Episodio: L’ORGOGLIO D’AMERICA
Testi: GARTH ENNIS
Disegni: STEVE DILLON
Colori: MATT HOLLINGSWORTH, PAMELA RAMBO
Copertina: GLENN FABRY
Traduzione: NAVID CARUCCI
Lettering: MP STUDIO
Prefazione: PENN JILLETTE
Pagine: 232
Ed. or.: DC-VERTIGO, 10-1996/06-1997
Ed. italiana: MAGIC PRESS, 1997
Imbattutosi per caso in un bar dell’aeroporto in Cosmo, un ex militare che combatté in Vietnam, Jesse ascolta un racconto di prima mano sulle gesta del padre John. Riunitosi poi a Tulip, parte per Parigi.
Giunti in Francia, i due rubano un’auto e si dirigono verso Masada, dove Cassidy è tenuto prigioniero dal Graal, affidato alle cure del torturatore Toscani, recentemente castrato e ansioso di sfogarsi. Starr, l’alto funzionario del Graal che ha messo gli occhi su Jesse e che è a capo di un complotto per rovesciare i vertici dell’organizzazione, si prepara a ricevere il reverendo. Ma a rovinargli la festa arriva l’Alto padre D’Aronique, numero uno del Graal, nonché enorme bulimico di qualche quintale di peso. D’Aronique si porta dietro anche il diretto discendente di Cristo, che risulta essere un ritardato mentale, dal momento che i suoi genitori gli sono anche zii.
Non lontano da Masada, Jesse lascia un biglietto a Tulip, mollandola in albergo per continuare la missione da solo. Non gli è difficile entrare nella sede del Graal, ma presto capisce di non poter usare il Verbo senza far uccidere Cassidy. Si trova quindi di fronte a D’Aronique, che gli spiega di essere parente della nonna Marie, e che sa tutto quanto accadutogli da Annville in poi: ora lo vuole morto. Starr, però, anziché affrontare Jesse come ordinatogli, lo conduce nei sotterranei, dove è rinchiuso l’angelo caduto padre di Genesis. A complicare le cose, giungono a Masada anche il Santo degli assassini e il Signore in persona, che compare a Cassidy affinché convinca Jesse a smettere di cercarlo.
Tornati a New York, Jesse e Cassidy si godono una serata sull’Empire State Building, dove il vampiro gli racconta la sua storia.
Proinsias Cassidy – questo il suo nome – fu salvato dal fratello Bill durante gli scontri dublinesi del 1916 tra irlandesi e inglesi. Sulla strada di casa, durante la notte venne attaccato da una vampira. Lasciato lì per morto, Cassidy si svegliò solo al mattino e scoprì di essere diventato un vampiro. Iniziò una vita di vagabondaggi che lo portarono in America, dove strinse amicizia con alcuni irlandesi che si incontravano al pub McSorley. Dopo alcuni anni, vedendo gli altri invecchiare, capì che era arrivato il momento di ripartire.
Come sempre, Ennis è tagliente e divertente, soprattutto quando svela i vizi dei suoi personaggi, come la passione per i sex toys di Starr o la bulimia di D’Aronique. Neanche gli angeli sono immuni all’ipocrisia e all’opportunismo, e l’autore ci strappa una risata quando Jesse chiede al Seraphi di tagliar corto con tutte le menate poetiche sull’amore sconvolgente che provò per la diavolessa e andare al sodo dei fatti che portarono alla nascita di Genesis.
I momenti più belli della storia, però, sono quelli in cui Ennis lascia i personaggi parlare del loro passato: il Vietnam e la New York del 1918. Il volume, infatti, inizia con un toccante ricordo sul padre di Jesse, che apre a una forte critica sulla guerra, affidata alle parole di Cosmo: «torni indietro e scopri che stavi combattendo per i politici e per quei bastardi di venditori di armi, e te lo scordi che la gente ti crede un eroe». Bella anche la storia finale, in cui Cassidy ci presenta il paese delle opportunità visto con gli occhi di un irlandese: la bellezza della Statua della Libertà, l’amicizia dei connazionali, il panorama mozzafiato di New York dall’Empire State Building, da cui sembra di poter saltare giù in qualsiasi punto dell’America e iniziare l’avventura.
Risorse Web:
Scheda del terzo volume di Preacher
Lo Spazio Bianco: Speciale Garth Ennis: Nessuna pietà agli eroi
Magic Press Edizioni
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