martedì 17 agosto 2010

Dampyr - N.125

Titolo: DAMPYR, N.125
Episodio: STAGIONE DI CACCIA
Soggetto: DIEGO CAJELLI
Sceneggiatura: DIEGO CAJELLI
Disegni: LUCA RAIMONDO
Colori: no
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: OMAR TUIS
ISBN: no
Pagine: 96
Edizione: SERGIO BONELLI, 08-2010
In edicola, dal 5 agosto, il numero 125 di Dampyr con una nuova avvincente avventura intitolata “Stagione di Caccia”.

La vampira Zarema è riuscita a diventare un pezzo grosso della mafia russa e, per eliminare potenziali rivali e traditori, organizza battute di caccia all’uomo nella sua isola sul mar Caspio.
Harlan si trova in Russia per compiere alcune indagini ma, avendo scoperto che non c’è nessun vampiro cui dare la caccia, si appresta a tornare a Praga.
Mentre si reca all’aeroporto, viene colpito da alcuni proiettili narcotizzanti e si risveglia, in compagnia di una giovane donna, nel bosco che circonda l’isola di Zarema. La vampira ha riconosciuto il dampyr che, anni addietro, uccise suo fratello (il maestro della notte Grigor Vurdalak) e arruola i suoi migliori cacciatori affinché le portino la testa di Draka come trofeo.
Per Harlan e la donna ha inizio un’estenuante fuga dai proiettili dei cacciatori ma, quando il pericolo sembra scampato, la donna lo tradisce rivelandogli di far parte del gruppo assodato da Zarema. Contemporaneamente sopraggiunge anche la vampira che, non appena entra a contatto col sangue del dampyr, fugge terrorizzata annunciandogli, però, che ritornerà.

Anche questa volta la fantasia e l’abilità narrativa di Cajelli si rivelano eccezionali e capaci di catturare appieno l’attenzione del lettore. Scrutando tra i rami dell’albero genealogico di un maestro della notte defunto, trova un nuovo nemico impalcabile e dotato di un certo humour che, come tutti i vampiri della testata bonelliana, riesce a raggiungere grande potere all’interno della società e a conquistare servi umani pronti a tutto.
Luca Raimondo, con pochi tratti essenziali, ci propone bellissimi primi piani del volto angelico di Zarema e, giocando sapientemente con le inchiostrature, riesce a trasmettere l’angoscia che nasce dall’oscurità del bosco coperto dall’intrico di rami e fronde.

Risorse Web:
Il blog di Cajelli
Luca Raimondo Artwork
Sergio Bonelli Editore
 

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