venerdì 15 giugno 2018

Dampyr - N.219

Testata: DAMPYR, N.219
Episodio: TUTTO PER AMORE
Testi: MAURO BOSELLI
Disegni: CORRADO ROI
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: RICCARDO RIBOLDI
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 06-2018

Tutto per amore è la seconda parte della storia doppia iniziata il mese scorso e intitolata Danse Macabre.

Harlan ed Emil Kurjak tornano al castello di Henzig per cercare qualche traccia del Maestro. Ad accoglierli trovano un non-morto che impersona Hop-frog, personaggio di Poe, che gli comunica un messaggio: presto Henzig li affronterà, ma alle sue condizioni. I due si recano quindi in Bucovina al castello del Maestro, dove scoprono che questi non ha ucciso Tesla: la speranza si riaccende nei cuori di Emil e Harlan. In effetti è stato Samael ad aver rapito Tesla, per portarla in una sua dimora in un mondo imprecisato del Multiverso, per farne la preferita tra le sue amanti e donandole la capacità di sopportare il Sole.
Con l’aiuto di Savnok, i nostri stringono un patto con Naaman, succube amante di Samael e rivale di Meridiana, in coma nel proprio letto. Harlan, Kurjak e Savnok giungono al palazzo di Samael, dove hanno da affrontare i demoni guardiani del palazzo e la perdita di memoria di Tesla. Intanto Naaman pretende che Harlan violenti Meridiana, perché la sua storia sia più credibile e il suo piano possa riuscire. Quando Harlan si rifiuta di farlo o di portare via Meridiana, Naaman scatena loro contro orde di demoni, per poi fuggire.


Episodio pieno di sorprese e colpi di scena. Si inizia con una grande suspense prodotta dall’ignoranza sulla sorte di Tesla. L’elemento principale del racconto è l’intrigo ordito dalla gelosa Naaman, mentre Meridiana rivela una nobiltà d’animo che conquista persino il cinico e scaltro Samael. Tesla è in balia del Principe dei seduttori, e abbiamo una conferma dell’irresistibile ascendente e fascino che le succube possono esercitare sugli uomini, Harlan compreso: di sicuro queste figure torneranno a far tribolare i nostri eroi. Boselli riesce ad orchestrare un meccanismo perfetto facendo muovere i personaggi che egli sceglie a seconda delle regole dell’Ordine e delle caratteristiche del Multiverso, per cui i nostri devono facerla con le loro forze e con il non indifferente aiuto del nobile quanto eccentrico cavaliere Savnok. Ad impreziosire l’episodio ancora qualche citazione di Poe e del cinema gotico muto. Ne risulta una storia emozionante e memorabile.
I disegni di Roi sono semplicemente strepitosi, perfetti per creare l’atmosfera nebulosa di un incubo (quello vissuto da Kurjak) e dell’indefinibilità dei luoghi visitati dai nostri. Le architetture sono elaborate ma evanescenti, le espressioni dei visi sono efficaci, ma è tutto l’insieme delle vignette a definire interiorità ed emozioni dei personaggi, che si manifestano nel Sole che brucia Tesla agonizzante o nelle ombre vampiresche e spaventose del castello di Henzig. Notevoli alcune vignette a tutta pagina e in particolare la splash page di pagina 52-53, in cui viene reso omaggio ai grandi capolavori horror del cinema muto amati da Henzig, doppia tavola protagonista anche di un concorso bandito sulle pagine della rubrica “Dal buio...” nel numero 220. Per chi indovina i film classici e muti citati da Roi nella tavola doppia, in palio libri dampyriani e sceneggiature originali di Boselli!



Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Corrado Roi su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
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