martedì 22 gennaio 2013

Shi Ki - N.8

Titolo: SKI KI, N.8
Soggetto: FUYUMI ONO
Sceneggiatura: FUYUMI ONO, RYO FUJISAKI
Disegni: RYO FUJISAKI
Colori: no
Copertina: RYO FUJISAKI
Traduzione: ERNESTO CELLE, CHEKO TOBA
Lettering: ANDREA PIRAS
Pagine: 192
Ed. originale: SHUEISHA, 2007
Ed. italiana: STAR COMICS, 06-2012

Il villaggio di Sotoba ormai non esiste più, la popolazione è stata decimata da una misteriosa malattia letale, sopraggiunta quando la famiglia Kirishiki si è trasferita nel castello che domina il villaggio dalla collina.
Non tutti quelli che sono morti hanno il privilegio di riposare in pace, molti di loro si sono risvegliati e hanno diffuso l’epidemia mordendo e assumendo il sangue dei congiunti. Questi vampiri, sempre più numerosi, adesso hanno preso possesso delle case lasciate vuote e stanno assumendo sempre maggior potere.
A combattere queste creature è rimasto solo il dottor Ozaki che, adesso, si trova a dover fronteggiare anche le rimostranze del personale dipendente della sua clinica, che minaccia licenziamenti in blocco.
Il monaco Seishin, amico d’infanzia di Ozaki e prezioso collaboratore nelle sue ricerche sulla natura dell’epidemia, ha recentemente perso il padre a causa degli shi ki (i vampiri) e il ritrovamento di una lettera lasciatagli dal genitore aumenta la sua confusione rendendolo così facile preda per i redivivi. La famiglia Kirishiki ha riconosciuto in Ozaki un avversario degno di rispetto e la signora Chizuru Kirishiki decide di fargli visita per tentare di convincerlo a non ostacolarli.
Le vicende stanno volgendo lentamente al termine, i prossimi numeri saranno decisivi per la risoluzione di enigmi ancora sospesi.

Risorse Web:
Fuyumi Ono su Wikipedia
Ryu Fujisaki su Wikipedia
Star Comics
 

sabato 19 gennaio 2013

Shi Ki - N.7

Titolo: SKI KI, N.7
Soggetto: FUYUMI ONO
Sceneggiatura: FUYUMI ONO, RYO FUJISAKI
Disegni: RYO FUJISAKI
Colori: no
Copertina: RYO FUJISAKI
Traduzione: ERNESTO CELLE, CHEKO TOBA
Lettering: ANDREA PIRAS
Pagine: 192
Ed. originale: SHUEISHA, 2007
Ed. italiana: STAR COMICS, 04-2012

Continua la pubblicazione bimestrale, da parte di Star Comics, del bellissimo manga vampirico Shi Ki, ispirato all’omonimo best seller giapponese di Fuyumi Ono.

Abbiamo visto che Toru ha morso e trasformato in uno shi ki l’amico Natsuno. Purtroppo questi vampiri della tradizione giapponese non sono privi di sentimenti, e Toru è dilaniato dal senso di colpa.
L’intero villaggio di Sotoba è in mano agli shi ki, che lentamente si sono introdotti nelle abitazioni dei defunti occupandole.
Le esequie dei cittadini caduti in seguito all’epidemia sono diventate un business organizzato dalla famiglia Kirishiki, che riesce a trarre lauti profitti dalla disgrazia controllando, contemporaneamente, l’eventuale risveglio dei morti.
Il morbo ha raggiunto anche le estreme periferie di Sotoba e il dottor Ozaki non sa più che fare; gli amici cui chiede aiuto non possono intervenire ma, quando tutto sembra perduto, avrà l’occasione di allearsi proprio con un vampiro.

Il pregio di questo manga è nella regia di Ono/Fujisaki, che passa con disinvoltura da scene di vita familiare a situazioni propriamente horror, toccando perfino momenti grotteschi, senza creare soluzioni di continuità nella lettura, che rimane scorrevole e avvincente.
Sarebbe interessante poter leggere il romanzo che ha ispirato il fumetto, ma, sappiamo, che ormai la “moda vampirica”, che ci ha portato una quantità considerevole di romanzi americani (molti dei quali dal discutibile valore letterario), sta esaurendosi, e sembra troppo sperare in una traduzione in lingua italiana.

Risorse Web:
Fuyumi Ono su Wikipedia
Ryu Fujisaki su Wikipedia
Star Comics
 

martedì 15 gennaio 2013

TuttoDracula: la Romania di Stoker


Nell’ambito della rassegna TuttoDracula, organizzata da Franco Pezzini e Max Ferro della Libera Università dell’Immaginario di Torino, lo scorso venerdì 11 gennaio il nostro Antonio Daniele ha partecipato all’incontro dedicato al Capitolo IV del romanzo, ultimo dei capitoli iniziali ambientati in Transilvania. Di seguito un sintetico resoconto dell’intervento sulla “Romania di Stoker”.

Sono diverse le località rumene citate in Dracula, ma Stoker si sofferma a descriverne solo alcune, che risultano quindi più interessanti per l’appassionato. La Transilvania oggi è una regione della Romania, ma all’epoca delle vicende narrate faceva parte dell’Impero austro-ungarico. Per questo motivo, molti dei toponimi citati da Stoker sono in lingua tedesca.
La prima tappa transilvana di Harker è Klausenburg, ovvero Cluj-Napoca. Qui Jonathan soggiorna nell’Hôtel Royal, che secondo qualcuno esisterebbe ancora oggi come Hotel Continental [cfr. Yann Aubertot, Reality, Fiction and Symbolism in Bram Stoker's Dracula].
La prima annotazione del diario di Harker, però, viene scritta a Bistritz, il 3 maggio. Questa città, oggi chiamata Bistriţa, non offre molto al turista, ma si possono cercare le atmosfere del racconto soggiornando all’Hotel Coroana de Aur, traduzione in rumeno di “Golden Krone”. Qui si può cenare nel Salon Jonathan Harker e ordinare i frigarui (la “bistecca del ladro”), ottimi spiedini di carne grigliata.
Lasciati moderni treni e stazioni, per quanto ritardatari, Jonathan prosegue quindi sulla diligenza per la Bucovina, entrando suo malgrado nella dimensione di una terra magica. Arriva così a Passo Borgo, oggi Pasul Tihuţa, dove ha appuntamento con il cocchiere di Dracula, sembra presso l’attuale villaggio di Piatra Fântânele, a 1200 metri di quota tra i monti Carpazi. All’epoca di Stoker, questo luogo era al confine fra tre stati: Transilvania, Moldavia e Bucovina (non a caso una zona di confine). Facendo in autobus il tragitto Bistritz/Borgo Pass, ho potuto ammirare il dolce paesaggio transilvano, che non è aspro e orrido come lo dipinge Stoker, anche se realmente montagnoso. Presso Piatra Fântânele, oggi sorge l’Hotel Castel Dracula, dallo stile simil-gotico, dove si possono trovare intrattenimenti e menù draculeschi.
Dopo aver girato in tondo per un certo tempo e con varie soste, la carrozza di Harker prosegue fino al Castello di Dracula, che non sembra possibile localizzare. Dal momento che lo scrittore si ispirò al Dracula storico, pare lecito a questo punto considerare i manieri del principe valacco: lo splendido castello “tarocco” di Bran (dove è stato girato il documentario In Search of Dracula con Christopher Lee), e il vero castello di Dracula, la rocca di Poenari. Di questa, però, rimangono solo le rovine, comunque visitabili, dopo aver salito circa 1480 gradini. Non è difficile immaginarla come il luogo della prigionia di Harker, che descrive un precipizio di centinaia di metri e un paesaggio costellato di verdi foreste. Dall’alto si può poi ammirare il “fiume della principessa”, dove la leggenda vuole si gettasse la consorte di Dracula per sfuggire ai turchi (episodio ripreso poi da Coppola).
Quale che fosse il castello a cui si ispirò, Stoker probabilmente aveva immaginato una precisa ubicazione del maniero del conte. Secondo Hans Corneel De Roos, curatore di una recentissima edizione illustrata del romanzo, tale luogo sarebbe la vetta del monte Izvor (Izvorul Călimanului), una trentina di chilometri a sud-est di Piatra Fântânele.

Risorse Web:
Tuttodracula
Tuttodracula Cap.4 – Via da questa maledetta terra
Intervista a Nicolae Paduraru
Moonlake Editions