lunedì 30 maggio 2011

John Marks, "West Side Transilvania"

Titolo: WEST SIDE TRANSILVANIA (Fangland)
Autore: JOHN MARKS
Anno: 2007
Edizione italiana: EDIZIONI E/O, 2010
Traduzione: NELLO GIUGLIANO
Copertina: FOTO CORBIS
ISBN: 978-88-7641-922-5
Pagine: 512
In più di un’occasione abbiamo visto le recenti elaborazioni letterarie del mito vampirico: ci sono vampiri che frequentano le scuole superiori e luccicano al sole, divinità olimpiche incarnate, ragazzini tatuati che frequentano una scuola speciale, vampiri che bevono sangue sintetico e ulteriori varianti che hanno costretto Dracula a cercarsi un buon ospizio.
John Marks, con West Side Transilvania, ha originato un’altra variante di questa creatura che, da più di due secoli, dimora nel nostro immaginario.

La giornalista Evangeline Harker ha la possibilità di realizzare un servizio che garantirà a “The Hour”, il network televisivo per cui lavora, un’audience da record. La sua vita è a un punto cruciale: dopo la realizzazione del report si sposerà con il fidanzato Robert e potrà dedicarsi a uno stile di vita più tranquillo.
Evangeline deve recarsi in Romania per intervistare Ion Torgu, un boss che ha il controllo della malavita dell’Est Europa. Giunta in Romania, fa la conoscenza di Clemmie Spence, con cui affronta il viaggio verso Brasov, dove ha appuntamento con un uomo che farà da tramite all’incontro col boss. All’albergo dove è fissata l’intervista, in una località isolata protetta dai boschi della Transilvania, alcuni energumeni trascinano via Clemmie, ed Evangeline scopre che non c’e nessun tramite, trovandosi faccia a faccia nientemeno che con Torgu.
L’uomo ha un aspetto orribile, la sua dentatura è marcescente, però è ansioso di farsi intervistare. Più che ospitarla nel suo albergo, Torgu tiene Evangeline prigioniera, anche se ha la premura di avvertirla di stare lontana dai fratelli Vurkolaki che fanno parte del personale di servizio e vantano una brutta reputazione. Nei giorni seguenti, la giornalista sperimenta la violenza del padrone di casa fino a quando, dopo un tentativo disperato, riesce a scappare trovando rifugio in un convento.
Mentre le suore curano le ferite di Evangeline, alla redazione di “The Hour” arrivano alcune misteriose casse provenienti dalla Romania, al cui interno vi sono delle videocassette che sono affidate ad alcuni operatori per essere digitalizzate. Tutti coloro che vedono le cassette cadono in uno stato catatonico. Alcuni operatori si uccidono, anche il fidanzato di Evangeline tenta di togliersi la vita e, appena si riprende, le sue prime parole indicano località nelle quali si sono avuti famosi massacri.
Evangeline riesce a tornare a New York, ma ormai è stata infettata dal virus di Torgu: nel suo cervello echeggiano le voci dei morti nelle stragi che han fatto la storia, e per placarle deve offrire loro sangue come già faceva Torgu in Romania.

Come Dracula, il vampiro di Marks vuole raggiungere una grande città, ma lo scopo del boss è quello di sfamare i morti nella sua testa col sangue dei vivi. New York è il posto ideale, perché porta ancora i segni dell’attentato dell’11 settembre e le vittime lo stanno chiamando.
Come Ulisse offrì il sangue per far parlare le anime dei defunti, Torgu lo assume per farli tacere ed Evangeline, il cui corpo è brutalmente segnato dal soggiorno fra i Carpazi, deve fare altrettanto.
Torgu è un vampiro diverso da quelli finora conosciuti, non ha le zanne e ottiene il sangue accoltellando le persone, ha un aspetto comune e non affascina le persone con uno sguardo magnetico, anzi genera una certa repulsione quando mostra i denti marci.
Come nel romanzo di Stoker, la narrazione avviene in stile epistolare, abbiamo il resoconto di Evangeline Harker (anche lei come Jonathan vettore del male che si annida fra i Carpazi), il diario del redattore e alcune e-mail, cosa che permette al lettore di assistere agli eventi considerando le diverse prospettive.
I momenti orrorifici sono presentati attraverso le reazioni emotive dei vari personaggi la cui psiche, man mano compromessa dal fardello della maledizione di Torgu, li porterà a commettere azioni biasimevoli.
John Carpenter, uno dei registi horror di maggior rilievo, è rimasto favorevolmente impressionato dal romanzo di Marks al punto che ne dirigerà l’adattamento cinematografico.

Risorse Web:
Edizioni E/O
 

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