Episodio: LA PROGENIE DI ROTHGAR
Testi: CLAUDIO FALCO
Disegni: ANDREA DEL CAMPO
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 01-2023
Harlan riceve una telefonata da Malena Manzi, una giovane e coraggiosa donna che conobbe quando incrociò la strada del Maestro della Notte detto il Condor [n.67]. Ora Malena fa l’avvocato a Buenos Aires e si dedica alla causa delle “Abuelas de Plaza de Mayo”, associazione che cerca di rintracciare i desaparecidos e restituirli alle loro famiglie. Malena ha contattato Harlan per chiedere il suo aiuto, poiché un paio di giorni prima un’anziana dell’associazione ha visto il capitano Prieto presso il ritrovo della barra de los combatientes, una banda di criminali. Prieto era un ufficiale dell’esercito, zelante torturatore per conto della Dittatura, che ha conservato l’aspetto di quarant’anni prima, benché ufficialmente morto nel 1983.
Il giorno dopo, Malena si reca al Ministero della Difesa per consultare il fascicolo di Prieto. La cosa viene notata e la sera l’avvocato riceve la visita di due sgherri del Capitano. Per sua fortuna, Harlan e Kurjak giungono nello stesso momento e mettono in fuga i due malintenzionati. I nostri decidono di non rimanere con le mani in mano e fanno la prima mossa. Cercando il rifugio di Prieto, in realtà un non-morto trasformato a suo tempo dal Condor, si troveranno così sulle tracce di Rothgar, un Maestro della Notte dedito fin dal periodo nazista a spietati esperimenti su donne incinte, con cui cerca da decenni di creare una «stirpe superiore».
Falco realizza una storia tra avventuroso e poliziesco, calando i nostri eroi in un contesto di orrori reali, strascichi dell’Argentina della dittatura. Il villain nazista e creatore di mostri non può non ricordare il Von Reichter della Cybersix di Trillo e Meglia, ma è portatore di temi e intenti completamente diversi, sviluppati in un contesto urbano di odiosa violenza. A questi si aggiunge il tema del mostro che, visto da tutti come una minaccia, non è che un’altra vittima del vero carnefice. E a capirlo, in quanto per certi versi a lui simile, è solo e unicamente Harlan.
Assai nitidi e precisi i disegni di Del Campo, che pone estrema cura in particolare nel rendere gli elementi architettonici, spesso utilizzati per avvicinare all’azione, ma che riesce a dare espressività persino a un orrendo mostro. L’uso accurato delle ombre dà profondità alle scene, che risultano realistiche e ricche di particolari.
Risorse Web:
Scheda di La progenie di Rothgar
Pagina Facebook di Claudio Falco
Pagina Facebook di Andrea Del Campo
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr
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