lunedì 16 marzo 2009

Jacques Chessex, "Il Vampiro di Ropraz"

Titolo: IL VAMPIRO DI ROPRAZ (Le Vampire de Ropraz)
Autore: JACQUES CHESSEX
Anno: 2007
Edizione italiana: FAZI EDITORE, 2009
Traduzione: MAURIZIO FERRARA
Copertina: FOTO DI FRANCESCO SANESI
ISBN: 978-88-8112-995-9
Pagine: 96
Disponibile da qualche giorno in libreria Il Vampiro di Ropraz, edito da Fazi.

Questo scritto di Jacques Chessex è il racconto romanzato di un caso di vampirismo realmente accaduto nella Svizzera del 1903, nella piccola cittadina di Ropraz.
Il 17 febbraio, la giovane Rosa Gilliéron, una bella ragazza di vent’anni, muore di meningite. Il giorno dopo il rito funebre, si scopre che la tomba è stata profanata e che il cadavere di Rosa è stato violentato e mutilato. Il sospetto si insinua subdolamente nella mente dei paesani, concentrandosi ora su due fratelli assassini, ora su un macellaio ambulante, poi su uno studente di medicina, accusato solo perché abile con il bisturi. Le fanciulle indifese vedono maniaci ovunque e gli abitanti della calvinista Ropraz rispolverano agli e crocifissi, convinti della loro efficacia antivampirica.
La polizia brancola nel buio, e quando si verificano altri due casi in paesi vicini si diffonde la psicosi del vampiro. Poi la svolta, quando un ragazzo viene scoperto in una stalla mentre si affanna con i calzoni abbassati su una giovenca. Il suo nome è Charles-Augustin Favez: è il perfetto capro espiatorio.

Il Vampiro di Ropraz è un racconto sugli orrori più nefandi di cui è capace l’uomo: necrofilia, antropofagia, incesto. Un episodio orribile di profanazione genera la caccia al vampiro. Ma l’ignoranza è un mostro ben più terribile: «le idee non circolano, la tradizione pesa, l’igiene moderna è sconosciuta. Avarizia, crudeltà, superstizione, non si è lontani dalla frontiera di Friburgo dove brulica la stregoneria». E l’ignoranza non cerca giustizia, ma solo un capro espiatorio su cui scaricare i peccati che serpeggiano segretamente nelle coscienze di un’intera cittadina. E quale candidato migliore di un ragazzo sociopatico, cresciuto tra abusi e violenze?
Lo stile è delicato e magistrale, nonostante il tema trattato. Le parole scivolano agili come i colori di un acquerello, ma se ci si sofferma, vi si scorge lo spessore pastoso dell’olio. Chessex, infatti, come un pittore, rende con abili e sapienti pennellate la realtà di una comunità in cui la colpa genera i mostri più spaventosi.

Risorse Web:
Il Vampiro di Ropraz sul sito della Fazi
 

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