Autore: GERONIMO STILTON (Elisabetta Dami)
Edizione: PIEMME, 2011
Copertina: GIUSEPPE FERRARIO (matite e china), GIULIA ZAFFARONI (colore)
Illustrazioni: IVAN BIGARELLA (matite e china), DARIA CERCHI (colore)
Mappe: Archivio Piemme
ISBN: 978-88-566-1593-7
Pagine: 128
La collana dedicata a Geronimo Stilton, la cui pubblicazione presso la casa editrice Piemme è iniziata nell’anno 2000, ha raggiunto un successo invidiabile: le avventure di Geronimo Stilton sono al secondo posto nella classifica, redatta dal quotidiano “La Repubblica” nel 2010; un topo è riuscito, paradossalmente, a far “rosicare” una scrittrice come Stephanie Meyer, classificata più in basso.
I libri di Geronimo Stilton sono stati tradotti in ben 35 lingue e pubblicati in oltre 150 paesi nel mondo, confermando così il valore degli scrittori italiani per ragazzi.
Geronimo Stilton è un topo che vive nell’Isola di Topazia, dove dirige il quotidiano “L’Eco del Roditore”, colleziona antiche croste di formaggio e, nonostante sia un topo pigro e fifone, si trova spesso davanti a misteri da risolvere.
Alla collana principale si sono aggiunti alcuni spin-off, e l’ultimo di questi è dedicato a Tenebrosa Tenebrax (una topolina scrittrice amica di Geronimo), rispondendo alla recente intrusione del gotico nell’immaginario, fenomeno che non ha risparmiato i lettori più giovani.
Il quarto episodio della collana di Tenebrosa riguarda un vampiro, Camillo Sanguedolce, che chiede alla protagonista di aiutarlo a liberarsi delle inquietanti presenze che infestano il suo castello.
La famiglia Tenebrax parte alla volta di Picco Vampiro e, dopo minuziose indagini, scoprirà che le entità che tanto spaventano il vampiro sono trucchi orditi da Rodizio Traffichini, un topo senza scrupoli, che voleva sfrattare Camillo Sanguedolce per trasformare Picco Vampiro in una stazione sciistica.
Come tutte le avventure di Geronimo Stilton, anche questa riesce a catturare appieno l’attenzione dei piccoli lettori, innanzitutto per l’impaginazione che prevede la comparsa, nel testo, di parole colorate e scritte in caratteri ad effetto (tecnica sfruttata, in seguito, anche da altri autori) e per le deliziose illustrazioni. La tensione per gli eventi misteriosi è spesso allentata dalle trovate di Zio Franchenstain che ha un arsenale di “Mostrilli” capaci di far fronte alle difficoltà tagliando lucchetti, diventando cime e binocoli all’occorrenza.
Al gusto macabro di Tenebrosa si contrappone l’atteggiamento pavido di Bobo Shakespeare che, con i suoi svenimenti facili, porta a lasciarsi andare in una genuina risata.
Il vampiro, pur mantenendo un corpo da roditore, è abbigliato, secondo i canoni classici della letteratura e della filmografia, con tanto di aguzzi canini che, però, non gli servono per mordere le giugulari, bensì per fare il suo lavoro di assaggiatore di succo di pomodoro. Questa concessione al “politicamente corretto” è comune a molti testi vampirici per l’infanzia e, in questo caso, non compromette in senso negativo la trama che resta piena di suspense.
I bambini sono invitati a non cedere all’evidenza ma a fermarsi a soppesare ogni elemento, deducendo così, al pari di un piccolo e moderno Sherlock Holmes, che spesso non c’è nulla d’inspiegabile in fenomeni apparentemente paranormali.
Risorse Web:
Sito di Geronimo Stilton
Geronimo Stilton su Wikipedia
Sito di Tenebrosa Tenebrax
Edizioni Piemme
Nessun commento:
Posta un commento