Episodio: NEL NOME DEL FIGLIO (Le Origini, parte 1)
Testi: MAURO BOSELLI
Disegni: LUCA ROSSI, STEFANO ANDREUCCI
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 05-2022
Una sera d’autunno, Nikolaus si ritrova per un appuntamento all’Aquila Verde con Caleb e Draka, per parlare di Harlan. Draka è in vena di ricordi, e racconta come gli accadde di creare un dampyr.
Già da molti secoli, il Maestro della Notte aveva l’idea di mettere al mondo un dampyr, ma sapeva che per farlo avrebbe dovuto trovare una donna speciale. Credette di averla trovata quando conobbe la contessa Fortunata Guizzardi, una donna che salvò dal capriccio di un nobile spagnolo e che tenne con sé, finendo per innamorarsene. Si era da poco conclusa la Guerra dei Trent’anni, quando Draka si recò da Caleb per chiedergli se si sarebbe potuto occupare del nascituro che aveva in mente di generare. Fortunata, però, venne uccisa prima che Draka potesse realizzare il suo proposito.
Per molto tempo il Maestro dimenticò il suo progetto, fin quando, secoli dopo, s’innamorò nuovamente: la nuova fiamma era una contadina serbobosniaca di nome Velma. Era da poco scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, quando il vampiro si spostò in Jugoslavia per permettere al suo branco di saziarsi. Nelle sue scorribande, si imbatté in un gruppo di soldati Utascia dai quali salvò dei civili serbi. Tra di loro c’era il partigiano Drailo Malovic, fratello della bella Velma. In breve, Velma fu sua e i due si amarono teneramente. La guerra bussava alle porte del villaggio, e Draka decise di portare Velma al castello di Roccabruna, dove rimase incinta.
Ma qualcuno osservava di nascosto la famigliola, interessato soprattutto al bambino che doveva nascere: le potenti Guardiane della Legge, che approfittarono di una breve assenza di Draka dal castello per mettere in atto il loro piano.
Questo primo episodio delle “Origini di Dampyr” narra una storia intensa, che rievoca gli eventi del passato di Draka e Harlan, alcuni dei quali erano stati in parte raccontati, ma su cui viene gettata nuova luce. Vengono approfondite soprattutto le motivazioni delle azioni di Draka, il quale dimostra emozioni in definitiva molto umane: è un viveur, ma anche un romantico quando stringe tra le braccia la donna giusta, un nemico vendicativo, ma anche un padre attento. E di fatti, oltre al forte legame con le due donne amate nella sua vita, questo episodio suggerisce che sia stato proprio un desiderio di paternità a spingerlo a generare un dampyr, più che l’idea di procurarsi un’arma formidabile contro gli altri Maestri. Viene poi finalmente esplicitato il suo rapporto con Caleb e con le Guardiane.
Nell’ultima parte la storia s’incentra sulla lotta tra bene e male nel cuore di Harlan durante la sua adolescenza, tutt’altro che facile in un villaggio in cui la madre veniva additata come una donna di facili costumi e lui come “figlio del diavolo”.
I disegni sono realizzati da Luca Rossi nei passaggi contemporanei ambientati a Praga, mentre è Andreucci l’autore della gran parte dei lunghi flash-back. Il tratto spigoloso di Rossi riporta su Dampyr un iconico Nikolaus e scorci praghesi del suggestivo ghetto ebraico che fu, regalando un’atmosfera magica alle pagine dell’albo. Meno stilizzato e più realistico il tratto di Andreucci, che realizza scene ora nitide ora ombrose a seconda delle vicende, tra manieri e rastrellamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Risorse Web:
Intervista a Mauro Boselli su Il Catafalco
Mauro Boselli su Wikipedia
Luca Rossi su Wikipedia
Stefano Andreucci su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr
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