lunedì 9 marzo 2009

Charlaine Harris, "Il Club dei Morti"

Titolo: IL CLUB DEI MORTI (Club Dead)
Autore: CHARLAINE HARRIS
Anno: 2002
Edizione italiana: DELOS BOOKS, 2008
Traduzione: ANNARITA GUARNIERI
Copertina: n.i.
ISBN: 978-88-95724-27-0
Pagine: 300
A pochi giorni dall’uscita dell’attesissimo quarto romanzo, concludiamo la carrellata sulla serie dedicata a Sookie Stackhouse, parlando del terzo volume intitolato Il Club dei Morti.

Sookie vive ormai serenamente il suo rapporto sentimentale col vampiro Bill, nonostante le capitino spesso alcuni inconvenienti decisamente poco piacevoli. Ultimamente, però, Bill appare distante e non concede a Sookie le preziose attenzioni alle quali lei si era ormai piacevolmente abituata, dedicandosi ad un misterioso lavoro al computer di cui preferisce mantenere la segretezza. Improvvisamente Bill deve partire urgentemente per il Mississippi, per svolgere un lavoro commissionatogli dalla Regina dei vampiri. Sookie resta sola ma viene sorvegliata dal vampiro Bubba. Durante il turno al Merlotte’s Bar, Sookie e il suo capo, grazie all’aiuto prezioso di Bubba, riescono a sventare l’aggressione di un mannaro che ha come bersaglio proprio la protagonista, a questo punto il vampiro Eric, il capo di Bill, deve fornire alcune spiegazioni e Sookie dovrà recarsi a Jackson per scoprire, coi suoi poteri telepatici, dov’è finito Bill e, se possibile, salvarlo. Ad accompagnarla sarà l’affascinante Alcide Herveaux, un lupo mannaro in debito con Eric, che da poco ha rotto il suo fidanzamento. Il mannaro non lascia certo indifferente la nostra Sookie che, scoprendo accidentalmente di essere stata tradita da Bill, si lascia andare a pensieri non proprio casti. Il luogo migliore dove raccogliere informazioni è il Club Dead, una sorta di locale notturno frequentato prevalentemente da creature soprannaturali. I frammenti di pensiero raccolti da Sookie nel locale e la vigilanza di Bubba porteranno, non senza pericolosi incidenti, alla salvezza di Bill che è tenuto prigioniero e torturato da qualche giorno.

Con Il Club dei Morti vediamo più da vicino il complesso mondo dei mutaforme, che non hanno ancora dichiarato pubblicamente la loro esistenza in quanto, consapevoli di poter costituire un pericolo per la comunità, hanno deciso di continuare ad esistere in segreto. A differenza dei vampiri, i pensieri dei mutaforme possono essere blandamente captati dai telepati, inoltre il loro comportamento sociale è fortemente influenzato dall’animale di cui assumono la forma nelle notti di plenilunio, quindi vediamo branchi di licantropi (che si ritengono di una categoria superiore agli altri mannari) perfettamente uguali alle bande di motociclisti, con tanto di giubbotto in pelle che ne reca il logo. Vi sono norme inscritte nel codice genetico di ciascun mutaforma, che dettano le regole per avere una progenie altrettanto soprannaturale.
La personalità di Sookie si fa più determinata e meno incline ai sensi si colpa e ad inutili moralismi (tanto che sembra che Eric possa avere finalmente la chanche che tanto aspettava), avvicinandosi di più all’Anita Blake della Hamilton, anche se la Harris è meno prosaica della sua collega quando descrive le scene di intimità. Rimane comunque il prezioso senso pratico della “donna del Sud” che, grazie al cielo, permetterà l’inutile sacrificio di Bubba con una semplice telefonata.

Risorse Web:
The Southern Vampire Mysteries su Wikipedia
 

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