Episodio: GLI SPETTRI DI YOUGHAL
Testi: MAURO BOSELLI
Disegni: NICOLA GENZIANELLA
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 10-2022
Il professor Fred Richards, in vacanza a Youghal, nella contea irlandese di Cork, è al telefono con la medium Maud Nightingale, ricordando i bei vecchi tempi. I due vi erano stati insieme trent’anni prima per indagare sul caso della nave fantasma “Nellie Fleming” e dello spettro del marinaio Joe Buttimer, morto annegato nel 1913: la ricerca fu infruttuosa. Maud accetta l’invito di Fred a raggiungerlo, chiarendo però che sarà solo una rimpatriata tra amici.
Due giorni dopo Maud è all’albergo, ma Fred è scomparso: secondo Watkins, l’albergatore, sarebbe stato sorpreso dall’alta marea mentre passeggiava sul lungomare. La notte, guardando dalla finestra, a Maud sembra di vedere l’amico camminare nella nebbia e si precipita fuori. Mentre sta per essere raggiunto, Fred sparisce nel nulla, poi Maud vede un marinaio, che sembra essere lo spettro di Buttimer. La medium lo segue fino alla spiaggia e, senza rendersene conto, si trova circondata dall’acqua. Per sua fortuna viene appena in tempo tratta in salvo da Watkins. Il giorno seguente Harlan la raggiunge, per affiancarla nelle ricerche.
Location del film Moby Dick del 1956, Youghal aveva conosciuto in quel periodo una stagione fortunata per il turismo, ma nei decenni successivi era stata colpita da una profonda crisi economica. Di recente è arrivato però Vernon, un investitore che sembra voler risollevare le sorti della cittadina, dove ha comprato molti immobili e avviato delle attività. Le indagini di Harlan e Maud sembrano ruotare prorpio attorno a Vernon e alla sede della sua impresa a Hyde Court, un ex convento adibito a scuola dove sono ospitati molti ragazzi della città. Harlan ottiene un appuntamento con l’imprenditore, che però mostra di sapere chi ha davanti e lo fa prigioniero. Maud riesce a raggiungere Harlan intrufolandosi con un gruppo di disabili, accompagnati dall’infermiera Roisin. Liberare i suoi amici sarà impresa ben più difficile, essendo i due chiusi sul fondo di altrettanti pozzi, senza acqua e cibo, se non dei cadaveri messi lì perché cedano al richiamo del cannibalismo.
Boselli intesse una trama molto articolata, sviluppando una storia cupa e sottilmente inquietante, in cui ben tratteggia l’atmosfera di degrado e di abbandono della cittadina spopolata e impoverita. Buona parte dell’episodio mira a far montare l’ansia e la suspense, con allusioni a loschi personaggi, sparizioni di persone e apparizioni di spettri, fino a culminare nella sequenza in cui Harlan risale il pozzo verso la botola, che il lettore non sa se aperta o meno da Maud, la quale intanto cade nelle grinfie di Vernon. Il finale è squisitamente horror, con bambini cannibali spietati e affamati, che si avventano su una povera ragazza.
Genzianella traduce graficamente l’atmosfera da incubo della storia, con paesaggi nebbiosi e talvolta indefiniti, cesellando l’orrore sui volti dei personaggi, soprattutto nelle impagabili espressioni di Maud che trasmettono magistralmente sorpresa, sconcerto, paura, disperazione, disgusto. Se i personaggi umani di solito sono leggermente stilizzati, i mostri vengono resi con fattezze meno nitide, come avvolti nel velo del sogno, e spesso immersi nel buio – di cui probabilmente sono diretta emanazione.
Risorse Web:
Scheda di Gli spettri di Youghal
Mauro Boselli su Wikipedia
Nicola Genzianella su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
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