Episodio: LA VITA E IL SUO CONTRARIO
Testi: GIGI SIMEONI
Disegni: GIGI SIMEONI
Copertina: GIANLUCA e RAUL CESTARO
Lettering: ALESSANDRA BELLETTI
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 04-2022
Leggendo del ritrovamento di un cadavere mummificato in un’antica cripta a Chelmsford, Dylan Dog nota un curioso particolare: con il corpo c’erano gli appunti di un progetto intitolato Deadly Birth (“Nascita mortale”). Nel suo archivio e all’emeroteca Dylan scopre altri vecchi casi, il più vecchio datato 1888, di cadaveri mummificati collegati a opere i cui titoli mettevano insieme nascita e morte.
Delle indagini sulla mummia di Chelmsford si occupa il sovrintendente Bloch, che viene informato dal medico legale della presenza sul cadavere di un foro che va dal canale auricolare alla giugulare, attraverso cui è stato estratto tutto il sangue mentre l’uomo era ancora in vita.
Nel frattempo Groucho è nel pieno di un’esplosione creativa, e decide di iscriversi a un corso di scrittura. Qui conosce l’affascinante Lucilla Vandermeer, che sembra apprezzare molto le sue battute e la sua creatività. La sera, nella stazione della metropolitana, Lucilla subisce un tentativo di stupro, ma dopo essere fuggita nella galleria della metropolitana, si salva misteriosamente, mentre l’aggressore viene ucciso e appeso al soffitto, per poi essere investito dal treno.
Presi nel vortice di eventi sempre più bizzarri, senza saperlo Dylan, Bloch e Groucho sono diventati i protagonisti dell’ultimo capitolo di un romanzo che viene composto da secoli da una spietata vampira, a cui l’indagatore dell’incubo e il suo assistente, portando avanti le indagini, finiranno pericolosamente vicini.
L’episodio è originale e divertente, trainato da un Groucho scatenato, che dà alla storia un taglio tragicomico. Impagabili le le sue contintue gag, come: «L’ossimoro è l’accostamento di parole di significato opposto: “felicemente” e “sposati”, “buon” e “avvocato”…», e via di seguito su questo tono.
Interessante il personaggio della vampira, di cui dice molto il romanzo che sta scrivendo: «La storia di una ragazza ingenua che scopre la libertà data dalla conoscenza… e giura a se stessa di non morire mai finché non avrà in sé tutto il sapere dell’umanità». Un’intrigrante motivazione per l’immortalità… peccato poi sia sbugiardata da Dylan che ne svela l’arroganza e la vanità. Esilarante poi il grottesco personaggio di Havilland, il presuntuoso maestro del corso di scrittura, una delle diverse stoccate dell’autore a un certo modo di far soldi sulla pelle degli aspiranti scrittori.
I disegni sono dettagliati e la regia accurata, a volta con inquadrature strettissime che esaltano la drammaticità di alcuni passaggi, come primi piani e tagli di occhi in allarme. Cifra tipica dell’albo è la suddivisione ricorrente della tavola in quattro righe, di cui due strette e lunghe, a dare risalto a determinati particolari: il Maggiolone, dei piedi in corsa, un telefono. Simeoni si scatena graficamente nel finale: dopo un viaggio interdimensionale di Dylan mostrato sotto lenti deformanti, veniamo portati nell’antro della vampira, il cui centro è un leggio con il grosso libro circondato da ghirigori di un inchiostro hitchcockianamente nero sangue.
Risorse Web:
Sito ufficiale di Simeoni
Gigi Simeoni su Wikipedia
Scheda di La vita e il suo contrario
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dylan Dog
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