giovedì 15 marzo 2012

Shi Ki - N.4

Titolo: SKI KI, N.4
Soggetto: FUYUMI ONO
Sceneggiatura: FUYUMI ONO, RYO FUJISAKI
Disegni: RYO FUJISAKI
Colori: no
Copertina: RYO FUJISAKI
Traduzione: ERNESTO CELLE, CHEKO TOBA
Lettering: ANDREA PIRAS
Pagine: 192
Ed. originale: SHUEISHA, 2007
Ed. italiana: STAR COMICS, 10-2011

La clinica del dottor Ozaki è circondata dai redivivi di Sotoba. Tra questi c’è Nao, che convince la suocera ricoverata a uscire. A nulla varranno i tentativi di dissuasione da parte di Ozaki e Seishin.
I risvegliati, fra i quali c’è anche Megumi, chiedono insistentemente di essere invitati a entrare. Tatsumi, il custode del castello di Kanemasa, riesce a introdursi nella clinica e a far saltare la corrente; approfittando del black out, riesce a mettere fuori combattimento il medico, permettendo a Nao di mordere la suocera.
L’indomani, insieme ai fratelli di Toru, Natsuno torna al cimitero, dove ritrova il vampiro che li aveva aggrediti quando avevano cercato di esumare Megumi.
Masao, morto in solitudine dopo essere stato morso, si risveglia vampiro a sua volta. Con lui c’è Tatsumi, che lo istruisce sulla sua nuova natura soffermandosi sulla peculiarità del nutrimento di cui avrà bisogno.
Natsuno ormai sa qual è la piaga che si è insinuata a Sotoba ed è determinato a combattere. I vampiri gli hanno portato via il suo migliore amico e non tarderanno a raggiungerlo perché si unisca a loro.

I vampiri di Ono e Fujisaki sono immuni all’ingentilimento operato dalla letteratura contemporanea, offrendo un perfetto “ritorno alle origini” in una storia molto vicina a Le Notti di Salem di Stephen King (com’era, infatti, nelle intenzioni dell’autrice).
I disegni di Fujisaki o piacciono o no (anche per quanto concerne l’anime vediamo che la scelta dei colori ha un effetto da “pugno in un occhio”, soprattutto per le capigliature). Ad ogni modo, è da riconoscere che, a fronte delle anatomie distorte, viene data una meticolosa attenzione agli sfondi, riprodotto fin nei minimi dettagli.

Risorse Web:
Star Comics
L’anime di Shi Ki su Wikipedia
 

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