Autore: KEVIN JACKSON
Anno: 2009
Edizione italiana: SPERLING & KUPFER, 2009
Traduzione: CRISTINA VOLPI
Copertina: n.i.
ISBN: 978-88-200-4808-2
Pagine: 240
Molte persone hanno cominciato ad approfondire le loro conoscenze sui vampiri soprattutto in seguito alla vastissima produzione letteraria e cinematografica degli ultimi anni. Spesso, però, i saggi sull’argomento sono scritti con un linguaggio accademico, si soffermano sulle valenze antropologiche e sociologiche senza prendere in considerazione alcuni aspetti che i più considerano irrilevanti, ma che hanno contribuito ad avvicinare il vampiro a coloro che disdegnavano l’horror.
Kevin Jackson ha pensato anche a questo nutrito gruppo di neo-vampirofili: propone un saggio completo e dettagliato, avvalendosi di un linguaggio semplice, ricco di note umoristiche e schemi chiarificatori che, inevitabilmente, suscitano nei lettori il desiderio di approfondire il tema affrontando con serenità anche testi più complicati.
Dopo l’introduzione, Jackson prende in esame la figura del vampiro e, brevemente, elenca le tipologie presenti nel mondo, segue qualche appunto concernente le epidemie di vampiriche dell’Europa centro-orientale e il famoso caso di Arnold Paole. A questo punto si definisce il vampiro, distinguendolo dai vampiri psichici, soppesando le parole di Freud e seguaci, per poi arrivare ai sistemi migliori per eliminarlo.
Il Romanticismo e il Vittorianesimo hanno dato espressione ai primi vampiri letterari di Polidori e Byron, di cui si hanno alcuni estratti e curiosità relative alla famosissima notte di Villa Diodati. A questi autori si aggiungono Baudelaire, Charlotte Bronte, Coleridge, per finire con la bellissima poesia di Kipling scritta per celebrare il dipinto di Philip Burne Jones.
Si passa poi a Dracula, prendendo in esame la figura storica e quella romanzata da Bram Stoker con le successive elaborazioni teatrali.
Il capitolo successivo si occupa della filmografia vampirica, partendo dal Nosferatu di Murnau, passando per i Dracula della Universal e della Hammer che hanno rispettivamente il volto di Bela Lugosi e Christopher Lee, comprendendo i film dedicati alle vampire e i film che hanno un approccio umoristico al tema, per poi giungere al Nosferatu di Herzog.
Si apre poi la parte dedicata alla modernità che inizia nel 1980 dove il vampiro assume numerose sfaccettature sia per quanto concerne la narrativa sia per la filmografia, come quelle che vediamo in Ragazzi Perduti, nelle Notti di Salem di King, nei pastiche di Kim Newman (al quale Jackson dedica il volume) e, importantissima, la rivoluzione femminile operata da grandi scrittrici come Anne Rice e Chelsea Quinn Yarbro. Non sono esenti da analisi nemmeno i telefilm, quali Buffy e Angel, il meraviglioso Dracula di Coppola, e film più moderni come Underworld e Van Helsing.
Infine ci si sofferma sulla serie di Stephenie Meyer, cercando di spiegare come mai un vampiro così lontano dai canoni classici abbia tanto successo.
Il saggio termina con l’annuncio di nuove pubblicazioni dedicate ai vampiri previste nei prossimi anni e “Una profezia certa: Il sangue non mancherà…”
Risorse Web:
Sperling & Kupfer
Scheda de Il Manuale del Vampiro
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