domenica 23 ottobre 2022

Dampyr - N.269

Testata: DAMPYR, N.269
Episodio: SANGUE STREGATO (Le Origini, parte 4)
Testi: MAURO BOSELLI
Disegni: N. GENZIANELLA, L. ROSSI, A. FORTUNATO, M. CROPERA
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 08-2022

Con Sangue stregato si conclude la saga in quattro parti sulle Origini di Dampyr.

Harlan e i suoi due nuovi compagni condussero Mileva e i figli sani e salvi a Lukomir, sui monti della Bosnia. La situazione, però, non era tranquilla come speravano, perché il villaggio era stato occupato dai miliziani della Legione nera. Tesla, mandata in avanscoperta, prese l’iniziativa di uccidere due sentinelle e di liberare gli uomini. Tra questi c’era Emir, una tobelija, cioè una donna che, avendo giurato di rimanere vergine e di non sposarsi, era “diventata” uomo, nel senso che godeva dei diritti che solo i maschi avevano nel villaggio. Tesla ed Emir entrarono nella casa dove il comandante della milizia e il suo vice stavano abusando di due donne, li misero fuori gioco e diedero il via al piano per liberare il villaggio.

Finito il racconto, arriva per Harlan il momento di fare qualche domanda al padre e a Caleb, ai quali muove l’accusa di averlo manovrato per i loro scopi. Draka gli risponde che se avesse voluto solo avere un’arma contro i suoi simili avrebbe potuto generare un Dampyr con una donna qualsiasi, che sarebbe stata di fatto una schiava. Ma sapeva che avrebbe potuto farlo solo con una donna amata. Furono poi le Guardiane della Legge a portarglielo via, ma Draka guardò e protesse sempre il figlio da lontano.
Dal canto suo, Caleb racconta di quando fu confinato a Praga, nel controspionaggio degli amesha, dove conobbe la sua controparte infernale, Nikolaus, con il quale trovò presto un’affinità, che sfociò in una segreta alleanza all’epoca dei nazisti. Quando seppe dell’esistenza di un Dampyr, Caleb lo rintracciò e gli offrì un rifugio nel suo Teatro, tenendo fede alla promessa fatta a Draka.

In questo albo viene raccontata la prima avventura, finora inedita, vissuta dai nostri tre protagonisti come squadra. Le cose, per la verità, non filano proprio lisce: Tesla ebbe un aspro battibecco con i due uomini, essendo stizzita per il fatto che Harlan volesse risparmiare gli esseri umani, anche se malvagi, e fosse tranquillamente disposto ad uccidere i vampiri. Interessante il personaggio di Emir, la tobelija, che sostiene convintamente di essere un uomo, nell’iniziale sconcerto dei nostri, ignari delle usanze locali. La sua figura è cruciale per la futura convivenza nel villaggio, essendo un ponte tra gli uomini e le donne, le quali sarebbero altrimenti destinate a perpetua vergogna per le violenze subite.

Nella seconda parte, complice la birra dell’Aquila Verde, Draka e Caleb ammettono di aver usato Harlan per combattere i Maestri della Notte. Ma Harlan capisce, alla fine, che forse non è poi così importante, perché sa di avere la loro stima e il loro affetto.
Questa lunga saga risulta, in definitiva, una summa dello scibile dampyresco, estrema sintesi della serie, di cui traspare anche l’essenza ultima, cioè la toccante storia del rapporto di un padre tenuto lontano da un figlio amato, e di un figlio che si è sentito usato e pretende delle risposte sulla sua vita. In questo albo la vicenda viene raccontata con i disegni dinamici di Genzianella, le magiche atmosfere di Rossi, le tavole oniriche di Fortunato e le vignette dense di Cropera, di cui va segnalata almeno la bella doppia splash delle pagine 92-93 sulla “carriera” di Harlan.



Risorse Web:
Intervista a Mauro Boselli su Il Catafalco
Mauro Boselli su Wikipedia
Nicola Genzianella su Wikipedia
Studi di character di Nicola Genzianella
Luca Rossi su Wikipedia
Blog di Alessio Fortunato
Pagina Facebook di Michele Cropera
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr

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