge – scritto da Isaure Pisani-Ferry con la collaborazione di Benjamin Dupas)
5) A questo mondo tutto è possibile (diretto da Marie Monge – scritto da Charlotte Sanson con la collaborazione di Benjamin Dupas)
6) L’alfa e l’omega (diretto da Marie Monge – scritto da Benjamin Dupas & Sylvie Chanteux)



Risorse Web:
Pagina ufficiale di Vampiri
Vampiri su Wikipedia