Autore: CHELSEA QUINN YARBRO
Anno: 1978
Edizione italiana: GARGOYLE BOOKS, 2006
Traduzione: FLORA STAGLIANÒ
Copertina: GRAFEMA
ISBN: 88-89541-07-5
Pagine: 528
Il secondo volume dedicato alle avventure del vampiro Saint-Germain, pubblicato da Gargoyle nel 2006, è ambientato in Italia alla fine del ‘400.
Nella Firenze di Lorenzo il Magnifico è giunto il Conte Francesco Ragoczy da San Germano, un alchimista che possiede anche vaste conoscenze mediche. Sebbene forestiero e con la curiosa abitudine di non assumere né cibo né bevande in pubblico, è spesso invitato alla corte medicea e presto entra in amicizia con gli artisti che il mecenate Lorenzo ospita regolarmente.
Le necessità “alimentari” di San Germano sono soddisfatte dalla lussuriosa Estasia, la quale, rimasta vedova da poco, trova nel forestiero il completo appagamento dei propri sensi senza peraltro essere disonorata.
La prosperità di Firenze è minata dalle cattive condizioni di salute del Magnifico, affetto da un male al quale nemmeno San Germano può porre rimedio.
Alla morte di Lorenzo inizia il declino di Firenze sotto il dominio di Milano, e s’insinua prepotentemente l’influenza malsana delle prediche di Savonarola.
San Germano si occuperà del sostentamento e dell’istruzione di Demetrice Volondrai, che infine renderà parte della sua vita dopo aver condiviso momenti d’intensa passione.
Intanto Estasia, che pretende sempre di più dal suo rapporto con Ragoczy, inizia a dar segni di squilibrio e, dopo un pietoso spettacolo tenutosi durante la predicazione di Savonarola, è ricoverata presso le suore del Sacro Infante. Estasia pronuncerà i voti, ma comincerà ad avere visioni mistiche sul Savonarola. Sono visioni che lusingano il predicatore domenicano che accetta prontamente la confessione della suora concernente la natura di San Germano.
Il romanzo copre le vicende di circa otto anni ed è saggiamente diviso in tre parti: la prima concerne il periodo nel quale il Magnifico era ancora vivo, e le altre due riguardano il declino di Firenze sotto Piero de’ Medici e la follia dilagante istigata dalle predicazioni del Savonarola.
In ogni singola parte si respira, grazie alla grande abilità evocativa della scrittrice, un’atmosfera diversa. La prima parte ci presenta una Firenze ricca e florida, nella sicurezza garantita da Lorenzo de’ Medici: a Firenze, si può essere felici godendone la bellezza, sebbene incombano nere e grosse nubi all’orizzonte.
Nella seconda parte, sotto Piero de’ Medici vediamo una Firenze abbandonata a se stessa, presto colpita dalla peste e in balia delle predicazioni di Savonarola.
Nella terza parte Savonarola è così influente che anche gli artisti hanno rinunciato a celebrare il bello a favore del devozionale. Vivere a Firenze è una continua promessa di dannazione per chiunque non segua alla lettera gli insegnamenti del predicatore domenicano: nemmeno la scomunica del Papa lo può fermare ormai.
Il romanzo è scritto in maniera scorrevole e vi si presta grande attenzione ai particolari che caratterizzano il periodo storico; le lunghe descrizioni aggiungono colore e vivacità al testo. Ogni capitolo è aperto con la trascrizione di documenti, lettere, atti giuridici ed ecclesiastici che, seppur prodotti per la maggior parte dalla scrittrice stessa, aggiungono notevole veridicità alla narrazione.
Considerevole il lavoro di documentazione necessario alla stesura di questo romanzo, le nozioni storico-politiche sono inserite con discrezione nel corso della trama.
Il Palazzo è, fondamentalmente, un romanzo storico, e gli elementi orrorifici sono attinti dalla situazione sociale del periodo, nel quale la tortura e la possessione diabolica costituivano un fatto quotidiano.
Risorse Web:
Chelsea Quinn Yarbro su Wikipedia
Gargoyle Books
Scheda de Il Palazzo
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