Qui potete leggere il testo integrale dell’intervista: Dampyr: tra vampiri e folklore affascinante.
Di seguito qualche piccolo estratto:
«E dunque scopriamo anche che il motivo per cui Draka voleva un figlio, non era soltanto procurarsi un’arma – come pensava lo stesso Harlan – per combattere i suoi nemici all’interno della famiglia dei Maestri, ma era anche un motivo legato all’amore: lui amava Fortunata, come poi amerà Velma.»
«[B]isognava – questa era una necessità dell’epoca – entrare subito in medias res nella serie: le serie Bonelli non possono aspettare prima di decollare, e Dampyr doveva decollare subito.»
«Io non sono d’accordo con quelli che fanno eziologia, cioè ricerca delle cause originarie, per cui fanno vedere l’origine della dinastia dei Draghi, o addirittura l’origine dell’anello di Sauron. Queste storie – mi riferisco a questi due fenomeni letterari – fanno parte di un flash-back che funziona come flash-back.»
«Adesso sto scrivendo la nuova serie di Taliesin, che cerca di mettere ordine nei sei numeri precedenti in cui lui compare, e collegarlo finalmente e defitivamente al mondo del Dampyr moderno. Anche se vedremo altre avventure di Taliesin in futuro, fino alla sua vecchiaia, nei secoli successivi.»
«[I] nostri vampiri mettono insieme un po’ tutto, già dall’inizio: mettono insieme il vampiro gentiluomo col vampiro orrido alla Nosferatu. E quindi è il mito del vampiro, certo rivisto, ma anche in qualche modo fedele alla classicità.»
Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Pagina Facebook di Dampyr
Sergio Bonelli Editore
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