Autore: GIANFRANCO MANFREDI
Anno: 2010
Edizione: GARGOYLE
Copertina: GRAFEMA srl
ISBN: 978-88-89541-51-7
Pagine: 492
Tecniche di Resurrezione è l’ultimo romanzo di Gianfranco Manfredi, pubblicato dalla casa editrice Gargoyle e disponibile, da settembre, nelle librerie.
Pur non trattandosi di un romanzo vampirico, il Catafalco ha deciso di occuparsene comunque e di consigliarne la lettura, dal momento che costituisce il seguito di Ho Freddo, riprendendo le vicende dei gemelli de Valmont, tornati in Europa dopo una parentesi americana conclusasi in modo spiacevole.
Aline, seppur soffra ancora tanto per la perdita di Jan Vos (il pastore battista del quale era innamorata, tragicamente ucciso nell’isola di Block), non si lascia vincere dall’amarezza: decide di tornare in Francia con lo scopo di riottenere il patrimonio dei de Valmont, andato perduto durante la Rivoluzione Francese. La burocrazia napoleonica è, però, difficile da aggirare, e Aline deve anche stare attenta a quello che scrive al fratello visto che anche la corispondenza è controllata.
Valcour, rimasto a Londra insieme ad Aaron, è molto interessato ai nuovi esperimenti galvanici che sgombrano al strada all’impiego dell’energia elettrica in medicina. Proprio in quei giorni, lo scienziato bolognese Giovanni Aldini si trova a Londra per dare una dimostrazione delle potenzialità dell’energia elettrica al Bartolemew Hospital e Valcour, insieme all’amico e amante Francis, si reca al teatro anatomico dove assiste all’effetto che la somministrazione di scosse ha sul cadavere di un condannato.
Le grottesche contrazioni del cadavere sconvolgono il bidello che, dopo un arresto cardiaco, viene rianimato da Valcour con una rudimentale cardioversione, e ricoverato al San Bartolemew dove morirà la notte stessa.
A causare il decesso dello sventurato bidello fu la paura conseguente all’incontro del Doctor Ending, uno spauracchio ideato da alcuni studenti divenuto poi leggenda. Il Doctor Ending ha la triste fama di uccidere i malati insolventi per liberarne il posto letto. Anche un’infermiera ha visto il misterioso dottore, vestito di velluto rosso, aggirarsi per l’ospedale e ha fornito la sua testimonianza.
Valcour, dopo numerose indagini fra i sobborghi di Londra e gli asettici studi medici, scoprirà chi è in realtà il misterioso Doctor Ending e lo farà rinchiudere nel manicomio locale.
Valcour, lasciando che i finanziatori si occupino della realizzazione di un centro medico intitolato al compianto Jan Vos, parte per la Francia dove raggiungerà la sorella.
Mentre Aline si prodiga per trovare una cura alla melanconia di Josephine Bonaparte, a Valcour è affidato il caso di San Soubra, un ufficiale dell’esercito affetto da un pernicioso morbo contratto durante una spedizione in Egitto. Per ordine di Napoleone in persona Valcour dovrà curare lo sfortunato militare con le scariche elettriche e annotare gli effetti benefici di questa innovazione.
Attraverso la corrispondenza con Francis, Valcour ha notizie del Doctor Ending, scoprendo che tra il caso inglese e San Soubra vi sono sconcertanti collegamenti.
Gli avvenimenti che seguiranno porteranno i gemelli alla decisione di tornare in Inghilterrra dove, con grande sorpresa, incontreranno proprio Jan Vos, scampato alla morte.
Il tema dominante del romanzo è il tormentoso sviluppo delle conoscenze mediche e degli ostacoli che incontra; aggirata l’ostilità della Chiesa e della superstizione, vediamo che il reperimento dei cadaveri da dissezionare sovente infrange la legalità, tanto che nella Londra del 1803 si aggiravano gruppi di malviventi, i resurrection men, deputati proprio alla profanazione delle tombe fresche.
La ricostruzione del periodo storico e delle società è fedele e particolarmente dettagliata, frutto di uno studio attento delle fonti storiche.
Le campagne in Egitto di Napoleone hanno destato una grande curiosità nei confronti della civiltà perduta e le profezie disegnate sui papiri attecchiscono anche nella Francia post-rivoluzionaria.
Tecniche di Resurrezione racconta gli antefatti che hanno portato Mary Shelley a scrivere il romanzo più rappresentativo delle angosce causate dalla possibilità di rianimare i cadaveri: Valcour stesso, conscio delle potenzialità dei nuovi macchinari elettrici, pratica la prima defibrillazione (tuttora attuata in ambito di primo soccorso) e anche Napoleone non esita a usare una cavia umana.
L’impareggiabile capacità narrativa di Manfredi si riconferma in questo romanzo, dove l’orrore fa parte della quotidianità, costituito dalle spietate sperimentazioni che hanno portato alle conoscenze mediche attuali, dalle condizioni igienico-sanitarie dei luoghi di cura e di lavoro e dalle agghiaccianti elucubrazioni partorite da menti disturbate.
Risorse Web:
Documentario sui luoghi di Ho Freddo
Sito ufficiale di Gianfranco Manfredi
Gargoyle Books
Scheda bio-vampirografica di Manfredi
Nessun commento:
Posta un commento