sabato 12 novembre 2022

Dampyr - N.270

Testata: DAMPYR, N.270
Episodio: KILLER HOSPITAL
Testi: ANDREA CAVALETTO
Disegni: FABIANO AMBU
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 09-2022

Mosca, 2017. Nel parco dell’ospedale abbandonato di Hovrino viene ritrovato il corpo dissanguato di uno skater, ucciso mentre girava dei video per internet. Tra i suoi amici dispersi c’è Katja, la figlia di una vecchia fiamma di Ringo Ravetch, il quale aveva promesso di badare a lei. Ringo, trafficante di armi ma anche corrispondente di Caleb, comunica la notizia, e i nostri tre cacciatori in breve lo raggiungono, sospettando la presenza di un branco di non-morti. Harlan, Tesla e Kurjak, guidati dal Ravetch, si ritrovano davanti a un mostro di cemento, che è luogo di sparizioni, delitti e suicidi, e anche una piazza di spaccio, dove la polizia evita di mettere piede.
Esplorando l’edificio, i nostri vi trovano le tracce di riti satanici, collegati a tale Club Nimostor. Poi si imbattono in Raf, cavia di spietati esperimenti nei laboratori della Temsek, da cui questi fuggì grazie a un intervento di Harlan e soci nel 2009. Raf, apparentemente delirante, dice loro della presenza degli upyr, vampiri in cui ben presto i nostri si imbattono mentre attaccano un gruppo di mafiosi della kombinatzjia. L’intervento dei nostri nello scontro libera Oleg, un affiliato che, dopo uno sgarro al suo boss, stava per essere giustiziato.

La ricerca continua, così, con l’aiuto del recalcitrante Oleg, che sembra ben informato sulle pratiche della setta e su cosa accada in quel luogo.
Raggiunto finalmente il famigerato quinto piano, tra varie vicissitudini, i nostri eroi ritroveranno Katja e, grazie anche all’aiuto di Raf, potranno affrontare i folli adepti della setta e lo spaventoso Nimostor.

Con questa sua prima storia di Dampyr, Cavaletto ci porta nel mondo fosco di un edificio che è ben più di un ambiente, risultando di per sé un vero e proprio personaggio. Orrendo mostro dell’architettura comunista sorto su un cimitero militare, con sotterranei allagati da un’acqua rossastra come sangue, il Killer Hospital attira, ingurgita e assorbe le vite dei disadattati, dei disperati, dei criminali, di chi cerca avventure ed emozioni facili, ma che vi trova la morte o la perdizione. Il tema satanista, già sviluppato dall’autore in particolare nel fumetto underground Paranoid Boyd, ritorna qui con il culto di Nimostor, che è sì uno dei Grandi Antichi dimenticati sulla Terra, ma al tempo stesso è l’anima stessa dell’ospedale, sorta di genius loci votato al male.
Nell’atmosfera claustrofobica di questo luogo infernale, Cavaletto ritrae un’umanità folle e senza speranza, che ha perso i suoi punti di riferimento e i suoi ideali, ormai condannata al nichilismo e all’autodistruzione.

Disegni cupi e pieni di ombre, quelli di Fabiano Ambu. I volti dai tratti decisi e spigolosi dei personaggi ben esprimono l’angoscia e la follia calamitate e amplificate dal luogo. Ambu si dimostra grande maestro nel ritrarre architetture stranianti, negli esterni come negli interni: l’edificio in rovina diventa un labirinto dell’anima, popolato da mostri infernali, tra terribili cenobiti e inquietanti zombi.



Risorse Web:
Scheda di Killer Hospital
Andrea Cavaletto su Wikipedia
Pagina Facebook di Andrea Cavaletto
Sito web di Fabiano Ambu
Pagina Facebook di Fabiano Ambu
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr

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