Regia: LEN WISEMAN
Soggetto: KEVIN GREVIOUX, DANNY McBRIDE, LEN WISEMAN
Sceneggiatura: DANNY McBRIDE
Interpreti: KATE BECKINSALE (Selene), SCOTT SPEEDMAN (Michael), MICHAEL SHEEN (Lucian)
Produzione: LAKESHORE ENT., et al.
Anno: 2003
Durata, Col., Orig.: 129’ (extended cut), C, USA/GER/UK/UNGH
Edizione DVD: SONY, 2004
Selene, Agente di Morte del clan dei Vampiri, scopre che il clan rivale dei Lycan sta organizzando un’offensiva micidiale. I Lycan, infatti, sono sulle tracce dell’umano Michael, diretto discendente di Alexander Corvinus, il primo immortale e antenato comune dei due clan. Il sangue di Michael ha la capacità di creare un nuovo essere, metà vampiro, metà licantropo, ma più forte di entrambi.
Mentre si scatena una caccia all’uomo, Selene deve vedersela con i complotti di Kraven, a cui è stato temporaneamente affidato il comando del Casato, e che è in combutta con i Lycan per eliminare i tre potenti Vampiri Anziani. Amanda viene uccisa, mentre Viktor viene risvegliato da Selene.
Quando questa riesce ad avvicinarsi a Michael, tra i due nasce qualcosa, e finiscono per salvarsi reciprocamente la vita, inseguiti da licantropi e vampiri. L’uomo viene morso sia da Lucian che da Selene, e finisce per trasformarsi in un ibrido vampiro-licantropo, primo di una nuova specie. I due scopriranno che il vero nemico non è Lucian, bensì Viktor, il quale massacrò la famiglia umana di Selene e la sua stessa figlia, la vampira Sonja, perché incinta di Lucian.
Di solito gli horror d’azione vengono considerati come meri prodotti commerciali, privi di spessore artistico. A volte, però, questo genere regala dei titoli che a distanza di anni non invecchiano, anzi si fanno riguardare con piacere, rivelando livelli e particolari che ad una prima visione potevano essere sfuggiti. Film come Underworld, ad esempio, andrebbero rivisti sotto una nuova luce, avendo il pregio di arricchirsi e diventare più intriganti ad ogni visione.
Memorabile la prima scena, in cui facciamo la conoscenza di Selene, inginocchiata come un gargoyle su una balaustra, tra cornicioni e palazzi gotici, tinti delle tonalità bluastre di una notte vista con gli occhi di un vampiro. La fotografia è assolutamente fantastica: tinte foschissime, plumbee, dai toni blu e neri. La regia è sapiente e funziona. I vicoli e le case di Budapest, come anche gli interni, sono uno scenario perfetto per le sortite notturne di Selene, dando un’aria “antica” allo sfondo del film. Ovviamente anche le scene d’azione sono mozzafiato, ma la peculiarità di Underworld è soprattutto quella di proporre una credibilissima società dei vampiri e dei licantropi, ricca di personaggi, e anche quelli appena abbozzati risultano convincenti e funzionali.
Questa pellicola, inoltre, ha il merito di aver svecchiato la figura del vampiro: tra latex, spolverini, raso e pizzi neri, Underworld propone una nuova immagine del non morto, una sorta di dark postmoderno metropolitano. I vampiri sono quanto mai affascinanti: con i loro ipnotici occhi azzurri e il colorito pallido, sono decisamente sensuali e, allo stesso tempo, spietati. Ma sono mossi dagli stessi sentimenti delle loro prede umane: ambizione, vendetta, amore.
Risorse Web:
Scheda di IMDB.com
Underworld official page
Catafalco 08-2003: A settembre esce Underworld
Catafalco 05-2004: Underworld in DVD
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