venerdì 11 luglio 2014

Speciale Dampyr - N.9

Titolo: SPECIALE DAMPYR, N.9
Episodio: GLI STUDENTI DELLA SCUOLA NERA
Soggetto: MAURO BOSELLI
Sceneggiatura: MAURO BOSELLI
Disegni: PAOLO BACILLIERI
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
ISBN: no
Pagine: 176
Edizione: SERGIO BONELLI, 11-2013

Dopo un lunghissimo intervallo di tempo, vediamo Harlan Draka aggirarsi nuovamente nel magico territorio ghiacciato dell’Islanda, in compagnia della strega neo-pagana Gudrun che abbiamo conosciuto nei numeri 33 -34 della serie.

Negli ultimi tempi il sonno di Gudrun è turbato da incubi ricorrenti ambientati nel passato, la ragazza rivive la storia di una sua antenata accusata di stregoneria e miracolosamente sopravvissuta al rogo grazie a un misterioso pellegrino.
Contemporaneamente il vescovo di Reykjavik, dopo aver ricevuto un antico volume recante l’iscrizione “Svartà Skola” , scompare misteriosamente, la polizia locale brancola nel buio in quanto non v’è alcuna traccia che possa aiutare a trovare il religioso.
Gudrun, attraverso alcuni messaggi runici riesce a raggiungere il dampyr che arriva in Islanda sospettando che dietro al mistero della “Svartà Skola”, la scuola nera, ci sia lo zampino di un maestro della notte.
Dopo essersi rivolti alle autorità locali, incontrando solo silenzio e diffidenza, i due decidono di lasciarsi guidare dai sogni (nei quali Harlan incarna il guerriero Egil - una - mano) per raggiungere il luogo dove è nascosta la misteriosa scuola, ignari del fatto che il detective Sigurdur li sta pedinando.
Gudrun, Harlan e il malcapitato Sigurdur saranno presto catapultati all’ingresso della Scuola Nera e, una volta varcatane la soglia, saranno costretti a seguire le lezioni impartite dai demoni facenti parte del corpo docente. Dovranno affrontare numerosi ostacoli prima di trovare il vescovo e uscire sani e salvi da quell’inferno.

L’avventura diBoselli, come indicato nella prefazione, è ispirata alle leggende locali che l’hanno accompagnato durante i suoi viaggi in Islanda, è una delle migliori storie dampyriane mai scritte, gli elementi onirici e magico folklorici compenetrano nella vicenda giallistica (la scomparsa del vescovo) fino a diventare inscindibili, costringendo persino lo scettico Sigurdur ad accettare la natura demoniaca degli avversari. A rendere speciale quest’albo non contribuiscono solo il formato e l’eccellente sceneggiatura, le tavole di Bacilieri, caratterizzate da uno stile personale e particolarmente evocativo, ricordano le illustrazioni dei libri di fiabe e donano, al lettore più adulto, un pizzico di quell’infantile meraviglia e genuino terrore che la vita quotidiana spesso costringe ad accantonare.

Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Paolo Bacillieri su Wikipedia
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Paolo Bacilieri
Blog di Enea Riboldi
Dampyr su Wikipedia
Sergio Bonelli editore
 

mercoledì 2 luglio 2014

Dracula… non muore mai: intervista a Franco Pezzini

Abbiamo già in passato parlato della rassegna TuttoDracula, organizzata dalla LUI (Libera Università dell’Immaginario) e conclusasi lo scorso 21 marzo, dopo un ciclo di seminari durato circa un anno e mezzo. In occasione della chiusura dei lavori, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il curatore di questa mastodontica rassegna, Franco Pezzini, approfittandone per fare il punto sullo stato della ricerca sul capolavoro stokeriano e sulla percezione della figura di Dracula nell’immaginario collettivo odierno.

Qui potete leggere il testo integrale dell’intervista: Dracula… non muore mai.

Di seguito qualche piccolo estratto:

«Dracula parla il linguaggio non soltanto storico, sociale e di costume, ma anche metatestuale e simbolico del proprio tempo. I riferimenti religiosi sotto traccia sono continui, e conferiscono a personaggi e situazioni una forza simbolica molto più provocatoria e inquietante di quanto possiamo cogliere a una lettura non critica; ma ci sono richiami anche alla letteratura classica, oppure – e frequentemente – al dibattito scientifico d’epoca.»

«In tempi non sospetti si notava che la storia cinematografica di Dracula – quella che impatta più direttamente sull’immaginario collettivo – ha conosciuto quattro grandi fasi: e a parte la prima (l’età delle origini, che trova nel Nosferatu di Murnau l’espressione più significativa), la seconda e la terza dominate rispettivamente dalle icone di Lugosi e di Lee hanno conosciuto ciascuna un’evoluzione trentennale. Con una dinamica ricorsiva: un decennio di ascesa, uno di apogeo e uno di contrazione […]. Con la quarta fase, quella del revival neogotico avviato negli anni Novanta, e dominato dal film di Coppola, sembra essere accaduto qualcosa di simile, salvo il fatto che l’apogeo coincide con il dilagare mediatico dei vampiri nell’età Twilight – al quale è seguita ovviamente la contrazione».

Risorse Web:
TuttoDracula
Libera Università dell’Immaginario
Pagina Facebook della LUI