lunedì 2 luglio 2012

Dampyr - N.146

Titolo: DAMPYR, N.146
Episodio: IL SIGNORE VERDE
Soggetto: MAURO BOSELLI
Sceneggiatura: MAURO BOSELLI
Disegni: MICHELE CROPERA
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: LUCA CORDA
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 05-2012

Il numero di Dampyr di maggio vede il nostro eroe alle prese con un’antica creatura silvestre, il cui culto è sopravvissuto nonostante l’intervento di assimilazione operato dai primi missionari cristiani.

La medium Maud Nightingale, insieme a Nicole Simmons e al fidato Thor, si reca ad Ashwood, una isolata località della campagna inglese, per indagare sull’infestazione della chiesa che ha allontanato i fedeli dalle celebrazioni eucaristiche. Si tratta del defunto sacerdote che appare durante le messe turbando il nuovo parroco.
Sul portone e sugli arredi della chiesa sono tuttora visibili incisioni raffiguranti creature del pantheon celtico, fra cui il Signore Verde, conservate per il loro valore benaugurale per la popolazione. Al primo sopralluogo, una folata di vento e foglie secche investe le donne che non fanno più ritorno alla locanda dove alloggiano.
Harlan interviene in loro soccorso e, lungo la strada per Ashwood, incontra Stuart (il giovane violinista che abbiamo incontrato nel numero 140: La ballata di re Orpheus). Insieme i due iniziano le ricerche. L’indifferenza degli abitanti che accompagna la scomparsa delle donne insospettisce subito Harlan, che decide di ispezionare la cittadina in ogni angolo, senza tralasciare la foresta che la circonda. Sarà il cane Thor a guidare Draka nel luogo in cui sono tenute prigioniere Maud e Nicole e, nei sotterranei della chiesa, avrà luogo lo scontro con gli abitanti di Ashwood ancora devoti al Signore Verde.

E’ innegabile il fascino perturbante di quest’avventura, dalla scelta del soggetto fino all’ambientazione. Il tempo sembra fermarsi e le creature della foresta s’insinuano fra le architetture e il paesaggio, ostinandosi a non essere relegate a un passato da dimenticare.
Le tavole di Cropera ricordano le antiche incisioni destinate ai libri di fiabe, arricchendo la sceneggiatura di Boselli di dettagli spettacolari.

Risorse Web:
Mauro Boselli su Wikipedia
Blog di Enea Riboldi
Sergio Bonelli Editore
 

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