Episodio: LA COLLANA DI BHANGARH
Testi: STEFANO PIANI
Disegni: SIMONE DELLADIO
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 02-2022
Oggi. Maud Nightingale è a Calcutta per una conferenza. Mentre cammina per strada con il suo amico Neel, viene avvicinata da Harish, che le chiede di consegnare il rasāyana alla Principessa e di non farlo avere a tale Uptal. Al contatto con la sua mano, Maud ha una visione di soldati con la scimitarra che uccidono donne e bambini. Neel interviene per allontanare Harish e ne nasce una rissa, in cui intervengono degli agenti: l’amico di Maud finisce in ospedale e Harish ucciso.
In breve anche Harlan raggiunge Calcutta e riferisce a Maud le sue scoperte: il rasāyana è un composto alchemico che sarebbe in grado di dare la vita eterna. Nelle indagini Maud e Harlan vengono a sapere del viaggio a Bhangarh in cui Harish era diventato un’altra persona, tanto da arrivare ad accoltellare il padre, e riescono alla fine a trovare il rasāyana, che risulta essere una collana dai grandi poteri magici.
Harlan e Maud raggiungono quindi Bhangarh, dove si troveranno ad affrontare da un lato Uptal, che vuole ciò che a suo avviso gli spetterebbe dopo il tradimento dell’ex socio Harish, e dall’altro gli spiriti degli abitanti, imprigionati nella città fin dal Seicento, quando vennero fatti massacrare dal Gran Moghul per punire la principessa Rani, rea di non aver accettato le profferte amorose del mago Singhia.
Quella imbastita da Piani è una storia intensa, che scava poco alla volta in un fosco passato di corteggiamenti a colpi di magia e spietati eccidi a scopo di vendetta. A muovere tutto è la brama dell’uomo: per il possesso di una donna nel caso di Singhia, per la vita eterna da parte del Gran Moghul. Ma l’episodio è anche un viaggio in un’India leggendaria, fatta appunto di magia, di bellissime principesse e di antiche rovine, ma anche di caos, traffico e ristoranti. In definitiva, una storia avvincente e di spessore, con un ottimo ritmo e ricca di colpi di scena.
I disegni di Delladio sono, come sempre, puliti e precisi, con un attento studio delle prospettive, come risulta evidente nelle architetture urbane, un’ottima resa delle scene drammatiche, come quella dell’attentato a Rajiv o della trance di Maud, e coinvolgenti attacchi di mostri e fantasmi. Molto ben caratterizzati i personaggi, tra i quali l’insidioso Samir rimanda al tratto del grande Sergio Toppi.
Risorse Web:
Stefano Piani su Wikipedia
Blog di Simone Delladio
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr
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