domenica 22 novembre 2015

Collana Weird Tales N.9 - Van Helsing Contro Jack lo Squartatore

Titolo: COLLANA WEIRD TALES, N.9
Episodio: VAN HELSING CONTRO JACK LO SQUARTATORE
Testi: JACQUES LAMONTAGNE
Disegni: SINISA RADOVIC, BILL REINHOLD
Copertina: S.RADOVIC, NADINE THOMAS
Traduzione e lettering: I COSMONAUTI
ISBN: 978-88-6911-185-3
Pagine: 96
Ed. or.: SOLEIL, 06/2012-01/2015
Ed. it.: EDITORIALE COSMO, 08-2015

Con Van Helsing Contro Jack lo Squartatore, la collana “Weird Tales” ha proposto nell’uscita di mezza estate una storia non esplicitamente vampiresca, ma che vede protagonisti alcuni personaggi del Dracula di Stoker.

Da quando uccise Dracula sui monti della Transilvania, il dottor Van Helsing non dorme più sogni tranquilli. Rifugiatosi nella sua casa di South Kensington, in cui è assistito dal maggiordomo Peter, per sfuggire agli orribili incubi è caduto nella spirale della morfina.
Due anni dopo il suo scontro con il vampiro, nel settembre 1888, Van Helsing riceve la visita dell’ispettore Frederick Abberline di Scotland Yard, che chiede il suo aiuto per il caso di un assassino di prostitute attivo nell’East End londinese, soprannominato Jack lo Squartatore. Le vittime, tre finora, sono state in alcuni casi sgozzate e mutilate.
Quella notte vengono uccise altre due donne: Elisabeth Stride e Catherine Eddowes, una delle quali sognata poco prima da Van Helsing. Stavolta, però, l’assassino ha lasciato un’impronta di sangue, che si spera possa tradirlo, mentre un altro elemento curioso è una rosa rinvenuta sul corpo della Stride. Il giorno seguente, il dottore fa delle ricerche al Queen’s Head, pub frequentato dalla Stride. Qui riesce a strappare qualche informazione a Annie Millwood, amica della vittima, la quale dice di aver visto con lei un uomo con una sacca di cuoio nero brillante. Mentre sta uscendo, Van Helsing viene fermato da una vecchia zingara cieca, che lo turba non poco dicendogli che il male lo segue: la notte la donna torna nei suoi incubi insieme a Dracula.
Il mattino seguente Abberline e Van Helsing si recano all’ospedale dove è ricoverata la Millwood, che nella notte è scampata a un’aggressione dello Squartatore. La donna sembra riconoscere il dottore prima di essere sedata. Poi, rimasta per qualche minuto priva di sorveglianza, viene ammazzata da un uomo infilatosi nella stanza, e che riesce a fuggire.
Mentre lo Squartatore continua a uccidere, l’ispettore suggerisce un’ipotesi ispirata dalla storia di Jekyll e Hyde, rappresentata in quei giorni al Lyceym Theater: l’assassino potrebbe avere una doppia personalità, e quindi apparire come una persona perfettamente normale nella vita di tutti i giorni. La mancanza di risultati nelle indagini spinge il commissario Warren ad affidare il caso al comandante Smith, il quale sembra conoscere bene i problemi di Van Helsing e la sua familiarità con la morfina.


Questo pastiche stokeriano inizia, opportunamente, dalla fine di Dracula, con la resa dei conti un po’ rivista ai fini della narrazione. Dracula e le sue spose, infatti, continuano per anni a tormentare i sogni di Van Helsing, che racconta: «Quel giorno, sui Carpazi, ho guardato il male negli occhi... uno sguardo così freddo, così cupo, privo di sentimenti umani... un baratro in cui la mia anima si è persa». Van Helsing è qui un uomo provato, che non è indifferente al male, e se lo porta dentro senza riuscirsene più liberare. È per questo che il dottore cerca l’oblio nella droga, cercando di rimanere a galla, ma in realtà discendendo sempre più negli abissi della dipendenza. L’umanità e le debolezze di Van Helsing sono, in effetti, il punto forte della storia, che per il resto scorre un po’ scontata, con la vicenda fin troppo conosciuta dello Squartatore.
Buono il lavoro di ricostruzione dei bassifondi della Londra vittoriana, di cui gli autori ci descrivono persino i cattivi odori, quando Van Helsing si porta un fazzoletto al naso scendendo dalla carrozza. Ben realizzata anche caratterizzazione grafica dei personaggi, in particolare colpiscono le espressioni di preoccupazione di Van Helsing, del delirio della zingara, della malvagità di Dracula.
In definitiva, pur non facendo gridare al capolavoro, questo Van Helsing è certamente una lettura piacevole.

Risorse Web:
Lamontagne su Wikipedia
Radovic su Wikipedia
Reinhold su Wikipedia
Anteprima dell’edizione francese
Editoriale Cosmo
 

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