venerdì 7 dicembre 2018

Dampyr - N.224

Testata: DAMPYR, N.224
Episodio: IL SANTO VENUTO DALL’IRLANDA
Testi: MAURO BOSELLI
Disegni: ARTISTI DAMPYRIANI
Colori: ROMINA DENTI, GIOVANNA NIRO
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 11-2018

Questo mese Dampyr esce con un numero decisamente speciale. Per festeggiare i diciotto anni della testata, infatti, il fumetto è stato realizzato a colori, con i disegni di uno staff di ben tredici artisti e due coloristi. Inoltre è stato pubblicato in una doppia versione: il classico albo da edicola e un volume cartonato di grande formato.

Irlanda del Nord, VI secolo d.C. Dopo un lungo vagabondare, il principe Finnian si ritrovò con il dampyr Taliesin, il quale gli confessò di aver ucciso il padre, trasformato in non-morto dalla matrigna Vanth. Questa era in effetti una Maestra della Notte, adorata dagli Etruschi come divinità degli Inferi, e amante di Marsden. Finnian e il dampyr si misero quindi alla ricerca di Vanth e giunsero a Lucca, allora sotto il dominio bizantino, e dovettero confrontarsi anche le macchinazioni dello strategos Gennadio, segreto amante della vampira.
Lucca, oggi. Harlan e Dolly MacLaine parlano di Finnian, di cui Dolly seppe da Draka. Nella città toscana Finnian era conosciuto come il vescovo Frediano. Ora Marsden cerca vendetta contro Harlan e soci e si è alleato con Sho-Huan.
Intanto, risvegliati da Sho-Huan, due sacerdoti etruschi di Vanth fanno vittime nella zona e recuperano un anello con la materia organica della Maestra. Grazie al gioiello, Sho-Huan prende l’aspetto della Maestra e affronta Harlan, Kurjak e Tesla. Ma al loro fianco si presentano allo scontro anche altri potenti alleati.

Dei due piani temporali della storia, coinvolge maggiormente il primo, con protagonisti Finnian e Taliesin. Elemento forte del piano presente, che senz’altro verrà ripreso, è il dramma di Kurjak, tormentato dalla “pallida maschera”, che desta la preoccupazione di Tesla, la quale gli presta cure amorevoli nelle scene finali.
Nel contesto lucchese Boselli collega sapientemente il presente con un passato lontano. Una scena della kermesse lucchese, con i nostri eroi circondati da allegri cosplayer, è una piccola chicca simpatica, tra tante altre.

Graficamente questo episodio, a colori, è diviso in quattro parti: la prima disegnata da Michele Rubini, la seconda da Nicola Genzianella, la terza da Michele Cropera, la quarta da Majo, con colori di Romina Denti e Giovanna Niro. Inoltre è un fumetto con illustrazioni, che costituiscono parte integrante del racconto, come in scene di battaglia o visioni, e sono state realizzate da un gruppo di artisti dell’Area Performance di Lucca Comics: Lucio Parrillo, Ivan Cavini, Paolo Barbieri, Alberto Dal Lago, Edvige Faini, Luca Zontini, Antonio De Luca, Angelo Montanini e Dany Orizio. Le illustrazioni sono straordinarie per la tecnica e per la costruzione della tavola: sono tutte belle e suggestive, e risulta difficile esprimere delle preferenze.
Particolarmente ispirate anche le tavole degli “artisti dampyriani”, come la vignetta a tutta tavola di Cropera di pagina 66, in cui delle sequenze “crepaxiane” raccontano la rinascita dei due non-morti scheletrici, incorniciate in strisce di sangue. Rubini ha uno stile spigoloso, anche per le fattezze dei personaggi, che ben si adatta ai rudi tempi medievali, in cui è ambientata parte della storia.
Genzianella ha uno stile sempre espressivo, con una certa enfasi sulle emozioni dei personaggi; a lui sono affidate le scene delle prodezze erotiche della dea Vanth, con disegni caldi, giocati in toni rossi e viola.
Poi c’è l’inconfondibile mano di Majo, che conclude la storia, con i suoi spessi tratteggi ed efficaci mostri, come il non-morto che snuda i denti a pagina 76, e tavole quasi pittoriche, come pagina 94, in cui Harlan viene trascinato da due monaci mostruosi verso il lovecraftiano altopiano di Leng. L’immagine dall’estrema verticalità è ispirata a una fotografia che Majo ha scovato su un book fotografico sull’Himalaya.
In definitiva questo è un episodio speciale, non solo per il colore, per la partecipazione di un cospicuo numero di artisti, per l’edizione doppia, ma anche per l’ambientazione lucchese: vi si riconoscono molti scorci della città, come la Basilica di San Frediano, la piazza dell’Anfiteatro, la Torre Guinigi.
Qualche giorno prima dell’uscita in edicola, questo stesso episodio è stato pubblicato in un volume di grande formato, presentato a Lucca Comics. Di questo, però, tratteremo in un prossimo post.

Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Michele Rubini su Facebook
Nicola Genzianella su Wikipedia
Michele Cropera su Facebook
Majo su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore

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