Titolo: SHERLOCK HOLMES SOCIETY – I PECCATI DEL FIGLIO
Testi: SYLVAIN CORDURIÉ
Disegni: FABIO DETULLIO (ep.1), ANDREA FATTORI (ep.2)
Copertina: BERTRAND BENOIT
ISBN: 978-88-6911-966-8
Pagine: 96
Ed. orig.: ED. SOLEIL, 10/11-2018
Ed. it.: ED. COSMO, 08-2020
Nel mese di agosto la Editoriale Cosmo ha ripreso la pubblicazione della serie Sherlock Holmes di Cordurié, interrotta da circa due anni con l’albo Crime Alleys (uscito in Francia nel 2013/2014). In realtà questo ottavo volume sherlockiano dell’autore francese riparte dagli eventi di Sherlock Holmes e i viaggiatori del tempo, edito in Francia nel 2014/2016 e in Italia nel settembre 2016. Ne trattiamo poiché presenta tra i personaggi principali il vampiro Owen Chanes, già alleato del detective in Sherlock Holmes e i vampiri di Londra, prima uscita della Collana Weird Tales (la quale speriamo ci proporrà della Soleil, prima o poi, anche Dracula, l’Ordre des dragons di Corbeyran e Piccininno/Terzo/Fino).
20 agosto 1935. Birmingham viene distrutta da una bomba. L’attentato è opera dei terroristi guidati del geniale telepate Liam Holmes, figlio di Sherlock. Messo alle strette, Giorgio V, imperatore del Grande Regno, accetta le misure estreme proposte dal field marshal Cockrane: mandare il capitano Johnson nel passato per uccidere Sherlock Holmes. Liam, insieme all’invincibile uomo-robot Eschilo, riesce però a seguire Johnson nel salto temporale, giungendo nell’anno 1895.
In quel tempo Sherlock Holmes è a Vienna con la donna demone Lynn Redstone (protagonista dell’albo La Mandragora), per reclutare il vampiro Chanes nella sua fondazione. Chanes accetta e viene condotto a Londra, dove Holmes ha fatto preparare una speciale miscela di droghe per tenere a freno la sua sete di sangue. In una fumeria, Holmes e Chanes vengono attaccati da Johnson, che viene rallentato dal vampiro, il quale è costretto a sacrificare il proprio corpo per attutire l’esplosione di una granata. Per fermare Johnson, però, ci vuole anche l’intervento di Liam ed Eschilo.
Liam può finalmente confrontarsi con il padre, da lui mai conosciuto. Il giovane Holmes racconta a Sherlock che il Grande Regno è una versione corrotta del Regno Unito di fine Ottocento, che sarebbe poi cresciuto devastando il continente e massacrando intere popolazioni. L’intento di Liam è di fermare Johnson, il quale a suo avviso vuole realizzare delle armi non convenzionali con delle sostanze chimiche. Sherlock crede alle parole del figlio e lo porta dal fratello Mycroft, del War Office. In tal modo agevola la realizzazione dei piani di Liam, che in realtà sono tutt’altro che amichevoli per il suo gruppo e per la città di Londra. Per contrastare questo formidabile avversario, a Sherlock servirà l’aiuto della madre con cui lo avrebbe concepito, la telepate Megan Connelly.
Procede un po’ a singhiozzo, come si diceva, l’originale vicenda di Sherlock Holmes reinventata da Cordurié, questa volta in territorio fanta-horror. Ripreso con un po’ di fatica il filo, la lettura è però come sempre avvincente. Spicca su tutti il personaggio di Liam, che, per quanto mente lucidamente mostruosa, ha anche delle sfaccettature di idealismo: in quella che considera la sua missione, pur spietata e sanguinaria, egli lotta contro i maggiori fautori di ingiustizie del suo tempo. Liam ha in effetti un che di eroico, cosa per esempio evidente nella sua accettazione di un viaggio nel tempo a senso unico, nella consapevolezza che non potrà tornare indietro. Lo Sherlock di Cordurié, poi, è alquanto diverso dal personaggio doyliano, senz’altro più umano, di sicuro più fallibile. Si rammarica di non essere riuscito a “leggere” la personalità del figlio, cosa per lui di solito piuttosto semplice. Ma conserva l’originale integrità, in particolare quando la “possibile” moglie (il termine non è casuale, essendo questa una storia che presenta realtà parallele), nel concitato finale, fa la scelta più risolutiva ma anche eticamente meno accettabile.
Sempre notevoli i disegni di questa serie, che pure soffrono in questa edizione del formato più piccolo dell’originale (ma a fronte di un prezzo più contenuto). Le tavole di Detullio sono particolareggiate e ricchissime di dettagli, con personaggi molto ben caratterizzati: su tutti Eschilo, con il suo look un po’ steampunk, consistente in impermeabilone e maschera con oculari che lo coprono completamente. I paesaggi londinesi sono ben realizzati, con i classici muri in mattoni, le lussuose magioni, le strade percorse da carrozze. Ottimi anche i disegni di Fattori, che concentra maggiormente l’attenzione sui personaggi e sugli interni dei magazzini e dei laboratori, in vignette più larghe che evocano un’alienante atmosfera post-industriale.
Risorse Web:
Pagina Facebook dello Sherlock Holmes di Cordurié
Sylvain Cordurié su Wikipedia
Scheda di Fabio Detullio sul sito della Bonelli
Pagina Facebook di Andrea Fattori
Editions Soleil
Editoriale Cosmo