domenica 12 aprile 2020

Dampyr - N.237

Testata: DAMPYR, N.237
Episodio: KRAMPUS!
Soggetto: CLAUDIO FALCO, FRANCESCA SCOTTI
Sceneggiatura: CLAUDIO FALCO
Disegni: FABRIZIO LONGO
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
Pagine: 96
Edizione: BONELLI, 12-2019

L’antropologa Sophie Mutter è con il fidanzato Angelo Sanna all’Università di Bressanone per tenere delle lezioni sulla figura del krampus, una spaventosa maschera utilizzata fin dall’antichità nei riti di fertilità della zona. Passeggiando per le solitarie stradine della cittadina con Angelo, una sera Sophie ha la visione di due krampus che la assalgono. Harlan raggiunge l’amica per indagare.
Sophie e Angelo si mettono a caccia di vecchi documenti nell’archivio storico di Bolzano. Dopo estenuanti e infruttuose ricerche, è solo l’intervento apparentemente fortuito di uno sconosciuto a far trovare una traccia. Nel testo caduto a terra, Sophie trova notizia di un’indagine del capitano austriaco Steiner, condotta nel 1819 a Dunklerberg, oggi Moncupo, in Sud Tirolo. Grazie anche alle indagini sul campo e alle ricerche fatte a Praga da Caleb, Tesla e Kurjak, i nostri ricostruiscono la storia dei krampus. Sorta di demoni non-morti creati da Nergal, i krampus permisero al padrone di conquistare, nel Seicento, il castello del conte von Dunklerberg, che diventò un feudo del Maestro della notte. Due secoli dopo furono ancora loro a massacrare il capitano Steiner e i suoi uomini.
Harlan, Sophie e Angelo raggiungono il vecchio castello, dove si ritrovano ad affrontare le creature di Nergal, ma queste si rivelano ben più difficili da abbattere dei comuni non-morti.

In piena tradizione dampyriana, Falco e Scotti attingono dal folklore e ci regalano una storia avvincente e fosca. L’atmosfera del racconto fa vecchio film dell’orrore, con scenari come cripte, sotterranei di castelli, borghi abbandonati, che sembrano usciti da un film della Universal. Funziona bene l’escamotage di mostrarci Tesla e Kurjak a distanza, per creare una loro entrata a effetto. Ormai ridotti i non-morti ad avversari “convenzionali” per il dampyr, risulta pure ingegnosa l’introduzione dei krampus, non-morti potenziati dal loro Maestro della Notte.
I disegni di Longo sono densi, dalla pasta corposa, e opportunamente cupi. In tavole ricche di atmosfera, l’artista ci regala diverse cartoline da incubo e scene spettrali. Molto ben realizzate le architetture dei castelli e dei borghi abbandonati, con le case cadenti e i tetti crollati. E davvero terrificanti i brutali krampus.



Risorse Web:
Pagina Facebook di Claudio Falco
Blog di Francesca Scotti
Scheda di Fabrizio Longo su SergioBonelli.it
Sergio Bonelli Editore
Pagina Facebook di Dampyr

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