venerdì 20 aprile 2012

Twilight - N.2

Titolo: TWILIGHT, N.2
Soggetto: STEPHENIE MEYER
Sceneggiatura: YOUNG KIM
Disegni: YOUNG KIM
Colori: YOUNG KIM
Copertina: YOUNG KIM
Traduzione: LUCA FUSARI
Lettering: n.i.
ISBN: 978-88-7625-142-9
Pagine: 224
Ed. originale: YEN PRESS / HACHETTE, 2011
Ed. it.: FAZI, 11-2011

Continua la pubblicazione della graphic novel di Twilight, realizzata da Young Kim e pubblicata in Italia da Fazi; questo volumetto contiene la seconda parte del primo romanzo che compone la saga di Stephenie Meyer.

Edward decide di invitare Bella a casa sua, dove intende presentarle la sua famiglia. I Cullen sono vampiri che hanno deciso di nutrirsi dagli animali, senza assumere il sangue degli esseri umani, e convivono pacificamente con gli abitanti di Forks.
Ottenuto il permesso dal padre, Bella fa visita ai Cullen. Conversando con Edward, entra nelle splendide stanze della villa. Il ragazzo le racconta della sua trasformazione in vampiro e di come è entrato a far parte della famiglia di Carlisle Cullen, allargatasi nel corso dei secoli con Esme, Jasper, Alice, Emmett e Rosalie. Oramai non ci sono più segreti che possano turbare la storia d’amore fra Edward e Bella. Inoltre, quest’ultima è stata accolta bene dalla famiglia di vampiri, se si esclude Rosalie, che non nasconde la diffidenza nei confronti della strana relazione fra un’umana e un vampiro.
Le frequentazioni di Bella con i Cullen continuano e una sera la ragazza accetta l’invito di partecipare a una partita a baseball con loro. La serata è interrotta dall’arrivo di tre vampiri, capeggiati da un giovane di nome James, che vuole unirsi al gioco. Purtroppo gli intrusi percepiscono l’odore di Bella, mettendola in pericolo.
Bella dovrà fuggire e, insieme ad Alice e Jasper, si nasconde a Phoenix; i malvagi sono sulle sue tracce e catturano la madre, costringendo Bella ad andare a soccorrerla. Edward giunge appena in tempo per salvare la ragazza e uccidere James.
Bella ha riportato alcune ferite nello scontro, ma non sarà una frattura a impedirle di danzare con Edward al ballo della scuola.

Stephenie Meyer, che ha collaborato alla realizzazione della graphic novel, si è detta entusiasta dell’operato di Young Kim. D’altra parte, la sceneggiatura è ben condotta e la lettura è scorrevole. L’artista coreana ha uno stile che fonde, con armonia, il fumetto orientale con quello americano, le tavole in bianco e nero, dove risaltano le delicate sfumature di grigio, hanno l’aspetto grazioso degli shojo manga, pur conservando il dinamismo tipico degli albi d’oltreoceano. Le vicende che si riferiscono al passato sono realizzate a colori, con prevalenza di tonalità ruggine, che enfatizzano l’aspetto retro, in sinergia con la diligente riproduzione degli abiti e arredi d’epoca. In presenza di sangue, una macchia cremisi contamina anche le tavole in bianco e nero, come se l’autrice si aspettasse che, fra i lettori, possa nascondersi un vampiro da stuzzicare con il suo alimento preferito.

Risorse Web:
Il sito di Stephenie Meyer
Stephenie Meyer su Wikipedia
Fazi Editore
 

sabato 14 aprile 2012

Tim Collins, "Il Vampiro Schiappa Principe dei Tenebrosi"

Titolo: IL VAMPIRO SCHIAPPA PRINCIPE DEI TENEBROSI (Diary of a Wimpy Vampire. Prince of Darkness)
Autore: TIM COLLINS
Anno: 2011
Edizione italiana: SONZOGNO, 2011
Traduzione: GIULIO LUPIERI
Illustrazioni: ANDREW PINDER
Copertina: HANGAR DESIGN GROUP
ISBN: 978-88-454-2508-0
Pagine: 224
Tornano le (dis)avventure di Nigel, il giovane vampiro nato dalla fantasia di Tim Collins, pubblicate in Italia dalla casa editrice Sonzogno.

Nigel e Chloe si sono messi insieme, ma, ultimamente, la ragazza non fa altro che leggere tutti questi nuovi romanzi d’amore soprannaturale nei quali il vampiro trasforma la donna che ama. È inevitabile che quotidianamente Nigel sia assillato da richieste di questo tipo, alle quali non vuole cedere. Chloe tenta persino di costringerlo a trasformarla con l’inganno, ma davanti all’ennesimo rifiuto sarà proprio lei a troncare la relazione.
A scuola, intanto, è arrivato un nuovo ragazzo di nome Jason, il cui aspetto massiccio mette in soggezione lo smilzo Nigel. Fra i due inizia una sorta di competizione, che s’interrompe quando Nigel si rende conto di aver perso i suoi poteri vampireschi in seguito alla rottura con Chloe. Nigel ha notato che anche i membri della famiglia di Jason sono strani, avendoli visti mangiare grandi quantità di carne; decide quindi di pedinarli, ma, quando li vedrà trasformarsi in un branco di lupi mannari, non potrà far altro che fuggire a gambe levate.
Nigel si è accorto che Chloe si è messa a frequentare Jason e decide di parlarle per dissuaderla, ma il loro chiarimento arriva troppo tardi: la ragazza è stata trasformata e, nelle notti di luna piena, diventa un lupo. A Nigel non resta che aiutarla evitandole di nuocere ad altre persone. Approfittando dell’assenza dei genitori, quindi, la ospita a casa sua, legandola ben stretta. Il rientro anticipato dei genitori fa saltare i piani del giovane vampiro. Nigel, comunque, essendo tornato amico di Chloe, riacquista l’autostima, cui si accompagnano i poteri vampirici.

Il romanzo, come il precedente Diario di un Vampiro Schiappa, è scritto in prima persona in forma di diario. L’aspetto è di un comune quaderno scritto a mano, con disegni chiarificatori. Il linguaggio è quello di qualsiasi adolescente e, accanto alle questioni soprannaturali, sono raccontati anche problemi di ordine pratico, come il desiderio di un cellulare e i problemi d’integrazione scolastica, comuni alle “schiappe” di qualsiasi natura.

Risorse Web:
Casa editrice Sonzogno
 

venerdì 6 aprile 2012

Franco Pezzini & Angelica Tintori, "Peter & Chris. I Dioscuri della Notte"

Titolo: PETER & CHRIS. I DIOSCURI DELLA NOTTE
Autore: FRANCO PEZZINI, ANGELICA TINTORI
Anno: 2010
Edizione: GARGOYLE BOOKS
Copertina: GRAFEMA srl
ISBN: 978-88-89541-50-0
Pagine: 420
Il cinema horror dei nostri giorni sembra incentrato solo sulla grandiosità degli effetti speciali, sul make-up sempre più attento ai dettagli che possono aggiungere un tocco mostruoso a un aspetto comune, e altri artifici. Gli amanti del cinema dell’orrore, però, anche di fronte a tanto progresso, restano legati, in un modo che non è semplicemente nostalgico, ad altre pellicole più datate; per fare un esempio, vediamo che quando si pensa a Van Helsing non salta alla mente Hugh Jackman nel fiore degli anni, bensì un più maturo e cupo Peter Cushing. Stessa sorte tocca a Dracula, che è difficile immaginare con un volto diverso da quello di Christopher Lee (o di Bela Lugosi). Cushing e Lee hanno lasciato un segno indelebile nel nostro immaginario e non solo per la loro eccellenza di attori; Franco Pezzini e Angelica Tintori ci spiegano il perché nel saggio Peter & Chris. I Dioscuri della Notte, pubblicato, dalla casa editrice Gargoyle nel dicembre 2010.

Gli autori non si limitano alla semplice biografia e filmografia degli attori, ma ci forniscono un quadro completo delle circostanze che li hanno portati a diventare da colleghi a grandi amici, nonché icone del cinema horror.
Dopo una breve prefazione di Alfredo Castelli (sceneggiatore del fumetto bonelliano “Martin Mystere”) conosciamo i due attori, le famiglie d’origine, episodi che ne hanno segnato la personalità e le circostanze che li hanno fatti approdare al mondo del cinema.
Seguono pagine molto intense in cui si apprende come, film dopo film, Peter e Chris abbiano lavorato in coppia, stringendo un rapporto d’amicizia interrottosi solo nel 1994 con la morte di Cushing.
Accanto alla minuziosa analisi delle pellicole più famose che li hanno visti insieme, Pezzini e Tintori arricchiscono il loro saggio introducendo alcune citazioni e commenti espressi dai “dioscuri” stessi, rendendoli più vicini al lettore, che non riesce a trattenere un sorriso davanti a battute intrise del pungente humour inglese che accomuna gli attori. Vengono trattati anche i due film precedenti a The Curse of Frankenstein di Terence Fisher, che nel 1957 ha inaugurato il sodalizio Cushing-Lee sul set, durato fino al 1983 con La Casa delle Ombre Lunghe. Scopriamo così che, in Hamlet di Laurence Olivier (1948) e in Moulin Rouge di John Huston (1952), i due attori, entrambi nel cast, non si ebbero modo di incontrarsi. Seguono, poi, le esperienze cinematografiche di Christopher Lee, dalla morte di Cushing fino ai giorni nostri, che segnano un’attività intensa, ancora ininterrotta nonostante l’età avanzata.

Leggendo le pagine del saggio, ci si trova emotivamente coinvolti anche nelle vicende personali dei due attori: non si può restare indifferenti alla struggente devozione di Cushing verso la moglie, così come per la vicenda di Christopher Lee, padre impotente davanti alla malattia della figlia. Il loro profondo legame li portò ad aiutarsi vicendevolmente per non cedere allo sconforto nei momenti più difficili. Accanto agli episodi personali, sono sviscerate con pari attenzione le dinamiche socio-economiche che hanno portato al successo e al declino del cinema horror rappresentato dalle case di produzione Hammer e Amicus.
Peter & Chris. I Dioscuri della Notte si rivela un saggio prezioso sotto molteplici punti di vista, innanzitutto per l’encomiabile lavoro di ricerca compiuto da Pezzini e Tintori, guidato da una forte passione che non manca di contagiare il lettore pagina dopo pagina; il linguaggio è colloquiale, coinvolgente e privo di pretenziosità accademiche che possano scoraggiare la lettura. Le scelte linguistiche sono caratterizzate da un’intelligente ironia, particolarmente nei titoli, dove non mancano divertenti citazioni cinematografiche e giochi di parole. Proprio per la scelta di condurre un’analisi completa, senza esporla in modo didattico, gli autori propongono un saggio fruibile e godibile anche da chi non è “addetto ai lavori”.

Risorse Web:
Scheda di Peter & Chris. I Dioscuri della Notte
Gargoyle Books
Sito di Angelica Tintori
 

mercoledì 4 aprile 2012

Dampyr - N.144

Titolo: DAMPYR, N.144
Episodio: LA CORONA DI FERRO
Soggetto: MAURO BOSELLI
Sceneggiatura: MAURO BOSELLI
Disegni: MAJO
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 03-2012
In edicola il numero 144 di Dampyr, con la prima parte di un’avventura ambientata a Milano. Vedremo che nella caotica e indaffarata città si nascondono occulti misteri legati alla sua storia.

Il signor Zani possiede la copia dei tarocchi dei Visconti: gli originali, dipinti da Bonifacio Bembo apposta per la famiglia, sono conservati in vari musei; alcuni arcani sembrano scomparsi, almeno fino a quando Zani non ne riceve uno per posta: la Torre.
La carta ben si accorda alle tre che appaiono ogni qualvolta l’uomo consulta i tarocchi. Zani informa Caleb Lost, col quale ha intrapreso una corrispondenza e con cui condivide la sua passione per l’antiquariato. Harlan e Kurjak arrivano a Milano per compiere qualche indagine.
Le circostanze illustrate dalle carte si riferiscono ad alcuni fatti intercorsi a Milano negli ultimi secoli, che hanno in comune la torre Gorani-Crivelli (dove recentemente è stato avvistato un misterioso scalatore fantasma), un uomo che muore “appeso” nel corso delle successive reincarnazioni, e un losco individuo che è implicato con gli affari della Chiesa o con la politica dell’epoca.
Sembra che a guidare le vicende sia la ricerca di un manufatto risalente ai tempi di Costantino, ricavato dai chiodi della Croce di Gesù, assemblati a formare una corona. Questa avrebbe cinto il capo di grandi sovrani fra i quali Carlo Magno, e ora è conservata, anche se mutilata, al museo di Monza.
Harlan e Kurjak visiteranno i luoghi connessi ai fatti evocati dai tarocchi e, all’interno di una cascina abbandonata, il dampyr avvertirà le tracce lasciate da un maestro della notte.

In quest’albo ritorna una coppia storica della testata: Boselli ai testi e Majo ai disegni.
In questa prima parte la narrazione è piacevolmente interrotta dai flash-back incentrati sugli episodi oscuri nella storia della città.
Le pesanti inchiostrature e i pazienti tratteggi rendono giustizia alla fantasia, sempre legata ad una precisa documentazione, di Boselli, nell’atmosfera horror che pervade la vicenda.

Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Blog di Enea Riboldi
Sergio Bonelli Editore