sabato 17 settembre 2022

Dampyr: tra vampiri e folklore affascinante: intervista a Mauro Boselli

A più di vent’anni dall'esordio, Dampyr è diventato un film, la cui uscita in sala è stata annunciata per il 28 ottobre prossimo. Per accompagnare l’evento la Bonelli ha pubblicato una miniserie che racconta le origini di Dampyr, e nell’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con uno dei due creatori, nonché principale sceneggiatore, ovvero Mauro Boselli.

Qui potete leggere il testo integrale dell’intervista: Dampyr: tra vampiri e folklore affascinante.

Di seguito qualche piccolo estratto:

«E dunque scopriamo anche che il motivo per cui Draka voleva un figlio, non era soltanto procurarsi un’arma – come pensava lo stesso Harlan – per combattere i suoi nemici all’interno della famiglia dei Maestri, ma era anche un motivo legato all’amore: lui amava Fortunata, come poi amerà Velma.»

«[B]isognava – questa era una necessità dell’epoca – entrare subito in medias res nella serie: le serie Bonelli non possono aspettare prima di decollare, e Dampyr doveva decollare subito.»

«Io non sono d’accordo con quelli che fanno eziologia, cioè ricerca delle cause originarie, per cui fanno vedere l’origine della dinastia dei Draghi, o addirittura l’origine dell’anello di Sauron. Queste storie – mi riferisco a questi due fenomeni letterari – fanno parte di un flash-back che funziona come flash-back.»

«Adesso sto scrivendo la nuova serie di Taliesin, che cerca di mettere ordine nei sei numeri precedenti in cui lui compare, e collegarlo finalmente e defitivamente al mondo del Dampyr moderno. Anche se vedremo altre avventure di Taliesin in futuro, fino alla sua vecchiaia, nei secoli successivi.»

«[I] nostri vampiri mettono insieme un po’ tutto, già dall’inizio: mettono insieme il vampiro gentiluomo col vampiro orrido alla Nosferatu. E quindi è il mito del vampiro, certo rivisto, ma anche in qualche modo fedele alla classicità.»



Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Pagina Facebook di Dampyr
Sergio Bonelli Editore
 

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