lunedì 14 ottobre 2013

Hitsuji No Uta - N.1

Titolo: HITSUJI NO UTA – IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI , N.1
Soggetto: KEI TOUME
Sceneggiatura: KEI TOUME
Disegni: KEI TOUME
Copertina: KEI TOUME
Traduzione: VALENTINA SPITALE
Lettering: MP STUDIO
Pagine: 208
Ed. originale: GENTOSHA, 2002
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 2011
In ambito fumettistico non mancano le piacevoli sorprese per chi è interessato alle storie di vampiri, anche per quanto riguarda i manga, come ad esempio nel caso del pregevole Shi Ki. E assai piacevole è la sorpresa di Hitsuji No Uta, un manga al confine tra l’horror e il thriller psicologico, che racconta le vicende di due fratelli uniti da un tragico segreto di famiglia.

Kazuna Takashiro, rimasto orfano in tenera età, è cresciuto presso gli zii che gli hanno garantito, nonostante entrambi lavorassero, una vita serena. Frequenta il liceo ed è molto amico di Yaegashi, una coetanea appassionata d’arte, per la quale si è offerto anche di posare per un ritratto.
Nella casa dove Kazuna viveva da bambino, prima di perdere i genitori naturali, è arrivata una nuova inquilina e, contemporaneamente, il ragazzo incorre in strani flash-back riguardanti la madre malata e una bambina diafana dall’aspetto inquietante; insieme ai ricordi insorge una forte attrazione/repulsione verso il sangue e, per trattenersi, Kazuna deve ricorrere a un forte sforzo di volontà.
Il ragazzo decide di fare chiarezza su quanto sta succedendo e si rivolge proprio alla misteriosa ragazza che abita nella casa della sua infanzia. Si tratta di Chizuna, sua sorella, affetta dallo stesso morbo che ha portato alla tomba sua madre. La ragazza gli spiega che la loro famiglia è vittima di una maledizione che li rende dipendenti dal sangue e, nonostante gli abbia vietato di avvicinarla, si trova in condizione di dovergli offrire l’unico aiuto di cui ha bisogno.

In molte storie di vampiri, in particolare negli ultimi anni, si verifica il felice connubio fra vampirismo e adolescenza. Kei Toume differisce da molti autori perché non ne fa una ridondante e stereotipata storia d’amore, ma una tragica eventualità che provoca una frattura insanabile con quanto è stato prima. In questo caso il vampirismo è una condizione medica, trattata con farmaci e trasfusioni. Malgrado ciò, gli elementi folcloristici riescono a emergere attraverso i dialoghi.
Kei Toume è abilissima nella narrazione per immagini, mantenendo vivo l’interesse del lettore man mano che l’intricata matassa si dipana. Il tratto è deciso e i contorni spessi, rispettando tuttavia l’espressività dei personaggi. Gli acquerelli in copertina hanno un effetto perturbante e un certo alone malinconico che ritroviamo nelle pagine dell’albo.

Risorse Web:
Kei Toume su Wikipedia
Hitsuji No Uta su Wikipedia
Blog della casa editrice Magic Press
 

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