Episodio: DRACULA
Testi: MICHELE MONTELEONE
Disegni: FABRIZIO DES DORIDES
Colori: no
Copertina: ROBERTO RECCHIONI
Lettering: FEDERICO MARCHIONNI
ISBN: 978-88-6920-382-4
Pagine: 110
Edizione: STAR COMICS, 11-2015
Sul finire dello scorso anno, la Star Comics ha varato la collana “Roberto Recchioni presenta i Maestri dell’orrore”, con la quale sono stati proposti quattro classici della letteratura horror reinterpretati da giovani talenti del fumetto italiano: Frankenstein, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Alle Montagne della Follia e Dracula. L’uscita della collana è stata preceduta da un “Numero Zero” di sedici pagine, che propone il racconto L’ospite di Dracula, di Monteleone e La Bella.
Il Dracula di Monteleone e des Dorides è una trasposizione sostanzialmente fedele del romanzo di Stoker, in cui viene in parte conservata l’impostazione epistolare e diaristica, a cui però non viene lasciato troppo spazio (come in altre versioni a fumetti di questo classico), ma che anzi viene abilmente sfruttata come una funzionale narrazione fuori campo. Un buon quarto del volume è dedicato, opportunamente, alla permanenza di Jonathan nel castello di Dracula, con gli episodi dell’arrivo di Harker, della visita delle vampire, della “esecuzione” della madre a cui Dracula ha sottratto il figlio. Dopo gli avvenimenti ambientati a Whitby e l’arrivo del Demeter, viene narrata la “malattia” di Lucy e l’intervento dell’esorcista Van Helsing. Ormai ringiovanito, un perfido e determinato Dracula si aggira per le strade di Londra. Alla caccia per la città delle casse di terra di Dracula, dopo la vampirizzazione di Mina, segue l’inseguimento in Transilvania. La storia si conclude con l’epilogo in cui viene presentato, sette anni dopo la distruzione di Dracula, il giovane Quincey Harker.
Questa “riduzione” in graphic novel sviluppa in particolare la componente orrifica della storia originale e il carattere mostruoso di Dracula, un essere malvagio e senza scrupoli, famelico come le sue spose vampire dallo sguardo lascivo. È un conte vampiro più ferino che seducente, che prende con la forza le sue vittime, come nello spietatato morso inferto prima a Lucy, poi a Mina. È un predatore, una efficientissima macchina di morte, spiega Monteleone nella postfazione, a cui piace giocare al gatto e al topo.
Per quanto riguarda i disegni, lo stile risulta fumoso e nebbioso nei passaggi drammatici, più dettagliato altrove: Dracula e il suo castello emergono dalla nebbia, come un incubo terrificante da cui è difficile svegliarsi. In quest’approccio si ravvisa l’influenza del grande Corrado Roi, mista a suggestioni del Dracula coppoliano. È forte l’uso di neri e ombre, che restituiscono un’atmosfera onirica di incombente minaccia, resa anche grazie a dettagli quali i terribili occhi di Dracula e il terrore nei volti dei paesani. Funziona bene l’organizzazione delle tavole realizzata da des Dorides, a tratti molto libera, come a pagina 14, suddivisa nei frammenti di uno specchio, ma anche in una vertiginosa scala a chiocciola, in cui Jonathan si aggira smarrito e delirante nel labirintico castello.
Ne risulta in definitiva una buona versione del Dracula, dall’impatto fortemente horror, in cui vengono proposti gli episodi salienti della trama originale, senza concedere nulla a lungaggini e derive gratuitamente romantiche.
Interessanti le note di Recchioni, il quale ammette che Dracula è il suo mostro preferito, diverso da tutti gli altri: «Lui non vuole essere amato e non cerca l’approvazione di un padre o della società. Lui non pensa senza agire e non agisce senza pensare, ma pensa e agisce nello stesso momento, privo di esitazioni e libero da quei limiti ipocriti e borghesi dettati dalla coscienza o dalla moralità».
Il volume presenta un’elegante sovraccoperta trasparente in PVC, con impressi i testi, che vanno a sovrapporsi ai disegni stampati in copertina.
Risorse Web:
Scheda sul sito Star Comics
Il blog di Michele Monteleone
Roberto Recchioni su Wikipedia
Star Comics
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