Qui potete leggere il testo integrale dell’intervista: Dal Dracula del futuro ai vampiri imborghesiti di Lukas.
Di seguito qualche piccolo estratto:
«Vampyrus, nonostante l’ambientazione nel futuro, è una versione per certi versi “filologica” del Dracula di Bram Stoker, sviluppata come racconto “faustiano” di un patto col diavolo. Vlad Shreck è un vecchiaccio che non si rassegna all’avanzare dell’età. E, in cambio dell’eterna giovinezza, accetta di diventare un mostro.»
«Nel romanzo di Stoker, Dracula è solo un vecchiaccio schifoso, e il Nosferatu del film di Murnau è ugualmente ripugnante. Invece, da Bela Lugosi in poi, i vampiri sono diventati sempre più figaccioni!»
«Le grandi città, per un bambino come me, che viveva su un’isola, erano posti lontanissimi e meravigliosi: quello che in passato erano stati la frontiera, la giungla, l’oceano e il deserto. Per me l’Avventura, con la A maiuscola, era lì.»
«Per quanto riguarda Lukas, sono stato fortunato ad avere Michele Benevento come co-creatore. È lui il responsabile dell’aspetto della città, che è fantastico e originale, un mix di architetture europee e americane. È stato un lavoro fondamentale per la serie, tanto che è difficile pensare a Lukas senza quei panorami urbani.»
Risorse Web:
Blog di Michele Medda
Pagina Facebook di Lucas
Schede di Nathan Never: Vampyrus, I figli della notte
Sergio Bonelli Editore
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