domenica 20 novembre 2016

Speciale Dampyr - N.12

Testata: SPECIALE DAMPYR, N.12
Episodio: LA PORTA DELL’INFERNO
Testi: MORENO BURATTINI
Disegni: FABRIZIO LONGO
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: RICCARDO RIBOLDI
Pagine: 160
Edizione: BONELLI, 11-2016

Alla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, il professor Martelli fa una scoperta su un antico volume trecentesco, sotto il testo dell’Inferno di Dante: un testo scritto in avestico da seguaci di Zoroastro nel III secolo a.C., con formule in grado di aprire porte tra dimensioni parallele e creare un nuovo universo. Quando il professore lo legge viene trasportato in un mondo parallelo, uguale a quello creato da Dante, e si trova a fronteggiare le tre fiere del primo canto.
Harlan e Kurjak giungono a Firenze per indagare e incontrano il professor Montanari. Nella biblioteca, mentre i tre consultano il volume, il direttore viene ucciso dal demone Chemosh e il gruppo finisce nell’inferno dantesco. Per uscire sembra proprio si debba arrivare all’ultimo girone, come fece Alighieri dietro la guida di Virgilio. I nostri devono, così, superare il portale, la barca di Caronte e gli ignavi, ed affrontare Minosse. Dovranno poi oltrepassare il girone dei lussuriosi, dove intravedono Paolo e Francesca, quindi Cerbero, la palude Stigia e le mura della città di Dite, fino all’incontro con il Minotauro.
Intanto Tesla e Nikolaus partono per trovare gli amici. Nik evoca lo spok di Jeroslav Mestek, il maggiore esperto di Dante vissuto a Praga. Questo corregge l’ultima terzina dell’Inferno, cosa che faciliterà il ritorno a casa di Harlan e compagnia.

L’albo si basa su una trovata narrativa d’effetto, quella di calare Harlan nell’inferno dantesco, che ben si presta a una reinvenzione orrifica. La lettura risulta divertente, richiamando i ricordi dei canti della Divina commedia letti a suo tempo, man mano che i protagonisti attraversano i gironi inventati da Alighieri e che ritroviamo qui rappresentati fedelmente nei passaggi più importanti del testo. Non mancano le citazioni di alcune terzine più significative, e la più memorabile è senz’altro quella incisa sulla porta dell’inferno: «Per me si va nella città dolente / per me si va nell’eterno dolore / per me si va fra la perduta gente»... Ingegnosa l’uscita dall’ultima cerchia, che riporta gli eroi a casa, per cui risulta fondamentale l’aiuto esterno di Tesla e Nikolaus.
Longo svolge egregiamente il suo compito, dando il meglio nella realizzazione dei mostri dell’inferno, ben rappresentando la possenza Minosse o la cieca ferocia di Cerbero.



Risorse Web:
Moreno Burattini su Wikipedia
Scheda di Longo su Avalon Comic Art
Sergio Bonelli Editore
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