Titolo: I VAMPIRI DI CIUDAD JUAREZ (The Vampires of Ciudad Juarez)Autore: CLANASH FARJEONAnno: 2010Edizione italiana: GARGOYLE BOOKS, 2010Traduzione: CHIARA ZATTERONICopertina: GRAFICA GRAFEMA srlISBN: 978-88-89541-43-2Pagine: 294In libreria, dall’1° luglio,
I Vampiri di Ciudad Juarez di Clanash Farjeon, pubblicato dalla casa editrice Gargoyle. Dello stesso autore Gargoyle pubblicò, nel 2008,
Le Memorie di Jack lo Squartatore, un romanzo ambientato nell’Inghilterra vittoriana.
Michael Davemport, un giornalista freelance della rivista inglese Enigma, sta compiendo un viaggio coast to coast negli Stati Uniti per cercare qualcosa di sensazionale da scrivere e fare qualche ripresa documentaristica. Giunto a El Paso, la città del Texas confinante col Messico, fa la conoscenza di Chuck, un ex-poliziotto del Dea, che gli propone di riprendere il paesaggio desertico del confine.
L’indomani i due si ritrovano, all’alba, davanti al torrente che separa Juarez, in Messico, dagli Stati Uniti e Michael inizia a riprendere il paesaggio. Il passaggio di una tigre siberiana proprio davanti alla telecamera risveglia in Michael la passione per i felini, che il giornalista nutre da sempre. Michael quindi decide di seguirla attraversando il confine.
Nella città di Juarez, l’uomo perde le tracce del maestoso felino e, poco dopo, subisce un'aggressione da parte di alcuni malviventi scesi da una limousine, che gli rubano la cassetta con le preziose riprese e il passaporto.
Dopo qualche difficoltà Michael riesce a tornare negli USA, ma è disposto a tutto per riavere la cassetta; a nulla valgono i tentativi di dissuasione di Chuck, il quale ha perso un figlio a causa della potente famiglia di narcotrafficanti che regna su Juarez, capeggiati da Amado Portillo, proprietario della tigre.
L’ostinato giornalista torna a Juarez e ha modo di entrare nella dimora di Amado. Il padrone di casa gli propone un affare: la cassetta in cambio della sua presenza a un’assemblea d’affari con alcuni russi. Durante la conversazione Amado rivela di essere un vampiro e più tardi sua sorella, Cecilia, conferma tale dichiarazione portando a testimonianza le cavità all’interno della bocca, dovute alla recente estrazione delle zanne, commissionata dal fratello invidioso.
Cecilia è convinta che Amado voglia ucciderla e che anche a Michael sia riservato il medesimo destino. Sottopone, così, al giornalista la visione di un video che riproduce le sevizie operate nei confronti di una delle tante ragazze sparite misteriosamente a Juarez, da lei e dai suoi fratelli. Michael conserverà una copia della cassetta stipulando con Cecilia il patto che gli garantirà la salvezza.
Chuck, intanto, si organizza per soccorrere l’amico che ha visto entrare nell’albergo dove avrà luogo, prima dell’elezione di Miss Texas, il meeting con i russi.
Dopo una serie di colpi di scena, finalmente Michael avrà salva la vita e capirà che esistono vampiri ben più crudeli di Dracula, che, purtroppo, esistono realmente.
I Vampiri di Ciudad Juarez è il primo volume di una trilogia che continuerà nei prossimi anni con
I Vampiri dell’11 Settembre e
I Vampiri dello Spirito Santo.
Questo romanzo di Clanash Farjeon (anagramma del vero nome Alan John Scarfe) è molto lontano da
Le Memorie di Jack lo Squartatore: l’ambientazione è contemporanea e i personaggi sono immuni dal perbenismo che piaceva tanto alla regina Vittoria. Juarez è effettivamente famosa per la malavita che gestisce i traffici di droga e, soprattutto, per la sparizione di migliaia di donne e ragazzine che, se vengono ritrovate, sono ormai cadaveri mutilati e difficili da riconoscere.
I vampiri, abbiamo visto, non hanno nulla a che fare con la fiction, “vampiro” è un aggettivo metaforico col quale si gongolano coloro che possiedono un potere illimitato, che li priva di ogni scrupolo nei confronti del prossimo, fino a considerare la tortura e l’omicidio nulla più che uno svago.
L’orrore che ci propone Farjeon non ha nulla di soprannaturale, è un resoconto di brutalità che accadono ogni giorno nei paesi dove la gente non può nulla contro la corruzione e la violenza della classe dominante.
Il romanzo non si limita esclusivamente alla denuncia esplicita di un fenomeno che ormai non fa più notizia, la trama è interessante e ben articolata, suddivisa in brevi capitoli che, con un’abile regia, seguono l’evolversi delle vicende da diversi punti di vista. I personaggi sono ben caratterizzati e facilmente visualizzabili dal lettore, la narrazione è scorrevole e insaporita da sagaci momenti di humour.
Risorse Web:
Gargoyle BooksScheda del libro