mercoledì 26 luglio 2017

Maxi Dampyr - N.9

Titolo: MAXI DAMPYR, N.9
Episodi: 1.IL TESTAMENTO, 2.IL MOSTRO NEL BILLABONG, 3.NEL PAESE DEGLI UOMINI BLU
Testi: DIEGO CAJELLI (ep.1), FRANCESCO MATTEUZZI (ep.2), GIULIO ANTONIO GUALTIERI / STEFANO MARSIGLIA (ep.3)
Disegni: MARCO SANTUCCI (ep.1), ANDREA DEL CAMPO (ep.2), FABRIZIO RUSSO (ep.3)
Copertina: ENEA RIBOLDI
Lettering: ALESSANDRA BELLETTI
                                                   Ediz., pp.: BONELLI, 07-2017, 288

Da qualche giorno è in edicola l’ultimo numero del Maxi Dampyr, il nono della collana, che promette tanti brividi estivi per tre viaggi fantasiosi in località esclusive, tra Cornovaglia, Australia e Nordafrica.

Il Testamento: Dean Barrymore, scortato da Harlan, si reca in Cornovaglia, per la lettura del testamento del ricco sir William Hamilton. Dean lo incontrò solo in un’occasione, quando venne invitato a cena con altri due esperti di occulto, a cui si chiedeva un modo per contattare il defunto sir Duncan, tra l’aperta ostilità dei parenti presenti. Tutto iniziò nel 1911, presso le rovine di Uruk, quando sir Duncan trovò un’enorme statua del demone sumero Imdugud. Da allora, Duncan offrì molti sacrifici umani a Imdugud, ottenendone favori e ricchezza. Gli eredi maschi avrebbero dovuto portare avanti la tradizione, ma William non volle saperne, nonostante i familiari fossero di altro avviso. Toccherà a Harlan e a Dean, candidati al ruolo di vittime sacrificali, cercare di rompere la maledizione.
La storia di Cajelli sfrutta il tema sempre coinvolgente della nobile dinastia inglese in rovina, con il suo carico di misteri e maledizioni. L’atmosfera è resa magnificamente da Santucci, che dà un’ulteriore prova da grande Maestro. Su sfondi ricchi e dettagliati, l’artista tratteggia personaggi dalla grande espressività, giungendo a rappresentarne anche le più sottili sfumature, proprio come un regista che dirige attori in carne ed ossa.


Il Mostro nel Billabong: Harlan e Kurjak sono a Darwin, nel Territorio australiano del nord. Qui gli aborigeni vociferano che il bunyip, un mostro vampiresco simile a Kagyr Khan, sia uscito dai billabong (i laghi) e abbia ucciso un imprenditore e un capocantiere, per proteggere il suo territorio e la locale tribù aborigena. I nostri riescono a ottenere il sostegno del piccolo Elea e della polizia locale, ma l’agente Jarrah Namatjira non ne è affatto contento. La sua fidanzata Echo, infatti, ha un profondo legame telepatico con il bunyip, che lei sguinzaglia a suo piacimento contro quelli che ritiene nemici della tribù.
La storia di Matteuzzi è un’avventura esotica con elementi di critica al sistema capitalistico, rappresentata con disegni asciutti ed efficaci da Del Campo.


Nel paese degli uomini blu: Arno del Medical Team viene rapito dagli “uomini blu”, un gruppo di tuareg ribelli in lotta con gli occupanti di una miniera di uranio sull’altopiano di Djado, in Niger. Peccato che il proprietario della miniera sia un Maestro della Notte, Amanar, che sta formando un esercito di non-morti. Harlan, Kurjak e Tesla rintracciano Rajit, la guida che ha tradito Arno, e si fanno scortare fino al covo dei tuareg, nel deserto. Tra le rovine di Djaba, gli uomini blu stanno affrontando i non-morti di Amanar. Harlan e soci si uniscono alla battaglia e liberano Arno, per poi allearsi con i tuareg contro il nemico comune.
Questo di Gualtieri e Marsiglia è un episodio ricco d’azione, con battaglie, tradimenti e strategiche alleanze. I disegni di Fabrizio Russo sono precisi e molto dinamici, in particolare nelle scene di lotta e in quelle che vedono Tesla protagonista.


Risorse Web:
Blog di Diego Cajelli
Blog di Francesco Matteuzzi
Scheda di Gualtieri su ScuolaComics.com
Marco Santucci Art
Blog di Andrea Del Campo
Blog di Fabrizio Russo
Sergio Bonelli Editore

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