domenica 20 dicembre 2020

Dampyr - N.249

Testata: DAMPYR, N.249
Episodio: LA CASA SUL LUNGOFIUME
Testi: STEFANO PIANI
Disegni: GIORGIO GUALANDRIS
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 12-2020

È disponibile da un paio di settimane il nuovo numero di Dampyr.

Mosca, 1735. Il conte Brius, astronomo ed esoterista, per far sparire il pericoloso Libro Nero delle Anime, ne fece realizzare sette copie e le fece nascondere in giro per il Paese. Due secoli più tardi, il sadico occultista Berija, della polizia segreta di Stalin, riuscì a ritrovare la copia originale facendo smontare la torre di Sukharev, dove aveva vissuto Brius. Berija sperimentò che il Libro funzionava: ogni pagina riportava il nome di una donna prigioniera del tomo, nella cui stanza il lettore poteva liberamente accedere.
Oggi, Harlan viene giunge nella capitale russa per indagare sulla misteriosa morte di un collaboratore di Caleb, il professor Grigor Smirnov, caduto dalla finestra di un palazzo. Dopo aver parlato con il nipote di Smirnov, Harlan viene contattato dall’occultista Ruslan Egorov, in caccia dei diari di Berija, che conterrebbero indicazioni sul Libro Nero delle Anime. Controllato a distanza di sicurezza da Harlan, Egorov riesce a comprare i diari da un intermediario del ladro, ma ne viene poi derubato. Egli però è in grado di ritrovarne le tracce con l’aiuto di Alexey Ustinov, un uomo a cui nel 1951 gli uomini di Berija rapirono la bella moglie Tatiana: la donna fu nascosta nei sotterranei della lussuosa casa del lungofiume, di cui Ustinov ha una mappa.
Le ricerche condurranno Harlan ad affrontare due sue vecchie conoscenze, in lotta per il possesso del Libro.

La storia imbastita da Piani, coinvolgente e ben strutturata, si svolge su tre piani temporali, il primo dei quali è in effetti un breve, ma assolutamente funzionale, antefatto. Nel racconto viene ben resa l’atmosfera sovietica, anche grazie ad alcuni cenni alla situazione politica. Piuttosto curioso risulta il personaggio di Egorov, ma colpiscono anche i personaggi minori, su tutti Alexey Ustinov, che, sebbene protagonista di poche pagine, conquista il lettore con la sua tragica storia e con l’emozionante epilogo. Altrettanto ben riuscito il villain Berija, che con le sue perversioni e il suo sadismo violento risulta più terribile di un “normale” mostro.
Meravigliosi i disegni di Gualandris, dal tratto pulito e preciso. Tra i principali punti di forza ci sono le espressioni intense ed efficaci dei personaggi. Harlan è molto ben caratterizzato e ritratto con grande cura (basti guardare la barba realizzata pelo per pelo!). Gualandris stupisce poi con i giochi geometrici, come quelli di un maglione o di un tappeto, ma anche delle grigie simmetrie degli edifici di epoca sovietica. Molto belli, poi, gli scorci moscoviti, con lo sfondo della riconoscibilissima cattedrale di San Basilio.



Risorse Web:
Stefano Piani su Wikipedia
Blog di Gualandris
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr

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