lunedì 9 marzo 2009

Charlaine Harris, "Morti Viventi"

Titolo: MORTI VIVENTI (Living Dead in Dallas)
Autore: CHARLAINE HARRIS
Anno: 2002
Edizione italiana: DELOS BOOKS, 2008
Traduzione: ANNARITA GUARNIERI
Copertina: n.i.
ISBN: 978-88-95724-08-9
Pagine: 348
Veniamo ora al secondo episodio della serie dedicata a Sookie Stackhouse di Charlaine Harris, che, negli Usa è giunta ormai al settimo volume.

Da quando i giapponesi sono riusciti a sintetizzare il sangue, i vampiri non hanno più bisogno di vivere nascosti ed hanno quindi reso pubblica la loro esistenza. Non essendo ancora stato appurato un sistema tributario valido anche per loro, dispongono di notevoli quantità di denaro che possono investire liberamente. Il fatto di poter beneficiare di questo denaro offende l’orgoglio di Sookie che è già provata per il brutale assassinio di un suo collega, e la fa scappare dalla macchina di Bill e correre verso il bosco. La scelta non è delle migliori perché la ragazza viene assalita da una creatura mitologica che le incide sulla cute un messaggio per il vampiro Eric. Fortunatamente la comunità dei vampiri riesce ad impedire che il veleno contenuto nelle escoriazioni porti alla morte la ragazza.
La misteriosa sparizione di un vampiro a Dallas costringe Bill a chiedere a Sookie di aiutarlo nelle indagini avvalendosi dei suoi poteri di telepatici. A Dallas esiste una setta che vuole liberarsi dei vampiri e, grazie ad un infiltrato, ne ha rapito uno, programmandone l’esecuzione esponendolo ai raggi del sole. Con l’aiuto dei mutaforma di Dallas, Sookie e Bill salveranno il loro amico e potranno tornare a Bon Temps, dove è ancora in ballo la questione dell’omicidio del collega della protagonista.

In questo secondo volume vediamo una maggior attenzione alle dinamiche del thriller rispetto al primo romanzo, senza però inficiare la vampire-story che si colora anche di momenti di intensa sensualità.
In primo piano l’analisi della psicologia dei vampiri, in particolare Godfrey, un vampiro millenario che non riesce più a convivere coi sensi di colpa per gli omicidi che ha commesso e che ha, quindi, deciso di suicidarsi.
Sebbene la Harris possa, per certi versi, essere paragonata alla Hamilton, la similitudine si limita al fatto del “caso da risolvere” e alla convivenza delle creature soprannaturali nella società moderna. I protagonisti sono decisamente più vicini al lettore, a partire dall’eroina che mostra la sua fragilità in più di un’occasione, per finire con Bill che, pur essendo un vampiro, apprezza ed assapora le esperienze umane e, profondamente legato al passato, non esita a donare una cospiqua somma di denaro ai suoi discendenti.
Le insistenti avances di Eric nei confronti di Sookie, questa volta, non lasciano indifferente Bill che esprime il suo disappunto.
Non mancano i momenti umoristici fra quali è decisamente imperdibile l’apparizione di Eric con un attillato completino di lycra rosa!

Risorse Web:
La collana Odissea Vampiri sul sito della Delos Books
 

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